Le piazze europee sono in calo, non si lasciano impressionare dal balzo in avanti Nikkei, al massimo di due settimane, e dall’andamento positivo delle altre borse asiatiche. In positivo invece l’indice che raggruppa i titoli delle case automobilistiche, trascinato dalle buone prestazioni dell’italiana FIAT e della tedesca RHEINMETALL. E’ incerto l’andamento del greggio che, dopo aver agevolato la spinta delle borse asiatiche con il calo dei prezzi, torna nuovamente a salire. Il contratto sul Nymex a ottobre guadagna 87 centesimi a 115,46 dollari al barile, mentre l’analoga scadenza sul Brent sale di 88 centesimi a 114,80 dollari al barile.
Wall Street: chiusura in parità, dominano petrolio e mercato immobiliare
Seduta contrastata a Wall Street: dopo un’apertura negativa i più importanti indici hanno oscillato intorno al livello di parità lungo tutta la seduta. Segno positivo per l’indice Dow Jones, che guadagna lo 0,23%, segno negativo invece per il Nasdaq, arretrato dello 0,18%. Giornata positiva in particolare per i titoli del settore energetico che hanno risentito positivamente dell’andamento del prezzo del petrolio. Se infatti ad inizio giornata il petrolio era in discesa a 113 dollari al barile a causa dei brutti dati riguardanti le prospettive dell’economia europea, poco prima della chiusura delle contrattazioni il greggio si è portato a quota 117 dollari al barile segnando un rialzo del 2%. A spingere al rialzo il prezzo del petrolio è stata la possibilità che si verifichi negli Stati Uniti un nuovo picco negativo dell’offerta in seguito all’arrivo nel Golfo del Messico di un nuovo e disastroso uragano (nel Golfo del Messico si trova la maggior parte delle raffinerie e dei pozzi petroliferi americani).
Federal Reserve: ancora inflazione, disoccupazione e lenta crescita
Il portavoce della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha affermato che l’inflazione dovrebbe attenuarsi molto tardi quest’anno e lo stesso avverrà nel 2009, mettendo in rilievo
Nasce la nuova Alitalia, si chiamerà Compagnia Aerea Italiana: Colaninno nominato presidente
Sta cominciando a prendere forma la nuova Alitalia: la società che sta per nascere è stata costituita col nome di Compagnia Aerea Italiana e avrà
Scetticismo intorno ai target Fiat per il 2009 e il titolo soffre in Borsa
Il titolo Fiat continua ad essere colpito dalle vendite sui mercati finanziari, avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 10 Euro. Il titolo, infatti, è da tempo
Scende Eni in borsa a causa del petrolio debole. Progetti per una centrale in Congo
Nuova seduta al ribasso per Eni, il titolo perde l’1,34% e si porta ai minimi degli ultimi mesi. Dai massimi di maggio le quotazioni sono
Le montagne russe di SEAT PAGINE GIALLE: +3,6%
Il miglior titolo del 25-agosto-2008 di tutta Piazza Affari è Seat Pagine Gialle con un guadagno in chiusura del 3,6% si porta a 0,1075 euro.
Cresce molto lentamente l’economia di Taiwan: ne risentono le imprese di telefonia, elettronica e abbigliamento
L’economia di Taiwan è cresciuta a ritmi molto bassi in più di un anno, dato che il potere di spesa dei consumatori si è “raffreddato”
Luglio positivo per le vendite al dettaglio britanniche: i consumatori preferiscono i prodotti scontati ai grandi magazzini
Le vendite al dettaglio del Regno Unito sono inaspettatamente cresciute a luglio, dato che i consumatori stanno sempre più evitando i grandi magazzini in favore
Contro il caro-libri arriva il libro digitale e fai-da-te
A settembre riapriranno le scuole e per molte famiglie italiane è scattata la corsa agli acquisti dei libri di testo, spesso con spese molto elevate.
Negativa Piazza Affari. Tutti in rosso i principali titoli, positivo Parmalat
Avvio di seduta negativo per Piazza Affari, in scia con le altre borse europee in seguito alla chiusura negativa di Wall Street e delle borse
I cda della settimana: Alitalia, Autogrill, Olidata, Enia ed altri
Occhio ai CDA della settimana, dove alcuni di questi porteranno delle evidenti oscillazioni del proprio valore in borsa permettendo ai piccoli e medi investitori di rendere possibili dei buoni guadagni in poco tempo. In evidenza i titoli tecnologici e a seguire quelli immobiliari in vista di nuove acquisizioni e vendite di quote.
Nel CDA dell’Alitalia si decideranno l’entrata dei nuovi soci, inparticolare si discuterà :
– l’elenco dei soci italiani di Alitalia
– il ruolo di Air One e le scelte di Carlo Toto
– le nuove norme governative sull’amministrazione straordinaria.
– il cda della compagnia sulla semestrale
Anche l’export giapponese comincia a mostrare i primi segnali di cedimento
Per la prima volta in tre anni, il commercio con l’estero è in contrazione. Il Sol Levante non sfugge alla debolezza della congiuntura internazionale comincia a mostrare i primi segnali di cedimneto proprio in uno dei suoi punti di forza: l’export. Anche se gli esperti ritengono che una boccata d’ossigeno possa venire dalla recente diminuzione del prezzo del greggio. Ma per il Giappone la strada della ripresa è ancora ripida. L’indice Msci del Sol levante nell’ultimo mese (fino al 22 agosto e calcolato in euro) ha perso il 2%.
Sullo scenario macroeconomico del Paese si stanno addensando nubi sempre più fosche. Secondo gli ultimi dati forniti dal governo il Pil nel trimestre chiuso a giugno è cresciuto del 2,4%, contro il +3,2% segnato nei tre mesi precedenti. Colpa delle esportazioni che, per la prima volta in tre anni sono scese. Ma colpa anche della crescita del prezzo di cibo e petrolio che stanno spremendo al limite la capacità di spesa delle famiglie giapponesi. Il momento difficile si sta facendo sentire anche sulle aziende che fino ad ora avevano dimostrato di saper resistere. La Toyota, ad esempio, ha avuto il peggior risultato trimestrale degli ultimi cinque anni, mentre la Japan Airlines, per far fronte ai costi sempre crescenti ha annunciato che abbasserà gli stipendi dei dipendenti. Il comparto immobiliare, intanto, continua ad essere in crisi.
Temasek raddoppia gli utili nonostante la crisi dei mercati. Preoccupa il rischio stagflazione
Temasek, il fondo sovrano controllato dal governo di Singapore, ha raddoppiato i profitti nonostante la crisi dei mutui. L’anno fiscale conclusosi a marzo ha infatti