C’è un aggiornamento importante per quel che riguarda le sorti della celebre compagnia di navigazione Tirrenia: come ha spiegato Giancarlo D’Andrea, attuale commissario straordinario della società campana, momentaneamente in fase di amministrazione controllata, le dismissioni che sono andate a riguardare la stessa Tirrenia e Siremar hanno rispettato in pieno tutte le condizioni e i requisiti che erano stati richiesti, sia dalle autorità del nostro paese sia da quelle comunitarie. La precisazione non è di poco conto, anche perché viene a inserirsi in un momento particolare, immediatamente successivo alla comunicazione di Bruxelles di voler avviare in via ufficiale un’inchiesta sul sostegno che è stato fornito dallo Stato italiano ai gruppi in questione.
Eni amplia l’offerta bond ai clienti retail
Eni ha chiuso la campagna di collocamento del prestito al pubblico. La compagnia si era resa disponibile a raccogliere minimo un miliardo e ha fissato l’offerta a 1,35 miliardi di euro l’importo massimo complessivo del bond retail aumentando quindi l’offerta di 35 milioni. Nel giro di tre settimane l’operazione di raccolta si é conclusa, nelle prossime ore si conosceranno i dati ufficiali e il rendimento lordo delle obbligazioni. Gli investitori però, dalle indiscrezioni emerse, hanno preferito i titoli a tasso fisso, che hanno avuto richieste intorno a 1,1 miliardi. Molto basse sono invece state le adesioni del bond Eni a tasso variabile, richiesto per 200-250 milioni.
Inps: cassa integrazione in calo a settembre
Le aziende italiane hanno chiesto nel mese scorso 83,6 milioni di ore di cassa integrazione con un calo del 19,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo comunica l’Inps precisando che rispetto ad agosto,si e’ registrato un aumento del 47,2%. Ovviamente occorre tener presente che il mese di agosto é un periodo piuttosto fermo, in cui si concentrano le chiusure per ferie delle imprese. Nei primi nove mesi dell’anno la cassa integrazione ha raggiunto quota 732,1 milioni di ore con una diminuzione del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.
Piazza Affari: vento a favore a dispetto di Moody’s, grazie anche alla Bce
Nonostante i downgrade di Moody’s e la generale sfiducia nel Bel Paese ma anche nell’area Euro il mercato tenta ancora di rispondere positivamente; Piazza Affari resta leggermente indietro in termini percentuali rispetto al bottom della giornata di ieri, grazie anche al close anticipato del mercato Italiano rispetto a quello Europeo.
A fermare la crescita e la salita ci sono anche i timori sulla crescita nel lungo periodo, su cui ancora una volta interviene l’FMI pretendendo risposte concrete da parte dell’Italia (che è anche quello che vogliono gli italiani stessi). La negatività di fondo resta ma il sostegno della Bce permette di mantenere la positività che resterà sui grafici almeno fino all’uscita dei dati USA che questa volta riusciranno facilmente a spostare gli equilibri precari del book di negoziazione.
Chrysler: aumentano le vendite Usa, miglior dato dal 2007
Non è tutto oro quello che luccica: questa massima calza a pennello per descrivere le ultime vicende che vedono coinvolta Chrysler e le sue vendite commerciali negli Stati Uniti. In particolare, è emerso come le vetture della compagnia americana abbiano fatto registrare un rialzo di ben ventisette punti percentuali nel corso del mese di settembre, la miglior performance da addirittura quattro anni a questa parte. Il traino è stato sostenuto in larga misura dalle vetture di maggiori dimensioni, come ad esempio i Pickup e i Suv. Il dato è sicuramente incoraggiante, ma va comunque contestualizzato.
Antitrust, multa milionaria contro tre assicurazioni
Un nuovo cartello commerciale ha dato filo da torcere all’Antitrust, la quale è dovuta nuovamente intervenire per interrompere le pratiche commerciali scorrette: la vicenda ha riguardato da vicino diverse compagnie attive nel ramo assicurativo e le gare che le hanno viste coinvolte negli ultimi tempi, contrassegnate, in particolare, da utilizzi anticoncorrenziali delle coassicurazioni e da scambi di lotti e informazioni, elementi che non potevano certo essere tollerati dall’Autorità garante. Il meccanismo in questione, infatti, aveva permesso di ripartire in maniera specifica le quote di partecipazione, soprattutto attraverso le disdette e i subentri, due operazioni che avevano il “pregio” di scongiurare i confronti dal punto di vista della competitività.
Wall Street e i timori sulla Grecia
I problemi che toccano l’economia greca si ripercuotono sui mercati finanziari. A Wall Street i future dei listini si riducono, gli operatori conoscono perfettamente il rischio che la Grecia non riesca a centrare gli obiettivi sulla riduzione del deficit. Ad alimentare il sentiment negativo sono quindi ancora una volta le cattive notizie sulla Grecia per la quale si teme sempre più un fallimento. I ministri delle finanze riuniti nei giorni scorsi a Lussemburgo, hanno sottolineato che il Paese ellenico potrà aspettare fino a novembre (e non ottobre come si era programmato) per ottenere la seconda tranche di aiuti da 8 miliardi di euro.
L’Europa? Solo un mosaico composto da particelle insignificanti
Un mosaico composto da piccole particelle che, prese da sole, non significano molto: con questa frase il Wall Street Journal dedica un intero articolo all’Unione Europea e alla sua economia. Mettendo insieme queste tessere si può avere un’opera d’arte, prosegue il giornale. Un quadro dipinto su una tela larga dove é protagonista il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF), che acquista le obbligazioni europee per ricapitalizzare le banche e risolvere altri problemi di liquidità. L’Europa deve affrontare contestualmente una crisi di debito sovrano, una crisi bancaria e una crisi dell’euro, l’ipotesi di esclusione della Grecia é ormai allontanata e forse ci sono altri paesi a rischio dall’area dell’euro.
Piazza Affari sotto la parità. Colpa di Fitch?
La notizia diffusa ieri dalla nota agenzia di rating va’ direttamente ad affiancarsi a quelle del taglio di rating sul debito pubblico Italiano e sulla Cassa Depositi e Prestiti; il taglio netto sulle stime di crescita per il 2012 ed il 2013 comunicato da Fitch contribuisce a diffondere il panico per l’imminente fase di recessione in cui rischiamo di entrarci mani e piedi.
Se la colpa è da ricercare nelle manovre del Governo che in nessun modo sembrano favorire concretamente la crescita e lo sviluppo nei prossimi anni, gli effetti non si può dire che saranno immediati. Fermo restando che Fitch potrà tranquillamente rivedere “in corsa” le aspettative, se queste rimarranno invariate allora non sprofondare in una crisi vorrebbe dire entrare in una fase di stallo di lunghissimo periodo che vedrà l’indice italiano (ancora) stretto in un laterale ad ampio range, come prima del crollo di Agosto.
Mussari, non ci sono problemi di funding in Italia
I questi giorni la crisi economica sta facendo nuove vittime fra le grandi aziende presenti sul mercato, una crisi economica che non si limita a colpire solamente le piccole o medie imprese ma anche le grandi nazioni, che si ritrovano costrette a dover coprire dei costi elevati per pianificare questi ammanchi economici. A parlare, questa volta, è Giuseppe Mussari, presidente dell’Associazione Banche Italiane, che in occasione di un convegno Axa, risponde all’allarme lanciato da Mario Draghi sui problemi riguardanti la liquidità del sistema bancario europeo, ed afferma che per l’italia non c’è nessun problema di funding.
Olidata vince la gara per i servizi alle pubbliche amministrazioni
Olidata, celebre spa italiana attiva nella realizzazione di software, torna finalmente a far brillare il proprio nome: l’azienda romagnola, infatti, è riuscita ad aggiudicarsi in
Bmw supera Mercedes nelle vendite americane
Il brand tedesco Bmw è riuscito ad accrescere le proprie vendite di vetture di lusso negli Stati Uniti, con le spedizioni che sono addirittura aumentate di diciannove punti percentuali: il dato è stato trainato, in particolare, dal suv X3, presentato negli showroom americani a gennaio e che ha consentito alla casa di Monaco di Baviera di ottenere risultati lusinghieri dal punto di vista commerciale. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, infatti, c’è da dire che le spedizioni a cui si faceva riferimento in precedenza sono aumentate fino a quota 21.750 unità nel corso del mese di settembre, una stima superiore a quella conseguita dalla Mercedes, in grado di guadagnare il 9% ma di fermarsi a 21.649 veicoli.
Crescita Italia: Fitch taglia stime
Cattive notizie per l’Italia, Fitch taglia le stime del nostro Paese prevedendo un’espansione 2012 dello 0,2% dal precedente 1,0%. Nel suo Global Economic Outlook, l’agenzia di rating ha rivisto anche le sue previsioni relative all’anno 2013, allo 0,6% rispetto al precedente 1,6%. Per quanto riguarda la stima di quest’anno invece Fitch ha lasciato Invariata la stima a a 0,7%. Tuttavia non è totalmente pessimistico il lo scenario fotografato dall’agenzia di rating, Fitch esclude per ora una piena ricaduta in recessione nonostante le nuove stime incorporino rischi di contrazione del Pil.
In Grecia licenziamento per 30 mila statali
La Finanziaria 2012 é stata presentata nel Parlamento Greco, subito durante il Consiglio dei ministri il quale ha fissato il delicato piano di tagli di 30mila posti di lavoro nel settore pubblico. Misura che secondo il governo si é resa necessaria per superare il periodo di austerità del paese ellenico. Per convincere la troika a continuare a elargire gli aiuti alla Grecia, Atene ha promesso di introdurre nuove tasse, ridurre i salari dei dipendenti pubblici e il numero degli statali di un quinto entro il 2015. Nel progetto di bilancio 2012 il governo prevede che il Pil subisca una contrazione del 2,5 per cento e si tratterebbe del quarto anno consecutivo di contrazione.