Sofferenze bancarie salgono a 104 mld

 Tempi non propriamente rosei per le banche italiane: nello scorso mese di dicembre le sofferenze lorde del sistema bancario italiano hanno toccato quota 104,35 miliardi, lo sottolinea il rapporto mensile dell’Abi. Rapportate agli impieghi le sofferenze sono pari al 5,26% contro il 5,18% del mese di novembre. Se invece ci riferiamo alle sofferenze nette, sono aumentate a 56,99 miliardi, pari al 2,94% degli impieghi. L’aumento delle sofferenze lorde e nette é stato toccato anche da alcune operazioni realizzate da gruppi bancari negli assetti societari. Le sofferenze una situazione in cui la banca esprime formale richiesta di restituzione entro i tempi di legge di tutti i crediti che la banca ha concesso al cliente. Dicesi sofferenza bancaria una situazione in cui la banca esprime formale richiesta di restituzione entro i tempi di legge di tutti i crediti concessi alla propria clientela.

In Sicilia rivolta degli autotrasportatori contro il caro gasolio

 Alla stessa stregua di quanto avvenuto in Nigeria, sembra che altri gruppi si stiano organizzando per esprimere il proprio dissenso rispetto al caro carburanti. Da quando il 1° gennaio 2012 il Presidente Goodluck ha annunciato l’eliminazione delle sovvenzioni per il carburante (con conseguente aumento del prezzo della benzina) le proteste in varie città non si sono fatte attendere: a Lagos, Abuja, Port Harcourt, ma anche in luoghi più anonimi, tra cui Abeokuta, Benin City. Dopo queste proteste il governo ha ha preso provvedimenti, ha ridotto i prezzi e ha sottolineato che continuerà verso la completa liberalizzazione del settore petrolifero. Date le difficoltà subite dai nigeriani, come sottolineato dal presidente, il governo ha approvato la riduzione del 30 per cento del prezzo della benzina.

Debito sovrano Italia declassato a fine gennaio da Fitch

 Tempi difficili per il nostro Paese: nonostante la recente manovra finanziaria messa in atto dal governo Monti allo scopo di risanare anch ele casse dello Stato, é probabile che il debito sovrano dell’Italia sia declassato entro la fine di gennaio dall’agenzia di rating Fitch. Ricordiamo che solo pochi giorni fa un declassamento si era avuto anche da parte di un’altra agenzia di rating: Standard and Poor’s. L’Italia è in rating watch negativo, ha precisato Alessandro Settepani, Head of Business and relationship management of Fitch Ratings Italia, sottolineando che il downgrade potrebbe essere di uno o due notch. Il rating Fitch sul debito sovrano dell’Italia è attualmente A+ e quindi potrebbe passare in classe A, ad ‘A-‘.

Sciopero benzinai della durata di 7 giorni

 Si alza il coro di protesta dei benzinai: Figisc e Anisa Confcommercio hanno proclamato uno sciopero nazionale su tutta la rete stradale ed autostradale di 7 giorni.  L‘astensione sarà totale e le modalità e le date precise saranno decise dalle due Federazioni, secondo le quali la scelta di intervenire sull’esclusiva di fornitura nella rete carburanti non sortirà effetti sui prezzi, ma più che altro finirà per espellere i gestori dalla rete alla scadenza dei loro contratti. Inoltre, sempre secondo quanto affermato dalle Federazioni, la norma che autorizza gli impianti a funzionare 24 ore su 24 solo nella modalita’ self service senza piu’ la presenza dell’operatore é un altro balzello che peserà sulla categoria.

Inflazione in aumento ma cala il debito pubblico

 Aumenta l’inflazione in Italia, secondo quanto riportato dal supplemento al Bollettino statistico dedicato alla Finanza pubblica di Bankitalia: il livello dei prezzi é in aumento e potrebbe ancora subire un incremento in vista della manovra finanziaria Monti, la quale prevede la possibilità di un aumento dell’IVA al 23% durante la seconda metà di quest’anno. Anche l’ISTAT ha precisato che sull’aumento dell’inflazione hanno influito i provvedimenti previsti dalla manovra fiscale di settembre, soprattutto il passaggio dell’Iva ordinaria dal 20% al 21%. Federconsumatori e Adusbef si mostrano preoccupati per l’aumento dei prezzi dei prodotti di largo consumo, quelli appartenenti al cosiddetto “carrello della spesa”, i costi per le famiglie italiane sono aumentati del 3,5%.

Riserve valutarie straniere della Cina in calo

 Le riserve di valuta straniera in Cina, che come molti sapranno sono le più ingenti al mondo, sono in diminuzione, nello specifico si sono ridotte nel quarto trimestre del 2011, secondo quanto dichiarato dalla Banca centrale del Paese. Una diminuzione non si aveva dalla crisi finanziaria asiatica del 1998. La Banca centrale cinese accumula tali riserve perché la maggior parte degli esportatori devono depositare i loro ricavi in valuta presso l’istituto che in cambio, fornisce liquidità in yuan all’economia, oltre a comprare titoli di Stato degli Stati Uniti o di altri Paesi.

Sospensione trattative debito tra Grecia e IIF

 Non é un periodo roseo per la situazione economico finanziaria greca: l’Institute of international finance (Iif), rappresentante dei creditori privati della Grecia,  ha annunciato in una nota la sospensione delle trattative sulle modalità di ristrutturazione del debito pubblico del paese greco. La nota sottolinea che, nonostante gli sforzi della leadership greca, la riduzione nominale del 50% dei bond sovrani greci non ha prodotto una risposta costruttiva coerente da entrambe le parti, per cui le trattative subiranno una pausa. L’istituto tuttavia, ci tiene a sottolineare la speranza che la Grecia, con il supporto della zona euro, possa in futuro reimpegnarsi costruttivamente con il settore privato.

Per MPS niente aumento di capitale e Tremonti Bond

 Prima di affrontare il nocciolo della questione dobbiamo ripercorrere le vicissitudini della banca: durante l’anno appena trascorso l’Autorità bancaria europea (Eba), l’autorità che vigila sul sistema creditizio europeo, ha imposto delle regole per i bilanci delle banche. Occorre che gli intermediari finanziari raggiungano un coefficiente di solidità patrimoniale (core tier 1) del 9%, per evitare ripercussioni negative a causa della crisi ed evitare un nuovo crack delle piazze finanziarie. Chi non raggiunge questo coefficiente patrimoniale entro il giugno del 2012, dovrà rivolgersi al mercato e quindi rafforzare il proprio patrimonio attraverso un aumento di capitale.

Disoccupazione USA aumenta più del previsto

 Negli Stati Uniti si continua a perdere il lavoro: aumentano le domande di disoccupazione e questi aumenti superano le previsioni. Il mercato del lavoro sta subendo uno scossone e sebbene negli ultimi mesi abbia mostrato segni di lenta ma stabile ripresa, la situazione sembra sconvolgersi nuovamente. Una nota del Dipartimento del Lavoro USA sottolinea che le richieste sono aumentate di 24 mila unita’ a 399 mila nella settimana terminata lo scorso 7 gennaio. Le ultime previsioni parlavano di un aumento di sole 8 mila unita’ a 380mila.

BCE conferma tassi all’1%

 Come i mercati si aspettavano, la BCE nella prima riunione del 2012, ha lasciato i tassi di interesse invariati all’1%, il minimo storico. Sembra però che questo minimo sia destinato a scendere ancora, una ulteriore riduzione sembra infatti essere prevista nei prossimi mesi. Il presidente Mario Draghi si trova così a dirigere il dibattito sulla politica economica, che dovrà essere incentrata soprattutto sull’uscita dalla crisi. Qualcuno spera che presto vengano adottate nuove misure a sostegno del sistema bancario, anche perchè lo stesso Draghi ha sottolineato che non sarà più permesso il verificarsi di una mancanza di capitali di banche e Stati.

Liberalizzazioni e tassisti in rivolta

 La parola liberalizzazione non piace ai tassisti, o almeno non piace come la intende il governo Monti: il 23 gennaio la categoria ha deciso di fermare il lavoro in tutto il Paese. Le sigle sindacali di categoria, riunite a Bologna, hanno deciso uno sciopero generale e lo scopo, come é facile immaginare, é quello di contestare le liberalizzazioni decise dal governo. Per il giorno 16 é stata invece convocata un’assemblea a Roma, tra le altre cose, per consegnare all’autorità antitrust un documento in cui saranno scritte tutte le perplessità relative alla norma. Le liberalizzazioni, secondo i propositi del governo, saranno adottate con lo scopo di ridurre i prezzi e di aumentare la concorrenza, per questa ragione i consumatori, in parte, sembrano essere a favore.

Unicredit una banca forte dopo l’aumento di capitale

 Unicredit sarà una banca forte dopo l’aumento di capitale? Il presidente della European banking authority Andrea Enria, ha già una risposta precisa ed é affermativa. Secondo Enria la banca sta attraversando un periodo difficile che sta superando diligentemente e dopo la raccolta di fondi sul mercato la solidità dell’intermediario sarà rafforzata ed é questo è il messaggio che deve arrivare all’opinione pubblica, ha sottolineato lo stesso Enria nel corso di un’audizione alla Camera. Tuttavia per “cantare vittoria” é sempre bene aspettare la fine dell’operazione, anche se il presidente é convinto che se tutto procederà come previsto, alla fine del processo il sistema sarà più robusto e in grado di sostenere l’economia. È positivo anche il management di Unicredit, che nella persona dell’amministratore delegato Federico Ghizzoni, appoggia la maxi-ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di euro.

Fitch minaccia declassamento al rating dell’Italia

 Rischio di declassamento per il nostro Paese: la “minaccia arriva da Fitch” e riguarda il giudizio sul debito italiano. Riley, responsabile dei rating sovrani dell’agenzia statunitense, sottolinea che l’Italia ha bisogno di una credibile rete di protezione e al momento questa non è disponibile, per ora comunque il rating sul debito italiano rimane pari a “A+”. Il futuro appare incerto e non solo per l’Italia: altri Paesi europei potrebbero vedersi tagliare il merito di credito di uno o due gradini a causa della crisi sistemica che influenzerà il giudizio sulla solvibilità degli Stati. Solo alcuni mesi fa, l’agenzia Fitch aveva declassato otto banche italiane e lanciato l’allarme recessione per l’Italia.

Decreto liberalizzazioni entro il 20 gennaio

 Favorire la concorrenza: questo é il principale scopo del Governo tecnico presieduto da Monti, che punta a liberalizzare i principali sistemi economici dell’Italia. Di seguito le mozioni tecniche che saranno comprese nel provvedimento d’urgenza riguardante le liberalizzazioni e che dovrebbe essere varato entro il giorno 20 di questo mese. Le liberalizzazioni colpiranno il settore dell’energia, taxi, farmacie, notai, trasporti e vanno ricomprese nella “fase due” della manovra finanziaria. Il decreto quindi dovrà essere varato entro qualche giorno e tale forma é stata scelta perché garantisce tempi brevi, mentre una legge avrebbe un tempo di preparazione più lungo nelle aule del  Parlamento. Ovviamente anche stavolta é stata l’Unione Europea a chiedere tempi stretti. Il piano non è ancora pubblico, ma sono emerse alcune indiscrezioni e dichiarazioni di membri del governo, dalle quali si possono cogliere alcune delle misure che saranno contenute nel prossimo decreto.