Il rischio contagio sconvolge i mercati in Europa, le banche centrali e i governi devono fare fronte comune e intervenire.

 Quello che sta succedendo questa mattina sui principali listini del vecchio continente, è metaforicamente parlando, come uno di quegli attacchi decisivi durante una lunga guerra, in cui uno dei due contendenti, in questo causa la paura o il panic selling, utilizzando un gergo borsistico, si prepara a sferrare forse uno dei più decisi attacchi contro l’avversario, in questo caso rappresentati dalla stabilità e dalla fiducia nei mercati, ormai scesa a livelli vicinissimo allo zero. Ecco perchè occorre, a questo punto, una pronta ed immediata controffensiva da parte delle istituzione finanziarie Europee, sulla scorta di quello che il piano di Paulson, sebbene con all’interno molte contaddizioni ed aspetti negativi, sembra essere per gli Sati Uniti.

La trasformazione di Goldman Sachs e Morgan Stanley da avvio ad una settimana divisa tra crisi finanziaria e dati macro

 La settimana appena conclusa è stata dominata dalle vicende del settore finanziario: prima la paura scatenata da Lehman ed AIG, poi l’annuncio del piano Paulson che ha permesso ai mercati di recuperare quanto perso nei giorni precedenti. Effetti positivi ampliati però anche dal divieto di vendita allo scoperto su più di 700 società quotate a New York e Londra. Vediamo adesso quali sono i temi che guideranno i mercati da oggi, mercati che in pochi si aspettano impostati ad un deciso rialzo. E’ una notizia di questa notte l’accordo tra FED, Goldman Sachs e Morgan Stanley per la trasformazione delle due banche d’affari in holding di banche in grado quindi da una parte di comprare partecipazioni in banche retail e dall’altra di avere accesso ai prestiti della Federal Reserve. Questa mossa garantirà alle due società un migliore accesso alle fonti di liquidità, ma segna la fine del modello di banca d’affari pura e semplice, troppo esposta ai costi di finanziamento. Goldman Sachs cercherà di aumentare la prorpia base di depositi sia tramite acquisizioni che per via organica, dando vita a GS Bank USA, in cui farà confluire asset per 150 miliardi di dollari. Morgan Stanley, sempre più vicina a Wachovia, si è limitata a dichiarare che grazie a questa trasformazione ci sarà più flessibilità e stabilità. Dal settore bancario USA sono attese novità in merito anche a Washington Mutual in quanto è possibile che un compratore si faccia avanti già entro questa settimana.

La exit strategy di trichet spaventa le borse mondiali

 Il fatto che le Borse abbiano improvvisamente virato in peggio dopo la conferenza stampa del presidente della Bce Jean Claude Trichet ha fatto molto riflettere economisti ed esperti sul perchè di quello che poi si è rivelato un vero e proprio crollo, considerando che i tassi, come previsto, sono rimasti fermi al 4,25%, che lo stesso presidente della Bce non abbia, come fatto in precendenza, minacciato altri prossime misure di stretta monetaria e senza che abbia aggiunto nessuna notizia negativa che già i mercati non sapessero. Qualcuno ha provato a dare la colpa del nuovo pesante tonfo delle Borse alle parole sui rischi inflazionistici, ma di questo già si era argomentato in abbondanza. Insomma nulla che potesse spiegare apparentemente un simile crollo.

Sale il dollaro per effetto dei dati macroeconomici, a Piazza Affari corrono Luxottica e Autogrill

 Venerdì il dollaro ha messo a segno il maggiore rialzo degli ultimi otto anni nei confronti dell’Euro portandosi a ridosso della quota 1,50 dollari per euro. Era da febbraio che non si registravano tali valori e adesso alcuni analisti iniziano a parlare di fine del trend negativo per il dollaro nei confronti delle altre valute in quanto vedono un deciso mutamento dei fondamentali.

A spingere il biglietto verde hanno contribuito la discesa del petrolio e le dichiarazioni intorno alla crescita economica dell’area euro di Jean-Claude Trichet (nella foto), presidente della Banca Centrale Europea.

L’inflazione è da costi e non da domanda?

La politica monetaria restrittiva consiste in un rialzo del costo del denaro e si attua per contrastare l’inflazione: fenomeno che si verifica quando ci si trova di fronte ad un aumento dei prezzi. Si aumentano i tassi di interesse affinchè si “domandi” meno denaro, ci sia meno moneta in circolazione e i prezzi diminuiscano. Tuttavia l’aumento del costo del denaro da parte della Bce ha avuto opinioni discordanti. Taluni analisti hanno concordato con questa decisione, altri l’hanno giudicata inopportuna, perché a detta di costoro, l’inflazione attuale è da costi: energetici, delle materie prime e agricole (e non inflazione da domanda).