Inizia a salire il costo per coloro che decidono di acquistare casa. Dopo mesi e mesi di tassi di interesse favorevoli, ecco che inizia a crescere, secondo i dati pubblicati nel bollettino mensile dell’Abi lo scorso agosto, il tasso medio applicato ai nuovi prestiti ipotecari, il quale si attesta al 3,5%, contro il 3,22% del mese di luglio, in rialzo dello 0,51% rispetto al mese di marzo, in cui il tasso di interesse ha raggiunto i minimi del 2011, toccando il 2,99%.Il bollettino precisa come l’aumento dei tassi sia da attribuire, tra l’altro, anche a una maggiore quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso, passata nel mese scorso dal 19% al 24%.
Piazza Affari: negativo il Mib dopo il crollo di Wall Street
L’ottava corrente, penultima del mese di Settembre non poteva chiudersi diversamente; male è iniziata e male va’ a concludere con una perdita attuale di oltre 1300 punti e pochissime prospettive di recupero per fine giornata.
L’indice delle blue-chips di Piazza Affari cede il 2.60% sotto la pressione insistente dei venditori ma sopratutto sulla scia del -3.51% di ieri a Wall Street da parte del Dow Jones; mentre da noi una performance simile non desterebbe sospetti (il nostro mercato è nettamente più volatile degli indici americani) un -3.51% sul Dow Jones è un fortissimo segnale di negatività che lascia il segno nel breve periodo ma anche nel lungo se le cose non cambieranno immediatamente.
BCE, Grecia possibile bancarotta
Il presidente della Banca Centrale olandese, Klaas Knot, ha dichiarato in una recente intervista al quotidiano “Het Financieele Dagblad” che nonostante “Stiamo facendo ogni sforzo per impedire” la bancarotta della Grecia “ma oggi sono meno deciso di qualche mese fa nell’escluderla”. Lo stesso Klaas Knot ammette che “a lungo pensato che la bancarotta (di Atene) non fosse necessaria, ma le notizie che arrivano non sono incoraggianti”.Con toni ancora piu’ duri, Knot si chiede “se i greci abbiano compreso la gravita’ della loro situazione, e che il loro paese non ha ancora mostrato un piano di consolidamento credibile”.
Metalli preziosi: il tonfo di oro e argento
Il tonfo è stato davvero pesante e fragoroso, quanto inatteso dopo le ultime stime positive: i metalli sono stati i protagonisti negativi dell’ultima giornata di contrattazioni a New York, con dei ribassi che invitano sicuramente a delle riflessioni. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, infatti, c’è da dire che il contratto future relativo all’oro e previsto in scadenza per il prossimo mese di dicembre ha perso ben 3,7 punti percentuali. A questo punto, la sua quotazione si è attestata sui 1.741,70 dollari l’oncia, ma non si è trattato dell’unica performance di questo tipo. Anche l’argento si è comportato alla stessa maniera, con il medesimo future in scadenza fra tre mesi che è stato capace di cedere quasi il 10% (per la precisione il 9,6%), con la quotazione attuale che è pari a 36,58 dollari l’oncia.
Enel Green Power: le ultime su dividendo e quotazione
Le ultime notizie in merito a Enel Green Power e al suo dividendo risalgono ad appena una settimana fa: il target price della compagnia è stato infatti ridotto da Société Générale (nel dettaglio da 2,1 a 2 euro), come conseguenza principale della futura introduzione della cosiddetta Tobin Tax. In effetti, questo specifico tributo va a colpire gli utili delle società attive in campo energetico e petrolifero, anche se, secondo il parere di gran parte degli analisti, l’impatto non sarà tale da influire sul rating del relativo titolo azionario. La storia del dividendo è presto detta e si riferisce ovviamente ai dati che sono stati conseguiti nel corso del 2010. In particolare, la crescita dei ricavi (quasi venti punti percentuali rispetto a un anno prima) e del risultato netto (+8,1% con la quota che si è attestata attorno ai 452 milioni di euro), oltre alla diminuzione dell’indebitamento, hanno consentito alla spa dell’omonimo gruppo energetico di proporre un dividendo pari a 2,72 centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario.
Grecia settore pubblico: un’ondata di scioperi
La situazione in cui versa la Grecia ha spinto, solo alcuni giorni fa, i governatori a prendere una decisione drastica: per ridurre la spesa pubblica occorre un taglio ai posti di lavoro statali. La risposta non si é fatta attendere: un’ondata di scioperi ha colpito la Grecia, taxisti, insegnanti, dipendenti ministeriali e altre categorie di lavoratori non hanno gradito le iniziative di rigidità che sono state annunciate dal governo di Atene, guidato dal premier socialista Papandreu. Il rischio di default del Paese é sempre in agguato e il premier non ha trovato, almeno per ora, altra via di uscita che non sia quella dei tagli.
Fotovoltaico incentivi 2011, bonus aggiuntivo del 10% per il Made in UE
Il Quarto Conto Energia introduce un bonus aggiuntivo del 10% concesso, rispetto alle tariffe incentivanti ordinarie, per quegli impianti che utilizzino moduli fotovoltaici e altri componenti “Made in UE”. Quarto Conto Energia, con il Decreto Ministeriale del 05/05/2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12/05/2011, stabilisce i criteri per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. Il fotovoltaico rappresenta una delle piu’ semplici ed economiche possibilita’ di realizzazione di impianti a fonte di energia rinnovabile. Nello specifico Quarto Conto Energia stabilisce i criteri per usufruire dei vari benefici (possono usufruire degli incentivi definiti nel provvedimento tutti gli impianti, di potenza non inferiore a 1 kW, che entrano in esercizio dopo il 31/05/2011 e fino al 31/12/2016).
Piazza Affari: -4% il Fib, spread Btp-Bund oltre quota 400
Altra giornata catastrofica: dopo il gap-down del 19 Settembre arriva il secondo salto di prezzo in open di questa ottava, la penultima di Settembre 2011.
L’open del mercato porta il Mib direttamente sotto i 13750 punti con un beneficio immediato per le opzioni put su scadenza Ottobre che schizzano in alto immediatamente; la reazione immediata dello spread Btp-Bund che supera velocemente i 400 punti completa il nuovo quadro ribassista che si sta delineando impostando avvicinando Piazza Affari ad un punto di non ritorno.
Il declassamento coinvolge anche sette banche italiane
I declassamenti portano come principale conseguenza altri declassamenti: Standard & Poor’s ha affilato ancora di più la propria scure e, dopo il debito pubblico italiano, si è scagliata anche contro i principali istituti di credito del nostro paese. L’agenzia americana di rating ha infatti provveduto a tagliare la valutazione relativa a ben sette banche, una operazione che, casualmente o meno, è coincisa con un altro declassamento, vale a dire quello deciso da Moody’s nei confronti di Fiat. Non c’è dubbio che il gruppo maggiormente colpito sia Intesa Sanpaolo: in effetti, nonostante le rassicurazioni dell’amministratore delegato Corrado Passera, il rating di lungo termine è stato rivisto al ribasso, cos’ come quello di ben tre controllate, vale a dire Banca Imi, Cassa di Risparmio di Bologna e Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (in tutti e tre i casi si è passati da A+ ad A).
Acquisto del pc: il finanziamento Apple-Agos Ducato
Tra gli svariati finanziamenti tra cui si può scegliere figura anche quello molto interessante messo a disposizione dalla Apple Financial Services, il ramo finanziario del celebre colosso americano: in pratica, e non poteva essere altrimenti, si tratta di una soluzione che viene messa a disposizione per l’acquisto di un personal computer. Nel dettaglio, viene offerta la possibilità di assicurarsi attrezzature, servizi e software di interesse attraverso un apposito pagamento in rate mensili, operazione che viene posta in essere mediante l’addebito nel conto corrente bancario o in quello postale. Appare scontato precisare che la stessa Apple non agisce da sola in questo caso, ma si avvale di una partnership importante, ovvero quella di Agos Ducato, la società per azioni che vanta una presenza ventennale sul mercato del nostro paese e che fa capo alla francese Crédit Agricole.
Buoni vacanza assistiti da contributo statale 2011
Buoni Vacanza Italia è un’associazione non profit, quindi con la caratteristica di perseguire finalità socialmente rilevanti e di pubblica utilità, senza finalità di lucro e di distribuzione di utili. Costituita tra FITuS RETI del turismo sociale e Assoturismo-Confesercenti, Confturismo-Concommercio e Federturismo-Confindustria, a questa associazione fa capo il Sistema Nazionale dei Buoni Vacanze in Italia, di cui attualmente spesso sentiamo parlare. Buoni Vacanze Italia è un impresa sociale no-profit, il cui scopo é quello di migliorare l’accesso al turismo per i cittadini: per le categorie più deboli con l’emissione di buoni vacanza agevolati, per giovani, anziani, disabili.
Finanziamento a fondo perduto per avviare un’attività produttiva
Si parla spesso di finanziamenti a fondo perduto, ovvero quei particolari prestiti spesso erogati da enti locali o comunitari destinati alle attività produttive ed in particolare a determinate categorie di futuri imprenditori: giovani, donne, disoccupati o persone residenti in specifiche zone del Paese, come per esempio il Mezzogiorno. Questi finanziamenti si chiamano “a fondo perduto” proprio perchè si può usufruirne senza doverli restituire, essi hanno lo scopo di agevolare una determinata attività o area e non di guadagnare o lucrare sugli interessi. Una volta ricevuti quindi, vengono investiti totalmente nell’attività e non bisogna restituirli alla regione o all’ente che li ha emessi. Occorre però fare delle distinzioni tra i vari finanziamenti a fondo perduto.
OCSE, aumenta il costo della manodopera in Italia +0,6%
Nel secondo trimestre di questo 2011, i costi della manodopera nell’area Ocse sono aumentati dello 0,6%, per il terzo periodo consecutivo. Aumenti più marcati nella zona degli Stati Uniti, con un +0,8% mentre in Italia si è arrivati ad un +0,6%. Il Giappone resta quasi paro, con un solo +0,1% con un precedente +1,1%. L’aumento del costo della manodopera, spiega l’Ocse, è stato causato da una diminuzione della produttiva, contro un aumento della remunerazione del lavoro per unità di manodopera.
Piazza Affari mossa dai rating: scure di Moody’s su Fiat
Open nella media per Piazza Affari in questo 21 Settembre; la perdita attuale di poco superiore al mezzo punto percentuale è quasi una ventata d’aria fresca confronto ai ribassi a cui ci siamo abituati. Considerando anche la scure di Moody’s su Fiat, oltre che le notizie in zona Euro ancora una volta contrastanti e poco orientate alla ripresa, si può dire che fin’ora Piazza Affari tiene.
La negatività è quindi da inserire in un contesto più grande per accorgersi che la situazione è positiva e resterà tale fino a che non verrà perso in close daily il supporto psicologico dei 14000 punti. A sostegno del listino delle blue-chips troviamo Ansaldo in testa con un guadagno prossimo al 5%. A seguire Impregilo con il 2% di guadagno e subito dopo Terna che chiude il podio con 1.53% di guadagno a 2.66 euro per azione.