Il sindacato con Alitalia si gioca buona parte della propria credibilità

 Che la situazione Alitalia sia difficile e preoccupante sotto tutti i punti di vista non è certo una novità, per molti motivi non ultimo di certo il ruolo del sindacato, che sta attraversando da tempo una profonda crisi di credibilità sia fra i propri iscritti e sia sopratutto nei confronti del paese e delle controparti goverantive. Ma è proprio sulla questione della nuova Alitalia che forse il sindacato si gioca forse una delle carte più importanti della sua centenaria storia e le discussioni di queste ore stanno li a dimostrare come la situazione sia ad altissima tensione. Cisl e Uil da una parte, disposte ad andare avanti con il negoziato. Le altre sette sigle del sindacalismo di Alitalia pronte a lasciare il tavolo se la Cai non apporterà drastiche modifiche alla proposta di nuovo contratto per i dipendenti della compagnia per la quale è stato dichiarato lo stato di insolvenza dal tribunale di Roma. Addirittura le cinque organizzazioni dei piloti e degli assistenti di volo di Alitalia hanno giudicato irriccevibile la proposta di un nuovo contratto avanzata dall’amministratore unico di Cai Rocco Sabelli durante il confronto in corso al ministero del lavoro.

Svolta nel Trattato di Non Proliferazione: gli USA concedono una deroga all’India per rifornirsi di energia nucleare

 Le decisioni dell’amministrazione Bush e gli interessi affaristici che hanno ribaltato un divieto internazionale che durava da trent’anni riguardo ai diritti dell’India di acquistare rifornimenti di energia nucleare verranno discussi al Congresso questa settimana. L’India ha infatti ottenuto il diritto di poter acquistare energia atomica dopo che un gruppo di 45 paesi fornitori di tecnologia nucleare ha concesso negli scorsi giorni una deroga per le vendite alla nazione asiatica al di fuori del Trattato di Non Proliferazione.

 Il Nuclear Suppliers Group ha dispensato tale permesso a seguito di un incontro durato più di quattro giorni e mesi di telefonate. Il governo Indiano e un numero di delegazioni hanno reso la questione possible, così come ha affermato il Segretario di Stato statunitense Condoleezza Rice durante un viaggio nell’Africa settentrionale. Il segretario ha parlato con gli ufficiali cinesi nel giorno dell’accordo, chiamando in causa anche alcuni interlocutori dell’Austria e Irlanda.

Dopo i timori sulla Spagna anche la Gran Bretagna potrebbe essere vicina alla recessione

 Sul fatto che la situazione economica e finanziaria a livello mondiale sia ancora molto difficile non esiste dubbio alcuno, mentre sono ancora molte le discussioni fra esperti ed economisti a proposito dei rischi di recessione o meno a livello globale. Negli Usa, dopo i dati sulla crescita del Pil dell’ultimo trimestre questo pericolo per ora sembrerebbe scongiurato anche se il numero di disoccuppati ad Agosto è salito al 6,1%. In Europa, invece, la situazione potrebbe essere anche più critica sopratutto se si considera il fatto che anche in Gran Bretagna i segnali di una possibile recessione stanno via via aumentando di pari passo con le difficoltà sempre più crescenti del suo primo ministro Gordon Brown. Solo qualche giorno fa il ministro delle finanze Alistair Darling aveva rilasciato dichiarazioni molte allarmate sullo stato dell’economia. Ora alcuni dati non fanno presagire nulla di buono. Primo fra tutte quello sulle vendite si auto, in Agosto si è raggiunto il livello più basso da quarant’anni. La mitica Aston Martin nel mese di Agosto ha venduto solo 19 auto in tutto il paese, registrando una caduta nelle vendite del 67%, ma cnhe Land Rover con un -57% e Jaguar con un -41% non possono certo sorridere. Poi c’è da registrare il crollo del mercato immobiliare. Il prezzo della case, infatti, secondo gli esperti è calato del 12,5%.

La nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac da nuova fiducia ai mercati. Ottima seduta in Asia, apertura a razzo in Europa

 Ieri il Tesoro americano ha deciso di nazionalizzare Fannie Mae e Freddie Mac per evitarne il fallimento e dare sostegno al mercato immobiliare, centro della attuale crisi.
Mentre si attende di vedere come reagiranno le borse europee e americane i primi effetti sui mercati sono già arrivati. L’indice MSCI Asia Pacific ex Japan è salito di oltre il 4%, il Nikkei ha messo a segno un + 3,8% ,forte rialzo per i titoli del settore finanziario tra cui spiccano Mizuho Financial Group e Macquarine. La seconda banca giapponese e la prima banca di affari australiana hanno messo a segno rialzi sopra al 10%. I futures per le borse europee fanno pensare a rialzi sopra al 3% in tutte le piazze finanziarie, in fase di apertura si mettono in evidenza i titoli delle banche, con rialzi compresi tra il 4 e il 6% con l’ S&P MIB che guadagna il 3,5%.