Dopo un anno davvero difficile, nel 2021 il mercato del lavoro ha presentato segni di ripresa a livello globale. E sebbene i dati tipici del periodo pre pandemia sembrano ancora lontani, è un dato di fatto che la possibilità di vaccinarsi contro il coronavirus abbia dato un importante contributo nel rimettere il mondo in carreggiata.

La crisi economica e finanziaria che imperversa su Detroit ormai da decenni ha messo definitivamente k.o. la città americana, tanto che il governatore repubblicano dello Stato americano del Michigan, Rick Snyder, ha annunciato la nomina di un emergency financial manager per la città. Detroit è stata praticamente commissariata per rischio bancarotta, per cui il sindaco Dave Bing e il consiglio comunale hanno di fatto chiuso la loro esperienza. Il manager che sarà incaricato per risolvere questa emergenza finanziaria resterà in carica per 18 mesi, con l’obiettivo di fermare l’aumento del deficit e dell’indebitamento della città.
L’ex premier Silvio Berlusconi ha presentato il programma europeo del Pdl. Durante la conferenza stampa nella sede del partito, il Cav ha dichiarato che le politiche di austerità imposte dalla Germania su tutti i paesi europei hanno creato povertà e provocato decine di milioni di disoccupati in Europa. Berlusconi ha attaccato più volte la Merkel, affermando che occorre “spuntare questo braccio di ferro con la Germania” e concedere alla Bce la possibilità di stampare moneta in caso di necessità e diventare prestatore di ultima istanza.
Secondo quanto emerge dal rapporto Scenario Macroeconomico 2013, elaborato dall’ufficio studi di Intesa SanPaolo, l’Italia resterà in recessione anche il prossimo anno e la disoccupazione dovrebbe aumentare ancora. Da un punto di vista macroeconomico sono tante le variabili negative evidenziate dagli economisti del primo gruppo bancario italiano: il pil viene visto in contrazione dell’1%, ma ci ma bisognerà far fronte anche ai rischi legati all’incertezza politica, alla crisi finanziaria e alle politiche fiscali restrittive. In tutto questo, però, c’è una buona notizia: il calo dello spread.
Situazione sempre più allarmante sul fronte occupazionale greco. Stando a quanto afferma l’Istituto di Statistica ellenico, infatti, nel corso del mese di luglio la disoccupazione sarebbe peggiorata ulteriormente, con il tasso relativo che avrebbe superato la soglia del 25 per cento. In altri termini, in Grecia non lavora un cittadino “attivo” su quattro, con una proporzione che ha sfondato il nuovo record storico, e proponendosi per ulteriori peggioramenti nel corso dei prossimi mesi a venire, per un 2013 che rischia di aprirsi nel peggiore dei modi.
Il Presidente della Repubblica in persona lancia l’ennesimo allarme occupazione; secondo Napolitano il problema della disoccupazione giovanile è il peggiore del Paese e non c’è da essere tranquilli fino a che non verrà risolto.