Anche se i conti pubblici faticano a regger l’impatto della crisi internazionale, le grandi corporate di mezzo mondo sembrano aver chiuso il 2012 con risultati in buona parte soddisfacenti. La considerazione vale soprattutto negli Stati Uniti, che riescono a riconquistare i gradini più in vista delle prime 100 società al mondo per maggiore capitalizzazione di Borsa, erodendo delle importanti quote precedentemente in mano alle società asiatiche e, in particolare, quelle cinesi.
Obama evita fiscal cliff negli Stati Uniti
Dopo una lunga maratona che ha costretto i leader politici americani a negoziare fino alle prime ore del 2013, negli Stati Uniti è stato raggiunto un accordo per evitare il fiscal cliff. Il via libera del Senato USA è arrivato due ore dopo la mezzanotte, per cui oltre la scadenza prevista per trovare un’intesa. Il testo è poi passato alla Camera dei Rappresentanti, dove è stato nuovamente al centro di un acceso dibattito. La Camera ha preso tempo, ma l’accordo è stato praticamente raggiunto. Oggi Obama firmerà l’intesa.
Tata cambia presidenza
Il gruppo Tata cambia la persona in cima al suo top management. La notizia, in Italia archiviabile come una mera cronaca societaria, ha avuto in India uno straordinario risalto, visto e considerato che Ratan Tata è considerato a tutti gli effetti l’industriale di maggior spicco del subcontinente indiano, e che negli oltre 20 anni di comando è riuscito a trasformare il gruppo in uno dei maggiori player mondiali nel campo delle auto, della chimica, e di tanto altro ancora.
Tasse sul risparmio degli italiani +50% nel 2013
Sul fronte della tassazione il nuovo anno seguirà più o meno lo stesso copione di quello precedente. Purtroppo gli italiani dovranno fare i conti con una nuova stangata, che in totale dovrebbe impattare negativamente sul bilancio familiare con un maggiore aggravio stimato intorno a 1.500 euro secondo Federconsumatori e Adusbef. Tra le nuove tasse e imposte decise dal governo ci sono anche quelle sul risparmio, che negli ultimi 2-3 anni si è sempre più assottigliato per le famiglie italiane. Dal 1° gennaio 2013 scatta la nuova stangata sul risparmio personale.
Mediaset raccolta pubblicitaria ancora deludente
Continua a deludere la raccolta pubblicitaria di Mediaset, che risente dell’andamento complessivo del comparto. L’azienda ha vissuto un’ultima settimana di dicembre particolarmente instabile, prestando il fianco agli effetti dei risultati preliminari relativi agli introiti promozionali. Complessivamente, il 2012 si chiude in maniera sicuramente negativa per la capitalizzazione di mercato dell’azienda, generando aspettative per un 2013 non certo brillante.
Liquidazione Carlo Tassara
Tutto pronto, o quasi, per l’avvio della liquidazione della Carlo Tassara, che dovrebbe prendere il via la prossima settimana affidando a un advisor esterno il mandato per la cessione del 34 per cento della Alior Bank, il pacchetto del 12,8 per cento della Eramet e della Comilog. Attraverso tali vendite si spera di poter avviare con successo la stagione delle dismissioni, che potrà poi condurre alla cessione delle quote italiane.
Boeing leader dei cieli mondiali
È l’americana Boeing la società leader dei cieli mondiali nel 2012 in chiusura. Stando alle statistiche ufficiali, infatti, la società a stelle e strisce avrebbe superato nuovamente la rivale del vecchio Continente, la Airbus, dopo cinque anni di predominio europeo. Ma vediamo come è andato il 2012 per i due più importanti costruttori di aerei al mondo, e quali sono state le considerazioni che è possibile formulare sull’attuale tendenza del comparto.
Borsa di Atene migliore d’Europa nel 2012
Chiamiamoli pure “paradossi finanziari”. Nell’era della globalizzazione e dell’interconnessione dei mercati finanziari, dominati dall’azione di banche centrali e fondi speculativi, tutto è possibile. Anche che la borsa di Atene sia la piazza finanziaria migliore d’Europa, nonostante il paese sia da ben cinque anni in recessione e sull’orlo del baratro. Tenuto a galla solo dagli aiuti finanziari di Bce, Ue e Fmi, il paese ellenico non riesce a vedere la luce alla fine del tunnel e le prospettive non sono di certo incoraggianti. Tuttavia, da un punto di vista finanziario la situazione è completamente diversa.
Gestori di fondi puntano sulle borse per il 2013
Dopo un 2012 altalenante, che comunque si è chiuso con rialzi importanti per molti listini azionari (come il Nikkei di Tokyo e il Dax di Francoforte), per il prossimo anno la maggior parte dei gestori di fondi di investimento è convinta che sarà l’equity l’asset class in grado di offrire i maggiori rendimenti, molto più dei bond che nel 2012 hanno attirato maggiormente l’attenzione degli investitori. Nel portfolio deve crescere il peso delle azioni: è questo il tormentone di fine anno.
Piazza Affari guadagna quasi l’8% nel 2012
Il 2012 è stato complessivamente un anno positivo per Piazza Affari. L’indice azionario principale FTSE MIB ha chiuso a 16.357 punti con un rialzo del 7,84%. Ha fatto leggermente meglio l’indice Ftse Italia All Share, che ha guadagnato l’8,36%, mentre il Ftse Italia Small Cap ha perso il 7,13%. Insomma, le blue chip sono riuscite a chiudere bene l’anno, che però non è stato affatto semplice per la borsa italiana. Basti pensare che in estate l’indice FTSE MIB era sceso sui minimi storici di 12.295 punti, sotto i precedenti minimi di sempre toccati nel 2009.
Bankia verso uscita dai listini
Manca poco all’uscita dai listini spagnoli di Bankia, oramai prossima al delisting. Il titolo dell’istituto di credito spagnolo, nazionalizzato, ha subito una fortissima fase di deprezzamento in seguito alla valutazione compiuta in orbita Frob, il fondo di salvataggio per le banche iberiche. Dopo le ennesime perdite di quotazione, la Commissione della borsa spagnola ha annunciato l’uscita del titolo dall’indice Ibex 35 il 2 gennaio (era entrato nell’ottobre 2011), principalmente a causa delle circostanze in cui verte l’istituto di credito, in procinto di ottenere importanti aiuti statali.
Previsioni Alitalia 2013
Con un futuro ancora da decifrare, Alitalia ha diramato le proprie previsioni sull’anno che verrà. A farle è stato l’amministratore delegato della compagnia, Andrea Ragnetti, che ha altresì parlato del nuovo partner strategico dell’azienda, deciso “a gennaio dagli azionisti” di Cai, alla scadenza della clausola di lock up, che consentirà di vendere le quote (congelate per un primo momento al fine di poter garantire continuità alla gestione societaria). Il futuro della società appare tuttavia sempre più incerto, e a gennaio potrebbero non esserci gradite novità.
Rendimento Btp a 10 anni sale al 4,48% a dicembre 2012
Si è svolta stamattina l’ultima asta dei Btp del 2012, dopo che ieri il Tesoro aveva piazzato Bot semestrali e Ctz biennali per complessivi 11,75 miliardi di euro. Oggi sono stati emessi titoli di stato a medio-lungo termine. Come accaduto ieri per i Bot semestrali, anche per i Btp a 5 e 10 anni c’è stato un lieve aumento dei tassi. L’emissione obbligazionaria odierna è avvenuta in un clima non particolarmente positivo sui mercati europei, a causa delle incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti.
Previsioni catastrofiche per il 2013 da Marketwatch.com
Ogni fine anno i guru dell’economia e della finanza mondiale provano a effettuare previsioni sull’andamento dei mercati finanziari per l’anno successivo. Tuttavia, il più delle volte, anche volti noti e particolarmente accreditati in ambienti finanziari sbagliano di grosso le loro proiezioni sul futuro. Qualche volta le previsioni vengono realmente centrate, ma ormai con un mondo imprevedibile come quello odierno sembra essere sempre più difficile fare anche una semplice proiezione a tre mesi. Una nuova “moda sta”, però, prendendo piede tra i guru: fare previsioni bizzarre e imprevedibili.