Analisi Tecnica: panoramica delle commodities più importanti

 Una panoramica delle Commodities mostra una situazione controversa: per quanto riguarda il seguitissimo Gold, vediamo che c’è stato un primo attacco alla trend-line che tiene il rialzo iniziato ad Ottobre 2008, con conseguente recupero immediato da parte dei prezzi. Attualmente, il trend rimane invariato, ma una nuova discesa con violazione del minimo posto a 883 sul future invertirà le tendenze di medio periodo consentendo un atterraggio in area 770 punti.
Scambi sostenuti, ma in leggerissimo calo sul Crude Oil che rompe il livello chiave posto a 47 dollari. Se lo stesso reggerà alle pressioni dovute alle prime prese di profitto, il target price è ora 70 euro per iniziare.

Affondano gli indici e gli investitori puntano sui “classici”

 Nuovo affondo per gli indici mondiali: il rosso prevale su tutte le Piazze, con il Dow Jones Industrial Average che torna a puntare verso nuovi minimi, in un ribasso intraday fortemente direzionale e privo di rimbalzi.
Ma osservando da lontano, gli indici europei mantengono, nonostante la performance negativa, un quadro di breve periodo incoraggiante: l’S&P-Mib rintraccia dalla chiusura di ieri sopra la resistenza, ma non arriva a testare il supporto a 17950, importantissimo per le prossime sedute.

L’Eurostoxx in un’ora perde 100 punti scatenando le vendite fino al test della media mobile a 200 periodi sul grafico orario, che sembra aver attutito la caduta, anche se il vero supporto è posto a 2200 punti.
Tuttavia, la volatilità attuale unita ai veloci cambi di fronte, non fanno altro che far scappare gli investitori verso mercati ritenuti “storicamente” più sicuri (sempre che si possa parlare di sicurezza, nel mondo degli investimenti): oro ed immobili tornano a far parlare di sè, e viste le reazioni sui relativi mercati sembra proprio che i flussi monetari dei piccoli investitori si siano spostati gia in buona parte sui “preziosi” e sul “mattone”.

Vola l’euro sul dollaro e si apprezzano anche yen ed oro

 Vola la moneta unica contro il dollaro, che quota vicino ad 1,33, ben sopra la resistenza posta a 1,30. Secondo gli analisti tecnici siamo vicinissimi ormai ad un livello tale per cui un suo eventuale superamento potrebbe portare la moneta unica ad apprezzarsi  fino a 1,4. Mentre anche lo yen è in modesto rialzo oggi sulla piazza asiatica – ma solo contro dollaro – dopo che non tutte le borse della regione sono salite sulla scia di Wall Street, smorzando la propensione al rischio degli investitori e inducendoli a tornare alla relativa sicurezza delle valute a basso rendimento.

Il mercato sarà guidato principalmente dall’aggiustamento di posizioni tipico di fine anno

commenta Yousuke Hosokawa, senior manager della tesoreria di Chuo Mitsui Trust and Banking.

Yen ai massimi da cinque settimane mentre il prezzo del greggio continua la sua discesa

 Lo yen continua a rappresentare lo specchio fedele dell’andamento dei mercati finanziari, e sulla nuova debolezza delle Borse raggiunge la sua quotazione massima da cinque settimane contro il dollaro. A spingere sulla moneta giapponese ci sono anche le decisione prese dal board straordinario della Banca del Giappone tenuto oggi. La Boj ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento allo 0,30% e di adottare invece misure che facilitino l’accesso al credito da parte delle imprese giapponesi, in vista della fine dell’anno fiscale a marzo. Inoltre la banca centrale ha detto che presterà fondi al tasso di riferimento overnight nelle nuove operazioni e che offrirà fondi fino a 3 mesi fino alla fine di aprile. Queste notizia hanno perciò contribuito a dare slancio alla moneta nipponica. Lo yen infatti quota contro la divisa americana intorno a 93,12. Ma la moneta giapponese si rafforza anche contro euro la cui quotazione ha toccato i 118,500, vicino ai massimi dell’ultimo mese. L‘euro però in attesa del prevedibile taglio dei tassi di Giovedi da parte della Bce continua nel suo recupero sia nei confronti della sterlina, sia contro il dollaro che quota 1,2650.

Analisi Tecnica: riepilogo situazione grafica delle commodities

 Non tutti i mercati reagiscono in modo simile davanti alla crisi che stiamo passando: le commodities in particolare si comportano in modi diversi, e creano figure grafiche differenti con target più o meno distanti.

Soybean: (analisi riferita al future trattato al CBoT) L’olio di semi di soia (1° immagine) sta formando un triangolo sul grafico daily: siamo in prossimità del vertice, il che aumenta le probabilità di assistere ad una presa di direzione chiara nei prossimi giorni. Avendo più volte “attaccato” il livello a 964,01 senza violarlo viene da ipotizzare una ripresa del trend ribassista per questa commodity, con target 877 prima e 800 poi. Nell’ipotesi di inversione di tendenza, il target rialzista si colloca a 1090,6.

Commodities: target e livelli delle più trattate

 Sembra ormai esplosa la bolla delle Commodities: in soli 4 mesi alcune hanno addirittura dimezzato il loro prezzo sul mercato (è il caso del rame e del petrolio che rispettivamente hanno subito ribassi del 50% e 53%). Graficamente, non si può ancora affermare che abbiamo toccato il fondo: mancano all’appello target ribassisti che non sono ancora stati smentiti (nonostante la ripresa parziale di alcuni livelli) in nessun modo. Per cui attualmente si mantengono le posizioni short riducendo gli stop loss e ponendo particolare attenzione alle singole giornate di contrattazione.
Precedentemente abbiamo proposto diverse analisi su alcune commodities interessanti, vediamo ora come si è evoluta la situazione dopo qualche tempo:

Euro ai minimi dal 2006 il dollaro si rafforza su tutte le altre valute in un’altra giornata difficilissma per le Borse

 Brusca discesa dell’euro che in pochi minuti si porta a quota 1,255 contro dollaro, sui nuovi minimi degli ultimi due anni e fa impressione la discesa della moneta unica contro lo yen, di oltre il 10%. E’ la prima volta dall’ottobre 2006 che l‘euro scende sotto quota 1,26. Intanto, continua lentamente ad attenuarsi la situazione sul mercato dell’interbancario. Per la prima volta da una settimana le banche hanno depositato presso la Bce una cifra inferiore ai 200 miliardi di euro. Oggi il tasso Euribor a 3 mesi scende per l’undicesima seduta consecutiva al 4,918% dal 4,921% di ieri. Per tornare al mercato valutario gli investitori oggi stanno puntando decisamente sul biglietto verde, la valuta più liquida del mondo, poichè, con la prospettiva di una recessione globale, tendono a ridurre qualsiasi posizione a rischio e a reimpatriare i fondi. Il dollaro rispetto contro il basket con le sei principali valute è salito al massimo di due anni a 86,284. Anche lo yen continua a salire contro dollaro ed euro.