L’inflazione è da costi e non da domanda?

La politica monetaria restrittiva consiste in un rialzo del costo del denaro e si attua per contrastare l’inflazione: fenomeno che si verifica quando ci si trova di fronte ad un aumento dei prezzi. Si aumentano i tassi di interesse affinchè si “domandi” meno denaro, ci sia meno moneta in circolazione e i prezzi diminuiscano. Tuttavia l’aumento del costo del denaro da parte della Bce ha avuto opinioni discordanti. Taluni analisti hanno concordato con questa decisione, altri l’hanno giudicata inopportuna, perché a detta di costoro, l’inflazione attuale è da costi: energetici, delle materie prime e agricole (e non inflazione da domanda).

Il 10 luglio scade il termine per la presentazione del modello 770/2008 Semplificato

Giovedì 10 luglio è il giorno ultimo utile alla presentazione del modello 770/2008 Semplificato. Il decreto legge 97/2008 ha, infatti, prorogato al 10 luglio la scadenza, fissata al 31 maggio scorso, per l’invio all’Agenzia delle Entrate del modello 770/2008 Semplificato che riguarda la dichiarazione dei sostituti d’imposta.

Devono presentare il modello tutti coloro che nel 2007 hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte o contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS, all’INPDAP, all’IPOST e premi assicurativi dovuti all’INAIL. Tra questi soggetti rientrano anche le società di capitali, i Trust, le Amministrazioni dello Stato, i condomini e gli enti pubblici non commerciali.

Piano casa: il governo rilancia l’edilizia popolare

È quasi pronto il progetto del governo per rilanciare l’edilizia popolare.

Se ci saranno fasce deboli della popolazione che devono essere aiutate, il governo lo farà. Il premier Silvio Berlusconi annuncia che il piano casa del governo per rilanciare l’edilizia popolare sarà definito entro l’estate.

Il piano? Centomila alloggi da assegnare alle famiglie in difficoltà. Il decreto legge che fissa i criteri-guida è pronto al 90 per cento, mancano soltanto piccoli dettagli, ed entro l’estate potrà essere varato. Gli appartamenti saranno affittati alle fasce più deboli della popolazione ad un canone compreso tra i 250 ed i 350 euro, a seconda della metratura che varierà da 40 a 60 metri quadrati. I primi a poter usufruire dell’offerta saranno i nuclei familiari a basso reddito, le giovani coppie, gli anziani, gli studenti e le famiglie straniere in regola con lavoro e permessi di soggiorno. Il decreto che fissa le linee principali dell’operazione prevede inoltre la costituzione di particolari fondi immobiliari che saranno legati in un sistema integrato fra pubblico e privato, agevolazioni (anche amministrative) in favore di cooperative edilizie ad hoc.