Il riassetto della compagnia assicurativa Fondiaria Sai passerà necessariamente per un passaggio molto importante, vale a dire l’aumento di capitale di Unipol: l’acquirente in questione, infatti, sta ancora scegliendo l’importo di questa operazione, ma pare proprio che debba essere compreso tra i 750 milioni e il miliardo di euro, come rivelato da una fonte ben accreditata. Si tratta in pratica di una fusione a quattro, la quale vedrà coinvolti anche altri soggetti, ovvero Premafin, la stessa Fonsai e Milano Assicurazioni. L’incremento di capitale, invece, avrà un compito ben specifico, vale a dire quello di mettere a disposizione della nuova realtà il denaro utile per sostenere i progetti di sviluppo dei prossimi mesi.
Proroga Consob sul divieto vendite allo scoperto
C’era sicuramente da aspettarsi l’ennesima proroga da parte della Consob per quanto riguarda i provvedimenti presi in Agosto 2011 sulle vendite allo scoperto; la situazione dei mercati da allora non è cambiata (se non in peggio, riguardo lo spread btp-bund ad esempio che proprio in quei mesi iniziava l’up-trend) e pertanto difficilmente possono cambiare le condizioni che, secondo la Consob, possono regolamentare le contrattazioni evitando la speculazione.
La proroga riguarda la delibera n° 17902 del 12 Agosto 2011 ed estende la sua valenza fino al 24 Febbraio 2012 prossimo, con le stesse condizioni precedenti sulla comunicazione delle posizioni ribassiste e sulla vendita scoperta non assistita dalla disponibilità di titoli.
Risultati asta BTP 13 Gennaio 2012
Una ventata positiva arriva dalle Borse in questi ultimi due giorni che chiudono la seconda ottava di Gennaio 2012; mentre sull’azionario Unicredit si riprende velocemente dallo scossone dei giorni precedenti post-aumento di capitale (non riuscendo comunque a tornare a livelli accettabili per il momento) e totalizza a metà seduta un guadagno intorno al 3.58%, altre buone notizie sembrano arrivare dalle aste dei BTP di oggi.
Già durante la seduta di ieri l’esito positivo, oltre ogni aspettativa, dell’asta di Buoni Ordinari del Tesoro aveva dato un’ottimo riscontro sul mercato dei titoli del debito Europeo, con la riduzione netta dello spread Btp-Bund e l’allentamento delle tensioni in seguito al tasso di interesse confermato come dimezzato rispetto al precedente.
L’Fmi mostra apprezzamento per i progressi dell’Italia
Gli sforzi e i sacrifici imposti dal governo Monti sembrano se non altro incontrare il favore e l’apprezzamento internazionale: dopo i buoni colloqui tra lo stesso premier e il cancelliere tedesco Angela Merkel, infatti, è stato il turno del Fondo Monetario Internazionale. Come è noto, l’organizzazione di Washington sta monitorando e ispezionando in maniera costante il nostro paese, dunque non devono stupire più di tanto queste valutazioni a cadenza periodica. Nel dettaglio, l’istituto sorto a Bretton Woods ha promosso a pieni voti il piano di rilancio economico che è stato approntato dall’esecutivo tecnico, riconoscendo la validità per quel che concerne il futuro consolidamento dei conti e la crescita finanziaria.
Kodak discute con Citigroup la propria bancarotta
L’ultima fotografia che la Eastman Kodak Company potrebbe scattare rischia di essere quella della propria bancarotta: è proprio per questo motivo che il colosso americano ha avviato delle discussioni piuttosto avanzate con Citigroup, in modo da ottenere i finanziamenti necessari per prepararsi a ogni evenienza. La multinazionale di Rochester, celebre per i suoi rullini e gli altri dispositivi fotografici, è infatti intenzionata a cercare la maggiore protezione possibile dai suoi creditori, tanto che a breve è prevista perfino la vendita del proprio portafoglio brevetti. Il denaro necessario in questo senso ammonta a circa un miliardo di dollari, ma la cifra potrebbe anche cambiare e salire in modo vertiginoso.
Disoccupazione USA aumenta più del previsto
Negli Stati Uniti si continua a perdere il lavoro: aumentano le domande di disoccupazione e questi aumenti superano le previsioni. Il mercato del lavoro sta subendo uno scossone e sebbene negli ultimi mesi abbia mostrato segni di lenta ma stabile ripresa, la situazione sembra sconvolgersi nuovamente. Una nota del Dipartimento del Lavoro USA sottolinea che le richieste sono aumentate di 24 mila unita’ a 399 mila nella settimana terminata lo scorso 7 gennaio. Le ultime previsioni parlavano di un aumento di sole 8 mila unita’ a 380mila.
BCE conferma tassi all’1%
Come i mercati si aspettavano, la BCE nella prima riunione del 2012, ha lasciato i tassi di interesse invariati all’1%, il minimo storico. Sembra però che questo minimo sia destinato a scendere ancora, una ulteriore riduzione sembra infatti essere prevista nei prossimi mesi. Il presidente Mario Draghi si trova così a dirigere il dibattito sulla politica economica, che dovrà essere incentrata soprattutto sull’uscita dalla crisi. Qualcuno spera che presto vengano adottate nuove misure a sostegno del sistema bancario, anche perchè lo stesso Draghi ha sottolineato che non sarà più permesso il verificarsi di una mancanza di capitali di banche e Stati.
Previsioni prezzo Succo d’Arancia 2012
Tra le scende cinematografiche dedicate al mondo della Borsa, una è in particolare ricordata con piacere da chiunque (anche da parte di chi, di Borsa, non vuole sentir parlare); la famosa speculazione ribassista sul Succo d’Arancia di “Una Poltrona per Due“, classico film di Dicembre che regolarmente la TV Italiana propone durante la magica notte di Natale. Non fosse per questo motivo forse, non tutti sarebbero a conoscenza del fatto che tra i futures più trattati del mondo delle commodities abbiamo proprio il succo d’arancia, che come altre è regolamentato nell’ICE e conta innumerevoli derivati.
Famose sono le commodities per la loro ciclicità e sicuramente il succo d’arancia non è da meno; alti e bassi si susseguono con range estremamente ampi che la sciano spazio ad operazioni di brevissimo come di lungo periodo, escludendo il lunghissimo visto che bene o male la durata delle operazioni non è mai più di 1-2 anni.
Asta BOT con rendimenti dimezzati, scende lo spread
L’asta di BOT prevista per oggi si è conclusa nel migliore dei modi; il riflesso del buon esito arriva perfino ad abbassare lo spread BTP-Bund che ora, dopo una perdita del 6.45% circa, oscilla intorno a 483 punti.
I Buoni Ordinari del Tesoro in asta oggi con scadenza annuale sono stati collocati con rendimento più che dimezzato rispetto al mese di Dicembre; si registra infatti un rendimento del 2.735% rispetto al precedente 5.95%. La buona domanda dei titoli ha permesso al Tesoro di collocare i Bot annuali per 8.5 miliardi di euro a fronte di una domanda di oltre 12 miliardi di euro.
Il Beige Book certifica la crescita moderata dell’economia Usa
La pubblicazione del Beige Book da parte della Federal Reserve è il consueto appuntamento che permette di conoscere nel dettaglio lo stato di salute dell’economia americana: l’ultimo rapporto ha preso in esame queste condizioni fino allo scorso 31 dicembre, mettendo in luce dei segnali piuttosto importanti. Anzitutto, le ultime sei settimane dello scorso anno sono state caratterizzate da una crescita economica, anche se moderata, nelle dodici regioni solitamente prese in considerazione dalla Fed (si tratta delle suddivisioni geografiche della banca centrale statunitense). Le vendite che sono state poste in essere nel periodo natalizio hanno rappresentato senza dubbio un traino importante, ma bisogna anche sottolineare la continua debolezza del real estate a stelle e strisce.
Microsoft pronta a licenziare per la propria riorganizzazione
La ristrutturazione aziendale è diventata la principale priorità della Microsoft Corporation: il colosso informatico di Redmond, infatti, sta pianificando nel dettaglio alcune misure occupazionali, in primis il licenziamento di diverse centinaia di posti di lavoro. Queste stesse misure, comunque, non sono state ancora stabilite e dunque potrebbero anche subire dei cambiamenti nei prossimi giorni. Il coinvolgimento dei dipendenti sembra però importante, ma i primi annunci ufficiali in questo senso potrebbero avvenire entro un mese di tempo.
Liberalizzazioni e tassisti in rivolta
La parola liberalizzazione non piace ai tassisti, o almeno non piace come la intende il governo Monti: il 23 gennaio la categoria ha deciso di fermare il lavoro in tutto il Paese. Le sigle sindacali di categoria, riunite a Bologna, hanno deciso uno sciopero generale e lo scopo, come é facile immaginare, é quello di contestare le liberalizzazioni decise dal governo. Per il giorno 16 é stata invece convocata un’assemblea a Roma, tra le altre cose, per consegnare all’autorità antitrust un documento in cui saranno scritte tutte le perplessità relative alla norma. Le liberalizzazioni, secondo i propositi del governo, saranno adottate con lo scopo di ridurre i prezzi e di aumentare la concorrenza, per questa ragione i consumatori, in parte, sembrano essere a favore.
Unicredit una banca forte dopo l’aumento di capitale
Unicredit sarà una banca forte dopo l’aumento di capitale? Il presidente della European banking authority Andrea Enria, ha già una risposta precisa ed é affermativa. Secondo Enria la banca sta attraversando un periodo difficile che sta superando diligentemente e dopo la raccolta di fondi sul mercato la solidità dell’intermediario sarà rafforzata ed é questo è il messaggio che deve arrivare all’opinione pubblica, ha sottolineato lo stesso Enria nel corso di un’audizione alla Camera. Tuttavia per “cantare vittoria” é sempre bene aspettare la fine dell’operazione, anche se il presidente é convinto che se tutto procederà come previsto, alla fine del processo il sistema sarà più robusto e in grado di sostenere l’economia. È positivo anche il management di Unicredit, che nella persona dell’amministratore delegato Federico Ghizzoni, appoggia la maxi-ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di euro.
Asse Monti-Merkel sostiene Piazza Affari
Il meeting tanto atteso tra Mario Monti e Angela Merkel sta finalmente avendo luogo ed il risultato sembra più che positivo. Il Premier Italiano ha confermato che l’Italia non rischia più di trascinare l’Euro nel baratro, esponendo la sua personale idea di crescita su solide basi per il futuro. Sembra che l’intesa trovata oggi abbia giovato alle borse, che confermano i guadagni della giornata di ieri recuperando parzialmente anche le perdite di questa mattina, sulla scia delle Borse Europee negative.
Bene Piazza Affari quindi che con un +0.22% potrebbe chiudere in positivo la sua seconda giornata dopo le tensioni su Unicredit; proprio questo titolo è tra i sorvegliati speciali di oggi visto che la discesa di Gennaio ha pochi precedenti. Al momento Unicredit guadagna il 5.61% e viene scambiata a 2.5660 euro per azione, che anche se ancora distante dai livelli pre-aumento di capitale lascia sul grafico orario un segnale molto forte.