Yahoo! per il post Jerry Yang: Carol Bartz nuovo Amministratore Delegato

Il 2009 di Yahoo! sembra essere cominciato sotto i migliori auspici: il consiglio di amministrazione del secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo, infatti, ha messo fine allo stallo inaugurato dalle dimissioni del co-fondatore Jerry Yang nominando una “vecchia volpe” come Carol Bartz ad amministratore delegato dell’azienda.

Sono stati necessari circa due mesi per reperire sul mercato dei top manager una figura adatta al rilancio del marchio, tra i più famosi di Internet: era infatti lo scorso 18 novembre quando il 41enne Yang, cui si deve l’invenzione del motore di ricerca, rassegnò le proprie dimissioni dalla carica di amministratore delegato per dissapori con il CDA: gli azionisti non approvarono la linea di questo informatico divenuto imprenditore di se stesso (assieme al socio David Filo), dichiaratosi con insistenza ostile alla scalata portata da Microsoft al “suo” marchio fino a far così saltare uno degli affari più rilevanti degli ultimi anni.

Advertising online in crescita: sconfiggere la crisi economica investendo in pubblicità

 Tempi di crisi? Non solo, o non sempre. La recessione è realtà, la recessione avanza. Cassa integrazione e disoccupazione aumentano, in Italia. I consumi si arrestano, e i saldi in corso vivono di analisi contrastanti. Insomma, la situazione non è rosea.

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’organismo associativo costituito dalle principali Aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità, col pessimismo non va d’accordo, anzi.

Nelle prime due settimane di dicembre, Mediaworld ha venduto 20 mila televisori a schermo piatto da 42 pollici. Vuol dire che la gente trascorre più tempo in casa davanti alla tv. Questa è un buona notizia per chi comunica attraverso questo mezzo. Inoltre, nel 2008 gli acquisti su Internet sono raddoppiati. Il regalo di Natale, perciò, si è comprato anche online. E questa è un’ opportunità per quella stampa che fa sinergie con la rete

Acquisti online: comperare una casa a 579 euro con le aste al ribasso

La possibilità di acquistare in Rete svariati prodotti è, da sempre, una delle prerogative più amate dagli utenti di Internet. Sono numerosi, infatti, i siti, specializzati e non, che allestiscono al loro interno veri e propri negozi virtuali in cui è possibile sfogliare cataloghi, scegliere il prodotto desiderato e acquistarlo comodamente da casa. Un’altra modalità d’acquisto online amata dagli internauti è sicuramente l’asta, dove si aggiudica il prodotto, messo in vendita da negozi o privati, colui che offre il prezzo più alto. Nell’ultimo periodo si sta sviluppando una nuova tendenza delle compere in Rete che rivoluziona completamente il principio base delle aste, rovesciandolo. Si tratta delle cosiddette “aste al ribasso” dove ad aggiudicarsi il prodotto non è colui che offre di più bensì chi offre di meno. Inoltre, vince l’asta non solo chi offre il prezzo più basso ma l’unico ad offrire il prezzo così basso. Ad esempio, se a contendersi una macchinetta fotografica sono due che offrono 3 euro ed uno che ne offre 3,5, a vincere è quest’ultimo.

Cellulare via internet: e’ boom per Yahoo e il suo motore di ricerca

 Malgrado qualche scetticismo fra i non addetti ai lavori e qualche problema legato alle tariffe il fenomeno della connessione ad internet attraverso il cellulare sembra destinato inesorabilmente a rappresentare il futuro della rete nei prossimi anni. Basti pensare, tanto per citare un esempio, che nel solo gennaio 2007 in Gran Bretagna 5,7 milioni di persone si sono connesse alla rete attraverso un apparecchio cellulare sui 30 milioni del totale, di questi ben il 67% sono risultati sotto i 35 anni. E in Giappone nel 2007 la percentuale sarebbe balzata addirittura al 54%. E ancora secondo uno studio di E marketer società di consulenza leader del settore, nel 2011 la spesa per i contenuti da scaricare sul cellulare via internet salirà a 3,3 miliardi di $, dagli 1,4 miliardi del 2007.

Osservando poi i dati delle rivelazioni della società di consulenza americana COMScore c’è da rimanere davvero sbalorditi, pensando che l’anno scorso negli Usa 32.000.000 circa di persone si sono connesse ad internet dal cellulare, il 14% del totale, in Giappone 35.000.000 circa 40%, in Spagna 1.443.000, 7,3% , in Uk 5.640.000, il 15%, in Cina 44.300.000, 25%, Francia 5.598.000, 17%, e in India 38.000.000, il 64%.

iPhone 3G: il cellulare dell’Apple distribuito in Italia da Tim e Vodafone è già l’oggetto di culto 2008

È stato atteso con fermento, ovunque se ne è parlato, i più impazienti se lo sono fatto portare dall’amico in vacanza in America (e grazie al tasso di cambio hanno anche risparmiato). È lo smartphone evoluto, con ampie capacità di connettività e che negli Stati Uniti è venduto a 199 dollari la versione da 8Gbyte e 299 dollari la versione da 16Gbyte. Il touchscreen dell’Apple è l’unione di tre prodotti in uno: un telefono d’avanguardia, un iPod widescreen e un dispositivo internet con e-mail in formato HTML e navigazione web completa. Finalmente da qualche giorno si può acquistare anche in Italia l’iPhone 3G.

Il nome ci fa pensare subito all’omonima compagnia telefonica, ma in realtà quest’ultima non ne vende proprio. O meglio, dovrebbe essere una delle compagnie sprovviste, insieme a Wind, ma in realtà l’iphone 3G è risultato introvabile anche nei centri Tim e Vodafone. Sapere con precisione quanti iPhone ci sono nei negozi è praticamente impossibile.Tim Vodafone Apple hanno menzionato numeri.

Webank: Il conto@me con l’interesse del 5,5%

L’offerta che Webank sta promuovendo per i suoi nuovi clienti è attualmente una delle più pubblicizzate. Webank è il servizio di banca online del gruppo BPM (Banca Popolare di Milano) e uno dei primi servizi di banca online presenti in Italia, essendo attiva dal 1999: la nuova promozione, denominata “Conto@me” presenta sicuramente degli aspetti molto interessanti.

Il conto online proposto da Webank offre anzitutto un tasso di interesse attivo del 5,5 % lordo fino al 30 dicembre 2008: la banca in questo caso pone a carico del cliente l’imposta di bollo che è di €2,85

Sicuramente questa promozione, che oltre al citato tasso di interesse, propone zero spese di apertura, gestione e chiusura, bancomat internazionali e prelievi gratuiti in tutti gli sportelli italiani e nell’area Euro, non si discosta di molto dalle altre promozioni presenti sul mercato (un esempio su tutti può essere Barclays che offre un tasso promozionale del 5% lordo fino a fine 2008).

Wall Street Journal: Yahoo riorganizza la sua attività

Yahoo sta pianificando una riorganizzazione della sua attività per centralizzare i suoi numerosi gruppi di prodotto. Questo secondo un’articolo in fronte page sul Wall Street