Fallite trattative tra BSkyB e Tiscali

 In una nuvola di fumo le trattavive tra BSkyB e Tiscali per la cessione di alcune attività nel Regno Unito. Venerdì il titolo Tiscali era stato sospeso dalle negoziazioni per la seduta After Hours in attesa di comunicato da Borsa Italiana. Nella giornata odierna le contrattazioni dovrebbero riprendere regolarmente. Ecco quanto si legge in una nota del gruppo:

A seguito del protrarsi delle negoziazioni con BSkyB per la cessione delle attività inglesi del Gruppo Tiscali e del mancato raggiungimento di un accordo, a causa del deterioramento del contesto di mercato in cui opera anche il potenziale acquirente, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della sostanziale impossibilità a procedere nelle suddette trattative.

Asta per Tiscali? Tra le probabili offerte Carphone e Sky

Partenza in pole per Tiscali a Piazza Affari: già alle 9.30 il titolo aveva guadagnato il 7% a 2,25 euro. A spingere il titolo indiscrezioni rivelate dal Sole 24 Ore e da Milano Finanza secondo cui sarebbe imminente un’offerta da parte del gruppo del magnate Murdoch, insieme a Fastweb e Morgan Stanley.

Sky infatti sarebbe interessata alle attività inglesi e a quelle italiane del gruppo sardo ad un prezzo tra i 3 e i 3,3 euro. Ma quella del magnate dei media non dovrebbe essere l’unica offerta: in corsa ci sarebbe anche Carphone Warehouse, l’azienda inglese della telefonia.

Da Carphone sono arrivate però delle parole che somigliano ad una smentita: sarebbero interessati infatti alle attività britanniche di Tiscali come ad un asset ma non starebbero pensando ad una vera e propria offerta.

Tiscali: aumento di capitale ma il titolo crolla

Dopo l’ok della Consob, il Cda di Tiscali ha definitivamente annunciato la ricapitalizzazione. La notizia avrebbe dovuto incoraggiare il mercato ma ha avuto l’effetto contrario ed il titolo è sceso al minimo storico (1,601).
L’aumento di capitale prevede l’emissione di 150 mila azioni al prezzo di un euro l’una.La proposta è di avere 6 nuove azioni ordinarie ogni 17 possedute per un valore totale di 150 milio di euro. La ricapitalizzazione avrà effetto da lunedi 14 gennaio e ci sarà tempo fino al 25 gennaio.

A chi interessa il WiMax

Entro fine gennaio le compagnie interessate dovranno proporre la prima offerta nella gara per l’assegnazione delle frequenze. Certo non c’è lo stesso entusiasmo che qualche anno fa ci fu per l’assegnazione delle licenze UMTS. Il WiMax è un sistema di trasmissione a banda larga senza fili, definito da molti “la nuova frontiera di internet”, purtroppo non riesce ad esprimersi a causa della mancanza di terminali ed applicazioni in mobilità con dei costi contenuti, per riuscire in questo progetto servirebbero frequenze di “2,5 gigahertz” che al momento non sono state rese disponibili.