Piazza Affari negativa, ma non troppo

 Le condizioni tecniche peggiorano ora dopo ora e la negatività di oggi è presto spiegata; il doppio massimo del Mib poco sopra 16500 punti con break-away point a 15800 ha confermato le intenzioni ribassiste di breve periodo ed il recupero della giornata di ieri non ha cambiato le carte in tavola a causa di un close di giornata troppo debole.

L’apertura in gap-down ed il recupero successivo che non è riuscito a mantenere il top di giornata è un chiaro segnale ribassista che “stringe” la resistenza operativa intorno al prezzo facendola scendere a 16100 punti da superare in close di giornata; solo in questo modo si scongiurerà il close negativo del tracy+1 corrente previsto sotto a 15750 anche se ormai sembra che l’ottava debba chiudere in negativo.

Yang a sorpresa: Yahoo potrebbe non essere ceduta

 Le ultime notizie relative alla possibile acquisizione di Yahoo fanno venire subito in mente il titolo di una celebre commedia di Shakespeare, “Molto rumore per nulla”: non si può pensare altrimenti dopo le innumerevoli offerte di compagnie multinazionali, ma soprattutto dopo la precisazione di ieri di Jerry Yang, cofondatore della società americana, il quale ha spiegato come la vendita potrebbe anche non essere necessaria. Le opzioni strategiche che il colosso di Sunnyvale sta percorrendo sono diverse, l’intento principale non è quindi necessariamente quello di una cessione, ma di venire incontro agli azionisti e di realizzare il maggior valore possibile.

Standard & Poor’s bacchetta anche la Slovenia

 Il lavoro di Standard & Poor’s prosegue indefesso: l’agenzia americana di rating può essere paragonata a Sanson e Mastro Titta, i boia della Rivoluzione Francese e della Roma ottocentesca, instancabili nell’utilizzare la scure. Quest’ultima è sempre più affilata e l’ultima “esecuzione” ha riguardato la Slovenia, stato membro dell’eurozona dal 2007: il debito sovrano di breve e lungo termine della nazione balcanica è stato infatti declassato da AA ad AA-, nonostante l’outlook sia rimasto stabile, a causa soprattutto della critica posizione fiscale del paese. Questa riduzione del giudizio dell’agenzia riflette inevitabilmente il deterioramento sloveno dal punto di vista economico, un declino cominciato nel 2008 a seguito della crisi globale; in aggiunta, il governo di Lubiana non ha finora presentato una strategia o un piano credibile per quel che concerne il consolidamento finanziario, come riconosciuto da diversi analisti ed economisti.

Yahoo utile trimestrale -26%, va meglio delle stime

 Yahoo! ha pubblicato in questi giorni i risultati del terzo trimestre chiuso lo scorso 30 settembre 2011. Yahoo! ha visto gli utili netti diminuire del 26%, ma ha comunque centrato gli obiettivi: addirittura gli analisti si aspettavano una diminuzione peggiore considerate le vicissitudini della societa’. Le attese si sono dimostrate pessimistiche e il mercato si é mostrato sorpreso delle performance della società, il titolo ha così guadagnato il 2,2% a 15,81 dollari per azione.

UniCredit accusata di evasione fiscale

 Sequestrati 245 milioni a Unicredit. Qualcosa aveva fatto sospettare le fiamme gialle: il gruppo aveva investito in operazioni complesse, che non comportavano alcun rischio ma neanche alcun utile. Secondo la Procura di Milano, questi investimenti non avevano alcuna giustificazione economica se non quella di creare un enorme vantaggio fiscale per il gruppo. Lo sospetta il Gip di Milano Luigi Varanelli, che su richiesta del Procuratore aggiunto Alfredo Robledo, ha disposto il sequestro preventivo di 245 milioni di euro. Sarebbero stati sottratti al fisco 745 milioni negli esercizi 2007 e 2008 (dal 2009 era stato prudenzialmente applicato il regime fiscale italiano) i 245 milioni sono il corrispondente danno all’Erario.

Mercati Europei: Idem bloccato ed Euribor sotto i riflettori

 Altra giornata di alta tensione sui mercati finanziari che, tra una notizia e l’altra, riescono comunque a mantenersi in quota; il disagio maggiore oggi è causato da un blocco dell’operatività sul mercato Idem comunicato da Borsa Italiana intorno alle 10:00 di questa mattina, che ha costretto “alla finestra” i trader intraday mentre il mercato saliva verso 16300 punti (non ancora raggiunti). Questo avviene mentre mentre Standard & Poor’s lancia l’ennesima sentenza; downgrade per 14 istituti di credito italiani confermato, tra cui figurano anche nomi piuttosto importanti anche se il mercato sembra decisamente aver già scontato la notizia (oppure semplicemente l’influenza delle agenzie di rating si sta ridimensionando?).

Apple, risultati del quarto trimestre positivi

Nella serata di ieri, sono stati presentati i risultati economici relativi al quarto trimestre di Apple. L’azienda anno dopo anno segna record che lasciano sul terreno parecchi dei suoi riveli in campo tecnologico. Il fatturato di questo quarto trimestre è di 28,27 miliardi in aumento rispetto al precedente trimestre che ha segnato un guadagno di 20,34 miliardi di fatturato. Sorprendente anche la crescita delle vendite estere, che ha segnato un +63% negli acquisti avvenuti fuori dal territorio degli Stati Uniti.

Intel, previsioni quarto trimestre migliori del previsto

 La Intel Corporation, maggior azienda al mondo per quel che concerne la produzione e commercializzazione di microprocessori, ha previsto delle vendite relative al quarto trimestre di questo anno che sono più rosee di quanto indicato in precedenza: in particolare, questi dati battono senz’altro quelli messi in luce da alcuni analisti e il motivo è presto detto, la domanda per pc è ancora molto forte e trainante. I profitti del colosso di Santa Clara per il periodo compreso tra ottobre e dicembre prossimo dovrebbe quindi essere pari a 14,7 miliardi di dollari, come annunciato in un apposito comunicato dalla medesima compagnia californiana.

Russia e Ucraina alla guida di una nuova zona di libero scambio

 La ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è destinata a rivivere dopo oltre vent’anni? Le varie nazioni che componevano il blocco in questione sono protagoniste di un accordo volto a creare una zona di liberi scambi dal punto di vista commerciale: è scontato ricordare che le due principali economie, vale a dire Russia e Ucraina, sono in cima alla lista dell’accordo in questione, una sorta di rivisitazione di un passato commerciale non troppo lontano nel tempo. L’intesa, tra l’altro, viene a realizzarsi subito dopo che l’Unione Europea ha cancellato una recente riunione col presidente ucraino Viktor Yanukovych, poco intenzionato ad ascoltare le pressioni occidentali che gli chiedevano e gli chiedono tuttora di rilasciare dalla prigione l’ex premier Yulia Tymoshenko.

Francia sotto la lente Moody’s: avvertimenti e lodi

 Moody’s sposta il suo obiettivo verso la Francia,  confermerà o abbasserà il giudizio di merito di credito sulla nazione entro 3 mesi. La tripla A,  il massimo voto vantato dalla Francia potrebbe essere rivisto nei prossimi mesi e i pericoli di un ribasso non mancano, a causa del debito dei paesi europei e delle banche dall’altro. La Francia nonha gravi problemi ma é probabile che si impegnerà nel  sostegno ai paesi periferici dell’area euro. La situazione delle banche nazionali però rimane in bilico e potrebbe peggiorare, esse rimangono esposte sempre verso i periferici e impegnate a contrastare le sofferenze per il rallentamento economico.

Merkel: dopo Grecia dobbiamo evitare contagio

 Tutto ebbe inizio lo scorso anno: a fine gennaio 2010 il neo premier greco George Papandreou chiese 9 miliardi di euro di prestiti straordinari al vertice del Wef in Svizzera per aiutare la nazione esprimendo la sua difficoltà, ma non ottenne nulla. L’allarme però aveva le sue fondamenta, contrariamente a quanto sostenevano gli altri Stati. Il contagio del debito greco da 357 miliardi di euro, cinque volte quello argentino del 2001, si sta estendendo, e s teme l’effetto contagio anche per gli altri Paesi europei. Il rischio é che questa situazione possa erodere le fondamenta della credibilità dell’eurozona.

Piazza Affari: alta tensione sull’azionario, in attesa di Wall Street

 L’apertura in leggero gap-down sotto il break-away point del doppio massimo disegnato tra il 13 ed il 17 Ottobre non ha dato il via al sell-off che ci si sarebbe potuti attendere in situazioni normali; la tensione sul mercato è altissima ed i titoli sono stretti nella morsa con volumi in calo in attesa dell’apertura di Wall Street.

La fiducia degli investitori nel Vecchio Continente è ai minini storici e le preoccupazioni sul settore bancario aumentano giorno dopo giorno da quando la BCE ha dimostrato di non saper gestire la situazione come invece ci si aspettava.

Air France, Spinetta nuovo ad per salvare i conti

 Non si può certo dire che Air France-Klm stia vivendo uno dei suoi momenti più tranquilli: Pierre-Henri Gourgeon non è più l’amministratore delegato del gruppo transalpino e al suo posto dovrebbe essere incaricato Jean-Cyril Spinetta, per quello che dovrebbe essere un ritorno al passato. I problemi principali per il vettore francese sono soprattutto due, vale a dire il calo dei profitti e le rivelazioni circa il ruolo dei piloti in un incidente. L’incarico di Gourgeon durava da due anni e mezzo e la sua poltrona doveva rimanere ben salda a terra fino al 2013. Invece, ora sarà costretto ad abbandonare la compagnia nel mezzo delle polemiche.

Dexia: l’Ue valuta la compatibilità del salvataggio

 Dexia sta facendo tribolare parecchio i risparmiatori e la sua situazione è sempre più critica: qualche spiraglio per la banca franco-belga lo si intravede grazie soprattutto a Bruxelles, visto che la Commissione Europea si è decisa ad acconsentire alla nazionalizzazione della filiale del Belgio, il secondo istituto di credito di tutto il paese. Volendo essere ancora più precisi, questa nazionalizzazione sarà soltanto a carattere temporaneo, ma quali vantaggi potrà apportare? L’intento dell’Ue è sostanzialmente quello di preservare nel miglior modo possibile la stabilità del sistema finanziario, dunque questa operazione era ormai divenuta necessaria a causa degli ultimi sviluppi della vicenda.