Fiscal compact 2012, le nuove misure stabilite dall’UE

 Attraverso una intesa allargata assunta nella giornata di ieri, l’Unione Europea è riuscita a compiere il decisivo passo in avanti verso il nuovo Fiscal Compact, il Patto di bilancio che impone regole di rigore comuni sui conti pubblici e sulla crescita economica. Ad ogni modo, l’accordo consolidato in ambito comunitario non è ancora una certificazione di omogeneità di intenti da parte dell’Unione Europea. I Paesi membri sembrano infatti ancora divisi in merito ad alcuni temi di particolare importanza come – su tutti – le modalità di risoluzione della crisi economica greca.

Inoltre, non tutti i 27 membri hanno sottoscritto l’accordo. Si sono tirati fuori dalle regole del Fiscal Compact – come era prevedibile alla vigilia – la Gran Bretagna, e le Svezia (quest’ultima, per “ragioni parlamentari” prevalentemente riconducibili alla scarsa maggioranza di cui gode il premier locale).

AXA potrebbe entrare in Fondiaria-SAI

 La situazione di Fondiaria-Sai è tutto sommato forte dal punto di vista fondamentale; l’accordo con Unipol per la formazione di un unico grande gruppo assicurativo insieme alla holding dei Ligresti offre opportunità nel medio-lungo periodo di crescita e di stabilità finanziaria e gli investitori già valutano l’entrata sul mercato anche se probabilmente le operazioni scatteranno appena un mese prima dell’effettiva unione in borsa dei titoli interessati.

Accordo Unipol-Ligresti raggiunto

Rating europei per Fitch

 Che Fitch abbia declassato l’Italia è ben noto. Ma non tutti i principali media si sono occupati nel dettaglio di quanto l’agenzia di rating abbia fatto nei confronti degli altri Paesi europei, accomunati almeno in parte al Belpaese nel triste destino che vede il grado di solidità del proprio debito sovrano calare su livelli non ancora su soglie “junk” (spazzature), ma pur sempre ben lontane dai top rate cui un tempo si aspirava.

In merito, ricordiamo comunque come l’Italia – che rappresenta ancora oggi la terza economia più importante dell’Eurozona – abbia subito un declassamento di due livelli da A – a A. Simile sorte è toccata alla Spagna, che ha visto il proprio rating subire un downgrade di due notch, dalla A a A-. In calo di un gradino anche il rating di Slovenia, Belgio e Cipro, mentre (con un po’ di sorpresa da parte degli analisti internazionali), il giudizio sull’Irlanda è rimasto invariato.

Seat PG sospesa per eccesso di rialzo

 SEAT Pagine Gialle è stata sospesa dalle negoziazioni di Piazza Affari per eccesso di rialzo. La decisione è giunta dopo che i titoli della compagine aveva registrato una crescita teorica del 15,8%, che avrebbe fatto seguito al balzo di 24 punti percentuali conseguiti nella giornata di ieri. Entro oggi il consiglio di amministrazione della società dovrà riunirsi per definire i contenuti della proposta finale dell’attesa ristrutturazione finanziaria. 

Lo stesso consiglio di amministrazione, due settimane fa, aveva avuto modo di esaminare lo stato dei riscontri ricevuti dai creditori e da altri stakeholders in merito alla proposta di ristrutturazione consensuale che era stata formulata il 24 novembre 2011. Dopo un tira e molla piuttosto acceso, il termine di accettazione della proposta era stato prorogato al 16 gennaio 2012, con la constatazione che il creditore senior non aveva avuto sufficiente supporto ai termini di ristrutturazione.

Prestito obbligazionario per Enel retail

 Torna sul mercato Enel; da domani inizierà la campagna pubblicitaria sponsorizzerà la nuova emissione obbligazionaria del colosso dedicata ai clienti retail. L’offerta sarà di minimo 1.500 milioni di euro di bond per un massimo di 3.000 milioni di euro a seconda della bontà della domanda. Il prestito obbligazionario di Enel avrà durata di sei anni e sarò sottoscrivibile sia a tasso fisso sia a tasso variabile. La negoziazione avverrà sul Mot ed il taglio minimo è stato confermato a 2000 euro.

Entro il 3 Febbraio si prevede il via libera della Consob che permetterebbe l’avvio dell’emissione il 6 Febbraio. In ogni caso si prevede una chiusura massima entro il 24 Febbraio anche se c’è la possibilità di chiusura anticipata per la soddisfazione dell’intera offerta.

Esito positivo per l’emissione di CTZ e BTP€i

 Piazze Europee in territorio positivo; le buone notizie in questo Giovedì 26 Gennaio sono veramente molte e la risposta dei mercati conferma l’aria positiva dell’Eurozona. Tra le tante quella che da’ più speranza per l’Euro è sicuramente l’accordo quasi raggiunto tra i creditori privati e la Grecia per la restituzione dei debiti; si parla di un tasso inferiore al 4% sui nuovi Bond che sarebbe una vera svolta per il Paese ed un forte incentivo alla ripresa.

Parte dell’attenzione è invece riversa su Piazza Affari; la positività che deriva dalla forza del settore bancario viene alimentata dal buon esito delle aste di titoli di Stato e l’indice di riferimento a Milano supera il livello critico di resistenza a 16000 punti preparandosi ad un close settimanale sopra le aspettative. Il collocamento dei CTZ con scadenza 31 Gennaio 2014 è stato pari a 4.500 milioni di euro per una domanda di 7.710 milioni di euro.

Emissione CTZ e BTP€i

CUI e contratto di apprendistato a confronto

 Eccoci finalmente alla fase 2 della manovra finanziaria, quella che dovrebbe attenersi a regole volte a incentivare la crescita del nostro Paese e a sostenere l’occupazione. Sembra che il governo faccia sul serio anche sotto questo punto di vista e intende una volta per tutte, mettere fine al livello di precarietà esagerato a cui abbiamo assistito in questi anni, dovuto all’abuso di contratti di lavoro che dovrebbero limitarsi realmente a situazioni di lavori autonomi, ma che spesso nascondono veri e propri rapporti di dipendenza. Entro breve tempo chi vuole flessibilità dovrà pagarla. E anche abbastanza cara. Suona come una minaccia forse, in realtà si vuole tendere a dare più certezze non solo ai giovani, ma anche a chi, in età più avanzata deve reintegrarsi nel mondo del lavoro a causa di mobilità e licenziamenti. Ecco le proposte del governo.

I Forconi in Sicilia continuano la protesta

 Il quadro che emerge da questa situazione é quello di uno scenario dove rabbia e desolazione sono i soggetti principali. La desolazione di chi a causa della crisi non riesce ad andare avanti e la rabbia di fronte alle scelte del governo, che contribuiscono a stremare la categoria. I padroncini dell’Aias finiranno la protesta iniziata qualche giorno fa, ma tutti gli altri autotrasportatori indipendenti, imprenditori agricoli e pescatori continueranno gli scioperi a oltranza, fino a quando si avrà una risposta dal governo. Le città anche sono stremate da cinque giorni di proteste: manca la benzina, gli autotrasportatori sono fermi e gli scaffali dei supermercati si svuotano, furti di benzina, vigili urbani rimasti a piedi per mancanza di carburante.

Class action Federconsumatori su prestito convertendo BPM

 Partita la class action contro il convertendo Bpm, promossa da Federconsumatori, i cui legali, la prossima settimana, depositeranno l’atto di citazione al Tribunale di Milano. Gli oltre 15 mila risparmiatori quindi riceveranno finalmente una tutela: tutti clienti della Bpm a cui nel 2009 era stato venduto il Bond Convertendo 2009/2013, che non era una semplice obbligazione o comunque uno strumento finanziario a basso rischio, ma  un derivato non negoziato in Borsa. Il tasso di interesse offerto era allettante (cedola del 6,75% lorda) e impiegati, operai, insegnanti e liberi professionisti si sono fidati.  A fine dicembre è stata decisa la conversione anticipata del prestito e chi l’ aveva comprato ha scoperto di aver perso un bel po’ di quattrini: stiamo parlando di quasi il 90% di quanto investito.

La liberalizzazione delle edicole

 Anche le edicole sono state coinvolte dal corposo decreto sulle liberalizzazioni appena approvato dal governo Monti: quali misure sono state previste in questo caso? Se si volessero dividere le categorie professionali tra “vincenti” e “perdenti” dopo questo pacchetto di provvedimenti, probabilmente le edicole verrebbero annoverate tra i primi. In effetti, vi sono alcuni elementi che fanno propendere per questo tipo di giudizio. Anzitutto, è stato abolito il limite minimo che era rimasto in vigore finora per la superficie di vendita della stampa quotidiana e periodica. In aggiunta, gli edicolanti avranno anche l’opportunità di adottare degli sconti importanti in relazione alla merce in vendita.

Previsioni Borsa Italiana 2012

 La conclusione di un ciclo annuale sul bottom di fine 2011 diventa sempre più probabile; questi sarebbe da considerarsi come la seconda parte di un biennale nonchè la quarta di un ciclo più grande, ma visto che il bottom è leggermente superiore al centro ciclo non possiamo sposare completamente questa teoria e siamo invece costretti a rivedere i conteggi considerando l’eventuale troncamento temporale.

In termini di punti l’escursione è stata precisa e sul grafico mensile ben risalta, grazie anche ai classici swing, la formazione degli ultimi due anni. L’ipotesi è che questo arco temporale sia da attribuire ad un nuovo ciclo quadriennale che si trova ora nel suo punto intermedio;

Spread sotto i 480 punti grazie al Pil cinese

 Buona parte delle borse asiatiche dopo la pubblicazione di un positivo dato macroeconomico da parte della Cina, che conferma come il suo prodotto interno lordo sia cresciuto nel quarto trimestre oltre le previsioni dei macroeconomisti. La crescita economica del Paese si sarebbe infatti caratterizzata per un ritmo pari a 8,9 punti percentuali contro gli attesi 8,7 punti percentuali, pur in lieve rallentamento (- 0,2%) rispetto ai 9,1 punti percentuali del trimestre precedente. 

Complessivamente, il 2011 cinese si è contraddistinto per una crescita del Pil pari al 9,2%, contro il 10,4% del 2010. Dati in flessione rispetto alle basi di confronto, ma pur sempre denotanti l’ottima spinta della locomotiva del Paese asiatico che – nonostante la crisi del mondo “occidentale” – sembra non perdere terreno rispetto alla linea guida tracciata per garantirgli il raggiungimento, nel medio lungo periodo, del ruolo di leadership mondiale.

Sciopero benzinai della durata di 7 giorni

 Si alza il coro di protesta dei benzinai: Figisc e Anisa Confcommercio hanno proclamato uno sciopero nazionale su tutta la rete stradale ed autostradale di 7 giorni.  L‘astensione sarà totale e le modalità e le date precise saranno decise dalle due Federazioni, secondo le quali la scelta di intervenire sull’esclusiva di fornitura nella rete carburanti non sortirà effetti sui prezzi, ma più che altro finirà per espellere i gestori dalla rete alla scadenza dei loro contratti. Inoltre, sempre secondo quanto affermato dalle Federazioni, la norma che autorizza gli impianti a funzionare 24 ore su 24 solo nella modalita’ self service senza piu’ la presenza dell’operatore é un altro balzello che peserà sulla categoria.

BCE conferma tassi all’1%

 Come i mercati si aspettavano, la BCE nella prima riunione del 2012, ha lasciato i tassi di interesse invariati all’1%, il minimo storico. Sembra però che questo minimo sia destinato a scendere ancora, una ulteriore riduzione sembra infatti essere prevista nei prossimi mesi. Il presidente Mario Draghi si trova così a dirigere il dibattito sulla politica economica, che dovrà essere incentrata soprattutto sull’uscita dalla crisi. Qualcuno spera che presto vengano adottate nuove misure a sostegno del sistema bancario, anche perchè lo stesso Draghi ha sottolineato che non sarà più permesso il verificarsi di una mancanza di capitali di banche e Stati.