Fiat sospende la cassa integrazione per 8mila dipendenti. Riparte la produzione

 Finalmente una buona notizia dal mercato delle auto. La Fiat ha sospeso la cassa integrazione che aveva programmato per il mese di marzo per oltre 8 mila lavoratori. A spingere la Fiat al contrordine è stato il riavvio della produzione in seguito al massiccio ricorso agli incentivi auto varati dal governo. Aumentano gli ordini per le auto ecologiche e in particolare per la Grande Punto a metano che beneficia del contributo maggiore, di quella a benzina, di cui 3 modelli su 4 beneficiano degli incentivi statali, di quella diesel con tutti i modelli coperti dal contributo statale. Boom di ordini anche per le linee della Lancia Ypsilon, della MiTo e della Multipla.

Fiat:a febbraio scatta la cassa integrazione per 2000 impiegati

L’ombra nera della cassa integrazione non risparmia davvero nessuno alla Fiat. Dopo i provvedimenti dei giorni scorsi che hanno interessato gli operai del gruppo, questa volta a subire gli effetti della forte crisi economica che ha colpito i mercati internazionali sono i cosiddetti colletti bianchi. Saranno circa 2 mila gli impiegati, infatti,  che dal prossimo 2 febbraio andranno in cassa integrazione per almeno due settimane. Nello specifico la cassa integrazione interesserà 1200 impiegati Fiat negli Enti centrali e nelle Costruzioni speciali degli stabilimenti di Mirafiori, Volvera e Orbassano ed altri 800 impiegati a Mirafiori e Stura in Powertrain. Come spiegano anche i vertici della Fiat la cassa integrazione per gli impiegati è scattata in quanto la crisi economica ha determinato la chiusura degli impianti di produzione ed il conseguente rallentamento delle attività nel settore amministrativo in cui sono impiegati i dipendenti sospesi.

Advertising online in crescita: sconfiggere la crisi economica investendo in pubblicità

 Tempi di crisi? Non solo, o non sempre. La recessione è realtà, la recessione avanza. Cassa integrazione e disoccupazione aumentano, in Italia. I consumi si arrestano, e i saldi in corso vivono di analisi contrastanti. Insomma, la situazione non è rosea.

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’organismo associativo costituito dalle principali Aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità, col pessimismo non va d’accordo, anzi.

Nelle prime due settimane di dicembre, Mediaworld ha venduto 20 mila televisori a schermo piatto da 42 pollici. Vuol dire che la gente trascorre più tempo in casa davanti alla tv. Questa è un buona notizia per chi comunica attraverso questo mezzo. Inoltre, nel 2008 gli acquisti su Internet sono raddoppiati. Il regalo di Natale, perciò, si è comprato anche online. E questa è un’ opportunità per quella stampa che fa sinergie con la rete

Per la Provincia di Trento un piano anti-crisi per risollevare l’economia

Un pacchetto di misure anti-crisi per risollevare l’economia in forte rallentamento. E’ quanto ha previsto in questi giorni la provincia autonoma di Trento. Il presidente Lorenzo Dellai, rieletto per la terza volta, ha, infatti, annunciato il varo di una manovra anti-crisi per un valore che si aggira tra i 640 e gli 800 milioni di euro. Per affrontare l’attuale crisi economica, Dellai ha previsto interventi straordinari di sostegno al reddito per le fasce deboli e per tutti i lavoratori esclusi dal mercato del lavoro, misure a favore delle imprese locali e fondi per la ricerca e l’innovazione. La manovra anti-crisi prevede, inoltre, provvedimenti di miglioria del settore pubblico con la semplificazione delle pratiche amministrative e l’istituzione di un’agenzia unica di servizi. Le risorse che il presidente Dellai intende destinare al pacchetto anti-crisi corrispondono a circa il 5% del Pil della provincia autonoma di Trento.

Fiat crolla in Borsa all’annuncio di nuove casse integrazioni

 Fiat Automobiles, che continua nella sua discesa in Borsa e ritorna abbondantemente sotto i 6 euro, ha comunicato ai sindacati i nuovi programmi di cassa integrazione per dicembre-gennaio negli stabilimenti di Mirafiori (Torino) e Pomigliano d’Arco (Napoli) per adeguare la produzione alla domanda in forte flessione. Lo dice una fonte del gruppo. L’azienda ha anche comunicato una nuova settimana di cassa integrazione (l’ultima di novembre) per tutta la carrozzeria di Mirafiori, compresa la linea di Alfa Mito che aveva evitato la precedente interruzione. Il successivo stop alla produzione cadrà a cavallo delle festività natalizie, allungandosi sul mese di gennaio. Lo stabilimenti di Mirafiori fermerà le linee dal 22 dicembre fino al 11 gennaio del 2009, ha detto la fonte interpellata da Reuters. L’impianto di Pomigliano si fermera’ prima, dal 8 dicembre, per riprendere l’11 gennaio del prossimo anno.