Esito positivo per l’emissione di CTZ e BTP€i

 Piazze Europee in territorio positivo; le buone notizie in questo Giovedì 26 Gennaio sono veramente molte e la risposta dei mercati conferma l’aria positiva dell’Eurozona. Tra le tante quella che da’ più speranza per l’Euro è sicuramente l’accordo quasi raggiunto tra i creditori privati e la Grecia per la restituzione dei debiti; si parla di un tasso inferiore al 4% sui nuovi Bond che sarebbe una vera svolta per il Paese ed un forte incentivo alla ripresa.

Parte dell’attenzione è invece riversa su Piazza Affari; la positività che deriva dalla forza del settore bancario viene alimentata dal buon esito delle aste di titoli di Stato e l’indice di riferimento a Milano supera il livello critico di resistenza a 16000 punti preparandosi ad un close settimanale sopra le aspettative. Il collocamento dei CTZ con scadenza 31 Gennaio 2014 è stato pari a 4.500 milioni di euro per una domanda di 7.710 milioni di euro.

Emissione CTZ e BTP€i

Liberalizzazioni taxi, aumenta il servizio taxi

La liberalizzazione del servizio taxi sta causando parecchi disagi per la categoria. Le auto bianche si sono date appuntamento per oggi al Circo Massimo di Roma, da dove partirà un lungo corteo verso Palazzo Chigi, dove si terrà un incontro tra il premier Mario Monti e le principali sigle di tassisti. Il servizio taxi è quello messo più sotto torchio dal governo Monti. La legge sulle liberalizzazioni andrà a toccare parecchi punti fondamentali dell’economia italiana, tutti, secondo il governo, atti a ridurre il peso economico delle famiglie italiane.

Rendimento bond greco a 1100%

 Segno dell’evidente sfiducia dei mercati finanziari internazionali, il rendimento del bond greco in scadenza il 20 marzo 2012 (codice GR0110021236a, per gli interessati all’investimento speculativo) è schizzato a quota 1.100 punti percentuali. Il debito in scadenza tra meno di due mesi, dal controvalore di 14,4 miliardi di euro, è pertanto pagato con un rendimento mostruoso, che apre interessantissimi scenari di guadagno sul breve termine per gli investitori più accaniti.

È d’altronde ben noto che la Grecia, senza un aiuto internazionale da parte dell’Unione Europea, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea, non riuscirà a rimborsare il suo bond, con l’impossibilità di onorare il debito anche parzialmente.

Andamento e dati Ferragamo nel 2011

 Ferragamo sta per annunciare i dati relativi al proprio fatturato del quarto trimestre del 2011 e dell’intero esercizio recentemente concluso. Secondo quanto affermato dagli analisti di Mediobanca Securities, tuttavia, sarebbe già possibile poter prevedere l’annuncio di un giro d’affari 2011 pari a 958,8 milioni di euro, con un boom del 22,7% del fatturato rispetto al 2010, e con uno sviluppo del giro d’affari che per il solo quarto trimestre 2011 ammonterebbe a 257,7 milioni di euro (+ 11% su base annua). 

Per quanto concerne invece i singoli canali, gli esperti di Mediobanca ricordano come nell’ultimo trimestre le vendite all’ingrosso siano cresciute di 15 punti percentuali, contro uno sviluppo di 10 punti percentuali per quelle retail.

La fiducia dei consumatori si mantiene stabile a gennaio

 Il 2012 è cominciato da appena un mese, eppure bisogna già testare quali sono i livelli raggiunti dalla fiducia dei consumatori, messi a dura prova dalle sfide dell’anno precedente: ci ha pensato, come di consueto, l’Istat, la quale monitora da tempo questo “sentimento” dei cittadini e in questo mese di gennaio che si appresta alla sua conclusione non vi sono state sostanziali modifiche rispetto alle ultime rilevazioni. Volendo essere ancora più precisi, c’è da precisare che il valore con cui viene quantificata questa fiducia è rimasto stabile a quota 91,6. C’è però da aggiungere che allo stesso tempo l’indice che misura la componente economica è ulteriormente peggiorato, passando da 77,1 a 75,3, segno che c’è ancora molta strada da percorrere in questo senso.

RIM sostituisce manager

 Research In Motion (RIM), la casa canadese produttrice dei noti smartphone Blackberry, ha dichiarato di aver ribaltato il proprio management, sostituendo alcune figure chiave (come i chief executive officer Jim Balsillie e Mike Lazaridis), che hanno guidato per lungo tempo la società, non affrontando nel modo atteso dagli azionisti l’agguerrita concorrenza della Apple.

Il nuovo amministratore delegato della compagnia sarà pertanto Thorsten Heins, già chief operating officer per gli ultimi quattro anni (prima ancora, top manager della Siemens), che sostituirà la coppia di chief executive officer con decorrenza immediata, come confermato da un comunicato stampa pubblicato dalla Research In Motion.

La Fed manterrà bassi gli interessi fino a tutto il 2014

 Una ripresa modesta e in fase di rallentamento: la Federal Reserve, l’istituto di credito centrale americano, è convinta che siano queste le due tendenze di base dell’economia statunitense, ma il sostegno da Washington non mancherà di certo e sono già in fase di studio delle proposte che vanno proprio in questa direzione. Anzitutto, rientra tra questi provvedimenti il mantenimento dei tassi di interesse a livelli molto bassi, addirittura inferiori a quanto era stato previsto nei mesi scorsi. Tale situazione, inoltre, dovrebbe durare piuttosto a lungo, almeno fino all’ultimo mese del 2014 (lo scorso mese di agosto, invece, si era parlato di una tempistica diversa, con il 2013 che avrebbe rappresentato la svolta in questo senso).

Crisi Europa è colpa dell’Italia?

 Secondo uno degli editorialisti di Bloomberg, Simon Johnson, la crisi europea non avrà una buona fine per i suoi protagonisti principali. In particolare, le criticità cui sta andando incontro l’Unione Europea sembrano divenire influenze dirette delle cattive performance dell’Italia e della Banca Centrale Europea, candidate ad essere le colpevoli di un “delitto” compiuto ai danni della stabilità dell’area euro.

Secondo quanto riporta Johnson in un suo recente approfondimento, sarebbero due le scuole di pensiero intorno alla crisi europea: la prima ritiene che l’Italia si salverà grazie all’intervento di Mario Monti. Il premier adotterà le misure necessarie per reintrodurre l’opportuna ondata di austerity, e convincerà la Germania a non domandare altri tagli di budget. Il supporto del governo, e l’influenza della BCE, permetteranno all’Italia e all’Europa di salvarsi.

World Economic Forum di Davos 2012 alla 42esima edizione

 Per l’evento sono attesi circa 40 capi di Stato e 18 banchieri centrali, oltre a 2.600 esponenti di spicco del mondo economico, politico, scientifico e sociale che per l’occasione si confronteranno sulle tematiche più importanti del momento. Definito come uno degli appuntamenti economici più importanti dell’anno, il World Economic Forum (WEF) che si tiene nella località svizzera di Davos é giunto quest´anno alla 42esima edizione. Fino a domenica i maggiori esponenti mondiali si incontreranno per discutere argomenti di ogni tipo e l’attenzione mediatica per l´evento è altissima.

Emissione BTP del 30 gennaio 2012

 Nuova emissione del Ministero dell’Economia e delle Finanze; per il 30 gennaio, con regolamento previsto al 1° di febbraio, il MEF ha disposto l’asta per due titoli del debito di cui pochi istanti fa’ ha pubblicato le caratteristiche.

Il primo dei due BTP ha decorrenza al 1° febbraio 2012 e scadenza al 1° maggio 2017. Il tasso di interesse lordo annuo è del 4.75% e la retribuzione delle cedole è leggermente particolare, come descritto nella nota; la prima cedola ha scadenza 1° maggio 2012 ed avrà un tasso dell’1.174451% lordo, mentre a seguire le cedole verranno pagate il 1° maggio ed il 1° novembre di ogni anno del prestito. L’ISIN del Buono del Tesoro Poliennale è da attribuire.

Mercati Europei negativi dopo asta Bund a 30 anni

 Dopo un’avvio positivo a Piazza Affari l’indice di riferimento delle blue-chips Italiane crolla sotto il peso delle vendite, immediatamente dopo l’uscita dei risultati dell’asta dei titoli del debito tedeschi. Mentre gli Italiani stanno ancora al 6.28% (quelli a 10 anni, ovviamente) i tedeschi scendono da 2.82% al 2.62% contribuendo ad aumentare lo spread per l’ennesimo ritocco al ribasso del rendimento del Bund.

In realtà si tratta del Bund a 30 anni e non a 10, ma il fatto che il rendimento di una scadenza così lontana sia sceso fa’ ipotizzare che succederà lo stesso anche per le scadenze intermedie che sono quelle che ci interessano. Tornando al 30 anni, l’asta si è conclusa con un collocamento di 2,458 miliardi di euro a fronte di una domanda di 5,05 miliardi. Viste le previsioni che davano un collocamento massimo di 3 miliardi si può dire che ancora una volta l’emissione è risultata positiva, anche se la discesa del rendimento non piace troppo agli investitori visto che ci troviamo a livelli troppo bassi e le divergenze con il resto dell’Europa aumentano esponenzialmente.

Trimestrale Apple da record

 È boom di ricavi e di utili per Apple, che ha chiuso il primo trimestre fiscale con un utile netto pari a 13,06 miliardi di dollari, contro ricavi per 46,33 miliardi di dollari. Due numeri che hanno convinto tutti i principali stakeholders, e che hanno sorpreso perfino le più rosee attese degli analisti, che hanno visto stracciate le proprie previsioni sul giro d’affari e sul livello di redditività degli investimenti compiuti nella società di Cupertino. 

Stando a quanto annunciato Apple in un proprio comunicato, nel primo trimestre dell’anno fiscale l’azienda avrebbe infatti venduto ben 15,43 milioni di iPad, con uno sviluppo del 111% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Straordinari anche i dati di vendita degli iPhone, con un ammontare in termini assoluti pari a oltre 37 milioni di unità (per la precisione, 37,04 milioni), e con uno sviluppo di 128 punti percentuali rispetto a quanto effettuato nel 2011.

Decreto Liberalizzazioni firmato da Napolitano

 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto Liberalizzazioni. La firma era attesa sul brevissimo termine, visto e considerato che il Capo dello Stato era al lavoro di ricognizione sul testo già durante la fase di bozza dello stesso testo. Un lavoro perfezionato e finalizzato al momento dell’arrivo del testo definitivo da parte della Ragioneria Generale dello Stato, che dà di fatto il via libera alla nuova fase dell’iter del provvedimento legislativo.

 Contemporaneamente alla firma del presidente della Repubblica, è stata portata alla luce una novità dell’ultima ora in merito ai pagamenti alle piccole e alle medie imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione: dei 5,7 miliardi di debiti dello Stato nei confronti delle attività produttive italiane, che lo stesso di prepara a rimborsare nel brevissimo periodo, un massimo pari a 2 miliardi di euro saranno pagati utilizzando titoli di Stato con scadenza sul breve e medio termine.

Si allontana l’ipotesi opa per Impregilo

 Impregilo rimane al centro delle cronache finanziarie per conoscere il destino a cui andrà incontro: le indiscrezioni di stampa di ieri mettevano chiaramente in luce tre opzioni da sfruttare per quel che riguarda il gruppo Salini. In pratica, le alternative possibili riguardano il blocco di tutte le operazioni straordinarie e della quota di capitale (attualmente al 15-20%), la presentazione in assemblea e la richiesta esplicita di rinnovare i vari organi societari che la compongono e addirittura non viene esclusa nemmeno l’offerta pubblica di acquisto (opa) di tipo volontario, anche se per il momento si è piuttosto lontani dal limite del 30%. I costruttori romani sono infatti i primi azionisti della spa lombarda e sono ben consapevoli che qualsiasi tipo di operazione finanziaria (acquisto di titoli azionari in primis) deve essere opportunamente comunicata.