Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat, ha effettuato una breve visita al Salone del Libro di Torino. Una comparsa breve, ma non certo priva di interventi interessanti: il manager ha infatto colto l’occasione per parlare delle cause legali che vedono l’azienda al centro di una serie di dispute contro le parti sindacali e, in particolar modo, contro la Fiom.
“Non possiamo avere 61 cause aperte con i sindacati, cause che un po’ danno ragione a noi, un po’ agli altri” – ha affermato Marchionne – “Ciò crea fortissime incertezze. Si rigira la pizza, ma questo non è un Paese civile industrializzato. Non si può gestire un’azienda con 61 querele, uscite a raffica. Gli investimenti che stiamo facendo adesso andranno avanti per moltissimi anni. Abbiamo bisogno di certezze. Questo livello di incertezze non aiuta”.