Olympus Corporation potrà mantenere ancora per qualche tempo la propria quotazione presso il Tokyo Stock Exchange, almeno fino a quando non sarà fatta chiarezza in merito ai recenti scandali: in particolare, il colosso giapponese deve assolutamente riformare il proprio management se è ancora intenzionato a far parte del listino asiatico. C’è comunque da dire che la decisione finale spetterà alla stessa borsa nipponica, la quale si è riservata del tempo fino alla fine di questo mese. La società in questione, celebre per i propri apparecchi ottici e fotografici, è entrata nell’occhio del ciclone a causa di alcune rivelazioni che nel corso del 2011 hanno messo in luce le grosse perdite nascoste per circa un decennio.
Scott Thompson passa alla guida di Yahoo!
Cambio al vertice di Yahoo!: poco prima dell’apertura di Wall Street l’azienda ha presentato Scott Thompson, il nuovo amministratore delegato. Un volto in realtà ben conosciuto nel mondo del web: Thompson é presidente di Paypal, divisione di eBay, ed ora assumerà la carica di nuovo amministratore delegato del gruppo. Carol Bartz, l’ex ad, é stata licenziata improvvisamente circa quattro mesi fa, la stessa manager in una sua comunicazione ai dipendenti aveva scritto di essere molto addolorata del licenziamento avvenuto con una telefonata dal presidente del board. Così si era proceduto all’eliminazione di un capo considerato come una sorta di ostacolo alla crescita, un capo troppo debole per un’azienda così importante, ma anche in difficoltà. È risaputo ormai che la società, pioniera della rivoluzione del web negli anni ’90 continua a soffrire la concorrenza di Google.
Previsioni prezzo Alluminio 2012
Tra i metalli preziosi ci si interroga ancora sulla validità dell’Oro come bene di rifugio, mentre l’incremento di prezzo degli scorsi anni di Rame, Nickel ed altri metalli strettamente legati al mondo del lavoro, subisce un rallentamento di pari passo con l’andamento dell’economia reale.
Se c’è invece un metallo che con il tempo avrebbe dovuto incrementare il suo valore è proprio l’alluminio; le applicazioni di quest’ultimo sono estremamente estese grazie alla quantità di leghe sviluppate nel tempo che rispondono ad esigenze diverse per i più svariati settori.
L’Italia merita ancora il petrolio libico?
I nuovi leader della Libia ricorderanno sicuramente chi ha fornito loro gli aiuti più importanti per quel che concerne la “detronizzazione” di Muammar Gheddafi: questo “rinfresco di memoria” sarà fondamentale al momento delle concessioni petrolifere future. Cosa accadrà all’Italia, uno dei principali investitori in terra libica, ma anche compromesso col vecchio regime? Gli svantaggi commerciali potrebbero essere evidenti, anche perché non è certo un mistero che Tripoli rappresenti una delle maggiori riserve di oro nero al mondo, con una stima complessiva di quarantasei miliardi di barili e molte nazioni che sono costantemente interessate a questi giacimenti.
Default Grecia a marzo: Papademos chiede aiuti
Grecia ancora a rischio default: il premier greco Lucas Papademous ha chiesto ai cittadini di accettare ulteriori riduzioni dei salari, unico percorso percorribile per evitare un default nel mese di marzo. Secondo il governatore una riduzione momentanea dei salari é essenziale per la competitivita’ greca e, parlando con i sindacati e gli imprenditori, sarà necessario accettare sacrifici limitati per evitare un esito catastrofico. Opposizioni da parte dei sindacati: da parte loro hanno sottolineato di non essere disponibili ad accettare una riduzione del salario minimo (che ad oggi supera di poco i 750 euro) nonché la riduzione o abolizione delle tredicesime e quattordicesime. Un processo del genere sarebbe ritenuto un “crimine” come affermato da Dimitris Asimakopoulos, presidente del GSEVEE, uno dei principali sindacati greci.
Ritorno alla Lira nel 2012?
Il 2011 si è chiuso con i timori sull’Eurozona ai livelli massimi di sempre ed il 2012 promette di proseguire su questa tendenza, visto che le speculazioni sulla Moneta Europea sembrano essere appena all’inizio e l’Eurotower non riesce a ridare credibilità e fiducia come invece dovrebbe.
In un Paese come l’Italia, in cui si è sempre pensato che l’entrata nell’Euro avesse cambiato in peggio la situazione economica delle famiglie, questa è un’occasione in più per tornare a parlare della Lira e di “quanto le cose sarebbero diverse ora” se il Bel Paese avesse mantenuto la sua moneta storica. Da quanto l’Euro è stato introdotto infatti non si è parlato d’altro se non di un ritorno alla Lira ma sembra che da qualche tempo a questa parte a pensarci non ci siano solo le famiglie ma anche le banche stesse.
Nyse Euronext e Deutsche Boerse credono ancora nella fusione
Il Nyse Euronext e Deutsche Boerse sono intenzionati a imprimere le pressioni finali ai negoziati relativi alla loro pianificata fusione: l’obiettivo principale, a questo punto, è quello di sopravanzare l’opposizione che viene rappresentata dai regolamenti attualmente in vigore. In effetti, l’Antitrust dell’Unione Europea ha raccomandato di bloccare l’accordo, in quanto si andrebbe a configurare un vero e proprio monopolio, con tutte le conseguenze negative del caso. Le due piazze finanziarie si stanno però concentrando sul meeting del prossimo 1° febbraio, quando i ventisette commissari comunitari si incontreranno proprio per stabilire una decisione finale a tal proposito.
Disoccupazione in Italia sempre crescente
Alla parola crisi si affianca spesso un altro termine molto noto, non solo ai giovani. La perdita del lavoro é una situazione in cui vengono a trovarsi non solo i giovani che faticano sempre più nella ricerca dell’occupazione. Anche le persone più adulte, dopo anni di lavoro arrivano a perdere quello che hanno costruito: sono gli effetti di una crisi sempre più dilagante che non accenna a fermarsi. Cresce l’allarme disoccupazione in Italia e i più penalizzati sono i giovani e le donne: un giovane su tre, di età compresa tra i 15 e i 24 anni, non ha un lavoro. Situazione ancora peggiore per le giovani donne del Sud: qui il 40% delle donne non riescono a trovare lavoro (dati Istat).
Azioni Unicredit perdono il 32% in borsa
Discesa senza freni per Unicredit negli ultimi giorni; dopo l’annuncio dei dettagli sull’aumento di capitale, il prezzo è precipitato verticalmente senza lasciare spazio a ritracciamenti e la speculazione ha preso il sopravvento consolidando le perdite che al momento, contando le prime ore della giornata di oggi, si aggirano intorno al 34%.
►I dettagli sull’aumento di capitale di Unicredit
Ad essere in crisi è tutto il settore bancario a dire il vero; mentre l’indice di riferimento si aggira in territorio positivo (al momento guadagna lo 0.54%) sul fondo del listino, a fare da “zavorra” per quello che poteva essere un venerdì di recupero, ci sono proprio tutti i bancari più importanti. In ordine di perdite abbiamo ancora una volta Unicredit (-7.99%), Banca Popolare di Milano (-4.42%), Banca MPS (-3.68%), Banca Popolare dell’Emilia Romagna (-2.22%), Mediobanca (-1.64%), Ubi Banca (-1.37%), Banco Popolare (-1.11%) ed Intesa Sanpaolo (-0.67%). Non un solo titolo bancario delle blue-chips è in territorio positivo al momento.
Google Tv accoglie LG e Samsung Electronics
Lg Electronics, Samsung e MediaTek Incorporated sono le tre compagnie attive in campo elettronico che andranno a raggiungere Google in una coalizione piuttosto ambiziosa: l’intento è quello di cominciare a svelare nuovi prodotti relativi ad internet e alla televisione nel corso del Consumer Electronics Show che si terrà la prossima settimana a Las Vegas. Google Tv, introdotta in ambito commerciale da poco meno di due anni, può beneficiare del supporto anche del Marvell Technology Group e di Sony Corporation, ragione per la quale si può parlare di un vero e proprio colosso per quel che riguarda tale settore. Che mercato avranno questi nuovi prodotti?
Fiat aumenta quota in Chrysler
L’unione Fiat-Chrysler sembra aver dato buoni frutti: Chrysler restituisce i prestiti ricevuti dal governo statunitense. La vendita di 1,37 milioni di auto nel 2011, il 26% in più rispetto al 2010, ha permesso all’azienda di riprendersi dalla crisi: secondo gli analisti non sarà facile raggiungere quota 6 milioni di vetture vendute entro la fine del 2014, come si era prefissato l’ad Sergio Marchionne. Difficoltà non da attribuire al lavoro di Chrysler ma all’attuale recessione economica in atto, che non risparmierà neanche il settore delle auto. La quota di 6 milioni però non rappresenta solo un miraggio, potrebbe essere un obiettivo reale se Fiat decidesse di legare con un’azienda in Asia, dove il gruppo non ha ancora una posizione di rilevo.
Stipendio dei dipendenti del Senato
Con tutti i contratti a progetto in circolazione non é facile trovare qualcuno che percepisca la fantomatica tredicesima. Chi ne ha sottoscritto uno, sa benissimo che il contratto a progetto non prevede nè ferie nè tredicesima, tantomeno quattordicesima. Eppure c’è qualcuno in Italia che non solo ha sia la tredicesima che la quattordicesima, ma anche la quindicesima. E come se non bastasse anche la sedicesima. Sembra uno scioglilingua, ma questa non é altro che la realtà del regolamento sul personale del Senato. All’articolo 17 comma 3 di suddetto articolo infatti, l’«indennità compensativa di produttività», che di fatto equivale a una sedicesima, é una mensilità aggiuntiva rispetto alle già quindici di cui gode lo stipendio dei dipendenti del Parlamento.
Previsioni spread Btp-Bund 2012
Per analizzare lo spread tra i titoli del debito Italiani a 10 anni e quelli tedeschi con la stessa scadenza è necessario guardare molto bene il grafico storico analizzando gli eventi che hanno “mosso” il differenziale nel tempo. Ma non solo, è necessario anche valutare singolarmente i rendimenti dei due strumenti messi in relazione, visto che trattandosi di un differenziale la posizione può essere estremamente diversa indipendentemente dalla misura della distanza.
Innanzitutto il punto più interessante storicamente dello spread Btp-Bund è compreso tra il 1993 ed il 1997 (più o meno in coincidenza con l’entrata in vigore della Moneta Europea); in questo arco temporale il differenziale è salito oltre quota 600 punti ed il rendimento dei BTP a 10 anni è oscillato da quota 13% a quota 7% circa. Quando finalmente c’è stato l’ingresso nell’Euro con Prodi, il differenziale era ormai stabile a 50 punti ed anche il rendimento dei BTP è tornato verso il 4% per poi arrivare ad Agosto 2011 come ormai sappiamo.
Previsioni titolo Unicredit 2012
La giornata di ieri sul grafico delle azioni di Unicredit costringe ad una riflessione di medio-lungo periodo non solo sull’istituto di credito ma su tutto il settore bancario; con il -14.45% messo a segno in poche ore il prezzo di Unicredit si porta al di sotto della soglia critica definita dal bottom di Marzo 2009, quando buona parte delle blue-chips disegnava il minimo che avrebbe segnato la ripartenza del ciclo annuale. Da quel momento in avanti la divergenza con l’indice di riferimento (il FTSE-Mib) è diventata sempre più marcata tanto per Unicredit quanto per i grafici degli altri istituti di credito, che seguendo il trend di incertezza hanno cominciato a perdere terreno costantemente fino a rivedere i livelli del 2009.
Anche se titoli come Intesa SanPaolo hanno violato il bottom segnato dal minimo del 2009 già nel 2011, portandosi al di sotto delle soglie critiche, la situazione di Unicredit è complessivamente più grave visto che la divergenza con il top assoluto del 2007 è la peggiore del listino e le notizie pesano gravemente nel medio periodo.