BORSE EUROPA: Indici in netto calo, in controtendenza Fiat e RHEINMETALL

 Le piazze europee sono in calo, non si lasciano impressionare dal balzo in avanti Nikkei, al massimo di due settimane, e dall’andamento positivo delle altre borse asiatiche. In positivo invece l’indice che raggruppa i titoli delle case automobilistiche, trascinato dalle buone prestazioni dell’italiana FIAT e della tedesca RHEINMETALL. E’ incerto l’andamento del greggio che, dopo aver agevolato la spinta delle borse asiatiche con il calo dei prezzi, torna nuovamente a salire. Il contratto sul Nymex a ottobre guadagna 87 centesimi a 115,46 dollari al barile, mentre l’analoga scadenza sul Brent sale di 88 centesimi a 114,80 dollari al barile.

Wall Street: chiusura in parità, dominano petrolio e mercato immobiliare

 Seduta contrastata a Wall Street: dopo un’apertura negativa i più importanti indici hanno oscillato intorno al livello di parità lungo tutta la seduta. Segno positivo per l’indice Dow Jones, che guadagna lo 0,23%, segno negativo invece per il Nasdaq, arretrato dello 0,18%. Giornata positiva in particolare per i titoli del settore energetico che hanno risentito positivamente dell’andamento del prezzo del petrolio. Se infatti ad inizio giornata il petrolio era in discesa a 113 dollari al barile a causa dei brutti dati riguardanti le prospettive dell’economia europea, poco prima della chiusura delle contrattazioni il greggio si è portato a quota 117 dollari al barile segnando un rialzo del 2%. A spingere al rialzo il prezzo del petrolio è stata la possibilità che si verifichi negli Stati Uniti un nuovo picco negativo dell’offerta in seguito all’arrivo nel Golfo del Messico di un nuovo e disastroso uragano (nel Golfo del Messico si trova la maggior parte delle raffinerie e dei pozzi petroliferi americani).

I cda della settimana: Alitalia, Autogrill, Olidata, Enia ed altri

 Occhio ai CDA della settimana, dove alcuni di questi porteranno delle evidenti oscillazioni del proprio valore in borsa permettendo ai piccoli e medi investitori di rendere possibili dei buoni guadagni in poco tempo. In evidenza i titoli tecnologici e a seguire quelli immobiliari in vista di nuove acquisizioni e vendite di quote.

Nel CDA dell’Alitalia si decideranno l’entrata dei nuovi soci, inparticolare si discuterà :

– l’elenco dei soci italiani di Alitalia

– il ruolo di Air One e le scelte di Carlo Toto

– le nuove norme governative sull’amministrazione straordinaria.

– il cda della compagnia sulla semestrale

Anche l’export giapponese comincia a mostrare i primi segnali di cedimento

 Per la prima volta in tre anni, il commercio con l’estero è in contrazione. Il Sol Levante non sfugge alla debolezza della congiuntura internazionale comincia a mostrare i primi segnali di cedimneto proprio in uno dei suoi punti di forza: l’export. Anche se gli esperti ritengono che una boccata d’ossigeno possa venire dalla recente diminuzione del prezzo del greggio. Ma per il Giappone la strada della ripresa è ancora ripida. L’indice Msci del Sol levante nell’ultimo mese (fino al 22 agosto e calcolato in euro) ha perso il 2%.

Sullo scenario macroeconomico del Paese si stanno addensando nubi sempre più fosche. Secondo gli ultimi dati forniti dal governo il Pil nel trimestre chiuso a giugno è cresciuto del 2,4%, contro il +3,2% segnato nei tre mesi precedenti. Colpa delle esportazioni che, per la prima volta in tre anni sono scese. Ma colpa anche della crescita del prezzo di cibo e petrolio che stanno spremendo al limite la capacità di spesa delle famiglie giapponesi. Il momento difficile si sta facendo sentire anche sulle aziende che fino ad ora avevano dimostrato di saper resistere. La Toyota, ad esempio, ha avuto il peggior risultato trimestrale degli ultimi cinque anni, mentre la Japan Airlines, per far fronte ai costi sempre crescenti ha annunciato che abbasserà gli stipendi dei dipendenti. Il comparto immobiliare, intanto, continua ad essere in crisi.