Barilla ha chiuso il bilancio 2011 con un fatturato in linea con quello dell’esercizio precedente, intorno a 3,9 miliardi di euro. La differenza (di circa 100 milioni di euro) è principalmente dovuta alla cessione delle panetterie Kamps. Dalla stabilità dei ricavi del gruppo sorge l’esigenza del top management di cercare fortuna al di fuori dei confini nazionali, con presumibili investimenti nei mercati emergenti, dove l’azienda cercherà di controbilanciare le debolezze congiunturali locali.
A costituire elemento di ulteriore significatività è tuttavia la flessione dell’Ebitda, che nel 2010 era stato pari a 556 milioni di euro (il 13,8% del fatturato) e che nel corso del 2011 si è invece limitato a 477 milioni di euro, pari al 12,2% dei ricavi. La società ha in merito affermato che il calo del margine operativo lordo è da ricondursi alla decisione di non riversare sul cliente i più elevati costi delle materie prime, con i prezzi che non sono stati innalzati, come invece effettuato da altri concorrenti di settore.