Non si tratterà forse di una grande fuga come quella del celebre film di John Sturges del 1963, ma poco ci manca. Le principali banche della Gran Bretagna, in primis Standard Chartered e Barclays, stanno evitando come la peste l’area dell’euro, allontanandosi progressivamente da essa: il motivo è facilmente intuibile, si teme infatti il grave contagio di un possibile default della Grecia, con effetti simili a quelli provocati dal crack di Lehman Brothers.
NEWS ECONOMIA
Skype licenzia i dirigenti per ridurre le stock option
Chi pensava che l’affaire Skype-Microsoft sarebbe stato benefico per il celebre software dovrà presto ricredersi: la società di riferimento, la quale ha sede in Lussemburgo, sta infatti provvedendo a licenziare diversi dirigenti prima della chiusura ufficiale delle trattative, una mossa che consente all’azienda di diminuire il valore dei pagamenti. I nomi eccellenti in questo caso sono quelli dei vice-presidenti David Gurle, Christopher Dean, Russ Shaw e Don Albert. Lo stesso destino è capitato anche ai leader del settore delle risorse umane, Doug Bewsher e Anne Gillespie.
Crack Icesave: Reykjavik rimborserà in ritardo i pagamenti
L’Islanda finanziaria torna d’attualità: chi non ricorda i terribili giorni del crack di Icesave, la banca scandinava che collassò agli albori della crisi economica internazionale? Ebbene, il governo di Reykjavik ha deciso di posticipare ulteriormente i propri pagamenti nei confronti dei creditori britannici e olandesi, con una tempistica molto più ritardata rispetto a quanto previsto. Il ministero delle finanze, Steingrimur Sigfusson, ha ammesso le proprie difficoltà, le quali persistono a tre anni da quel default: il paese dovrebbe essere pronto a fronteggiare i rimborsi soltanto ad autunno inoltrato, anche se bisogna precisare che si tratterà del versamento del 30-40% dell’ammontare dovuto, per il resto sarà forse necessario l’intero 2012.
Moody’s minaccia nuovamente il rating dell’Italia
Moody’s ha deciso di correre il rischio, probabilmente le agenzie di rating che potrebbero diventare “nemiche giurate” del nostro paese saranno presto due: dopo i ferri corti con Standard & Poor’s, infatti, anche la società americana in questione è pronta a declassare la valutazione del credito italiano, attualmente attestata su un giudizio pari ad Aa2, il quale identifica ancora un’ottima affidabilità degli investimenti finanziari. A pesare maggiormente dovrebbero essere le debolezze strutturali dello stivale e l’aumento dei tassi di interesse, due elementi fortemente penalizzanti.
Mercato auto: Unrae, crisi economica frena la crescita
In Europa il mercato dell’auto continua a far registrare una crescita a macchia di leopardo. Ad affermarlo è l’Unrae, l’Unione delle case automobilistiche estere che operano in Italia, dopo aver appreso i dati sulle immatricolazioni in Europa dell’Acea relativi allo scorso mese di maggio del 2011.
Presidenza Bce: Bini Smaghi sacrificato per Draghi?
Sarà Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Banca Centrale Europea, a sacrificare il proprio incarico per il via libera a Mario Draghi come presidente dell’Eurotower? Il premier Silvio Berlusconi si è espresso in questi termini, ricordando che le dimissioni dello stesso Bini Smaghi possono voler significare un sostegno migliore della Francia a questa candidatura. Per il momento, però, non ci sono state repliche a questa ipotesi. L’accordo tra Berlusconi e Sarkozy è preciso e include l’addio dell’unico italiano presente nel board della Bce per far posto a un banchiere francese.
Capital One acquista ING Direct Usa per nove miliardi di dollari
La notizia è ormai ufficiale, ING cederà la propria filiale statunitense a Capital One, società attiva soprattutto nei prestiti e nel settore delle carte di credito: l’annuncio dell’accordo prevede anche un esborso di quest’ultima compagnia pari a nove miliardi di dollari. La somma in questione può essere scomposta, tra l’altro, in due parti, vale a dire 6,2 miliardi di dollari per quel che concerne il denaro contante, e i restanti 2,8 miliardi in relazione ai titoli azionari.
Istat: prezzi al consumo maggio 2011 confermati
In base all’andamento del carovita nei primi cinque mesi del corrente anno, l’inflazione 2011 acquisita in Italia è già pari al 2,3%. A comunicarlo in data odierna è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, che ha confermato, per il mese di maggio 2011, le stime preliminari sull’indice dei prezzi al consumo. Nel dettaglio, l’indicatore ha fatto registrare un aumento congiunturale dello 0,1%, e tendenziale, ovverosia rispetto al mese di maggio del 2010, pari al 2,6%, lo stesso valore tendenziale del mese di aprile del 2011.
Nokia-Apple: Cupertino dovrà pagare per i brevetti
Tra Apple e Nokia sembra finalmente esserci un accordo per quel che riguarda la concorrenza relativa agli smartphone. In effetti, l’azienda finlandese di telefonia mobile riceverà delle royalties dagli americani di Cupertino: si tratta, in pratica, dei brevetti Nokia che sono stati impiegati da Apple per realizzare il famose iPhone. In questo modo, i conti del colosso scandinavo potrebbero essere ripianati e i vertici aziendali hanno dimostrato tutta la loro soddisfazione per la fine dell’uso illegale di tali progetti. Comunque, c’è da precisare che la società di Steve Jobs pagherà soltanto tra l’1% e il 2% del valore di ogni prodotto che è stato venduto. La Nokia si starà certamente mordendo le mani per i 43 milioni di euro spesi nelle principali innovazioni tecnologiche, wi-fi, fotocamere e gsm su tutte.
Regione Puglia: nuovi master per 1.500 giovani
La Puglia decide di investire con coraggio e convinzione sui giovani. Non è un caso, infatti, che la regione meridionale abbia promosso una nuova edizione di “Ritorno al Futuro”: si tratta di un bando che consente ai laureati più brillanti di formarsi sul territorio, beneficiando di una qualità molto alta. Inoltre, sono previste formazioni anche in altre parti del paese e all’estero, con l’impegno di ritornare poi in Puglia e offrire quanto è stato appreso.
Abi: i bancomat contrastano l’economia sommersa
L’Abi ne è convinta, le carte di credito e i bancomat sono un vero e proprio toccasana per l’economia: l’associazione ha infatti presentato un’apposita ricerca in cui viene messo in luce come la scarsa diffusione di carte, bancomat e prepagate sia uno dei motivi principali per spiegare l’economia sommersa. La moneta elettronica è dunque in grado di ridurre drasticamente i ricavi illegali, con tutti i benefici che si possono immaginare per il prodotto interno lordo.
L’inflazione cinese mostra i pericoli delle pause sui tassi
Le pressioni inflazionistiche che attualmente stanno coinvolgendo la Cina non sono ancora state contenute, nemmeno dai quattro aumenti dei tassi di interesse relativi agli ultimi nove mesi: questo vuol dire che esiste un rischio molto serio, vale a dire quello di una qualsiasi pausa in termini di politica espansiva, la quale può provocare forti danni ai vari sistemi. La banca centrale dell’ex Impero Celeste ha incrementato ulteriormente gli interessi, ma l’andamento dei prezzi al consumo veleggia su un poco rassicurante +5,5%, il livello più alto in assoluto dal 2008.
Famiglie italiane: rincaro dei debiti nell’ultimo quinquennio
Non si scopre certo oggi che la crisi economica ha provocato dei problemi gravi alle famiglie del nostro paese, ma le statistiche mettono maggiormente in risalto questo allarme: le abitudini sono cambiate, tanto che nei cinque anni compresi tra il 2006 e il 2010 debiti e risparmi hanno viaggiato su due strade completamente diverse. Nel dettaglio, come ha messo in luce l’Adusbef, le passività in questione sono incrementate di ben 55 punti percentuali, attestandosi a quota 923,3 miliardi di euro, mentre un calo quasi identico nelle proporzioni ha visto come protagoniste le risorse finanziarie a disposizione.
Referendum 12-13 giugno: quorum ad un passo
Ieri, domenica 12 giugno 2011, si sono aperti i seggi per i 4 quattro quesiti del referendum, di cui due riguardanti l’acqua, 1 il nucleare, e l’altro riguardante il legittimo impedimento. Nella giornata di ieri i seggi sono rimasti aperti dalle ore 8.00 e fino alle ore 22.00; ieri a mezzogiorno l’affluenza si era attestata attorno all’11%.