Bernanke : “Il funzionamento dei mercati finanziari e’ migliorato”. Dollaro forte per contrastare l’inflazione

Dollaro sempre piu’ forte nei confronti dell’euro dopo le dichiarazioni del presidente della Fed, Ben Bernanke. Il dollaro quota a 1,5597 contro euro rispetto alla chiusura dei mercati europei a 1,5711 (1,5784 rilevazione Bce).

Continueremo a monitorare attentamente gli sviluppi sui mercati valutari e il duplice obiettivo della Fed sulla stabilita’ dei prezzi e la massimizzazione di uno sviluppo sostenibile dell’occupazione e dell’economia saranno fattori chiave per assicurare che il dollaro rimanga una valuta forte e stabile. – Bernanke ha quindi spiegato che – il funzionamento dei mercati finanziari e’ migliorato anche se rimangono alcune condizioni restrittive.

Che questa sia una risposta all’attacco di Dimitri Medvedev agli Stati Uniti nel corso del Forum economico di San Pietroburgo?

La FED taglia ancora i tassi

La Federal Reserve è tornata a tagliare il tasso di sconto Usa, ieri ha effettuato una riduzione di 0,75 punti percentuali al 2,50 per cento. Proprio domenica, la Fed aveva tagliato il tasso di sconto dal 3,5% al 3,25 per cento . Nel comunicato che ha accompagnato la decisione di tagliare i tassi la Fed fa capire di essere pronta ad agire ancora, se necessario. Nella nota si legge che

le recenti informazioni indicano che l’outlook sull’attivita’ economica si e’ ulteriormente indebolito, la crescita della spesa in consumi e’ rallentata e il mercato del lavoro si e’ indebolito, anche i mercati finanziari restano in notevole stress e l’irrigidimento delle condizioni del credito e il peggioramento della contrazione immobiliare probabilmente peseranno sulla crescita economica nei prossimi trimestri.

Macao: il gioco d’azzardo contribuisce significativamente alla crescita del Paese

Macao si trova nel sud della Cina. Diventò colonia portoghese dal 1557 e nel 1999 è tornata alla Cina, in base ad un accordo sino-lusitano del 1984. L’ex colonia portoghese è la nuova capitale mondiale del gioco d’azzardo: Macao sta superando Las Vegas nel giro d’affari. Nel 2007, Macao in Cina ha fatturato 10,4 miliardi di dollari. E’ la stessa cifra raggiunta dalla contea di Clark a Las Vegas nel corso del 2006, ma a Macao si è registrato un +60% rispetto all’anno precedente e ciò spiega gli appellativi attribuiteli di “Monte Carlo d’Oriente” e “Las Vegas asiatica”. Il gioco d’azzardo sostiene la crescita economica del Paese e vi contribuisce, secondo il rapporto annuale della Commissione Europea , per il 16,9%.

Cina: inflazione in crescita da 11 anni, diminuisce la massa monetaria

In Cina rallenta la crescita della massa monetaria segnando a febbraio un +17,5% rispetto all’anno precedente. Lo comunica la Banca Popolare della Cina sul suo sito web. Il dato segue il +18,9% registrato a gennaio ed è leggermente inferiore al +17,8% atteso dagli economisti. Gli investimenti diretti stranieri in Cina a febbraio hanno evidenziato un aumento del 38%, alimentando i timori per la crescita della liquidità e dell’ inflazione. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente gli investimenti stranieri sono saliti all’equivalente di 6,9 miliardi di dollari, facendo totalizzare nei primi due mesi del 2008 un rialzo del 75% a 18,1 miliardi di dollari.

BCE, SEBC e la stabilità dei prezzi

Il Sistema europeo di banche centrali (SEBC) è composto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dalle banche centrali nazionali degli Stati dell’area euro. L’obiettivo primario del SEBC, così come sancito nell’art. 105 del Trattato, è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Senza pregiudicare l’obiettivo primario, il SEBC deve dare sostegno all’insieme delle politiche economiche della Comunità Europea.

Per il raggiungimento dei propri obiettivi, il SEBC ha a disposizione un insieme di strumenti di politica monetaria; conduce operazioni di mercato aperto, offre operazioni su iniziativa delle controparti e può richiedere agli istituti di credito di detenere riserve obbligatorie su conti presso il SEBC. La Banca centrale Europea in base alle situazioni economiche mondiali attese del mercato decide se aumentare o diminuire il costo del denaro, e il tasso Euribor chiaramente si adegua di conseguenza. Difatti se la Bce sconta cambiali alle banche a un determinato tasso, l’Euribor ovvero il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee sarà correlato al tasso applicato dalla Bce. Ecco perchè l’Euribor è anche un indice: rappresenta cioè la rilevazione di una situazione di mercato. Si tratta quindi un’indicazione molto affidabile del costo del denaro, perché chi più delle banche sa comprare e vendere soldi al prezzo giusto? La rilevazione dell’Euribor avviene tutti i giorni lavorativi così che il suo valore è sempre perfettamente aggiornato. L’Euribor viene pubblicato tutti i giorni alle ore 11 dall’Euribor Panel Steering Committee, cioè un comitato di esperti, in base ai dati ricevuti dalle grandi banche, soprattutto europee.

Rallentamento economico nei Paesi OCSE: economia italiana in frenata

Non sono positive le prospettive di crescita per i Paesi della zona Ocse, a segnalarlo è il superindice di dicembre, che segna un segno negativo dello 0,3, a 99,1 punti. In un anno il calo è di 2,1 punti. La flessione è più accentuata per l’Italia: -1,2 a 95,3 punti su base mensile, -3,4 su base annuale. Per la zona euro il superindice registra un calo dello 0,4 a 98,1 punti rispetto a novembre e del 2,2 rispetto al dicembre 2006. Per gli Stati Uniti l’Ocse segnala un -0,7 a 99,8 punti su base mensile e -1,8 su quella annuale. Quanto al Regno Unito, il superindice vede un -0,2 a 100,3 punti a dicembre e un -0,1 punti al di sotto del livello dell’anno prima. Continuano così a peggiorare le prospettive di crescita economica dell’Italia, così come quelle di tutti i maggiori Paesi dell’area dell’Ocse.

Politica monetaria: oggi si riunisce Bce, improbabile immediato taglio dei tassi

La recessione negli Stati Uniti e le sue conseguenze sull’economia europea spingeranno la Bce ad ammorbidire i toni e ad aprire, seppure solo in prospettiva, la porta verso un taglio dei tassi di interesse? E’ iniziata poche ore fa all’Eurotower la riunione mensile del Consiglio direttivo della Bce che dovra’ decidere eventuali mosse sui tassi di interesse dell’Eurozona. Alla riunione e’ presente anche il commissario Ue per gli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia. Gli analisti sono sempre più convinti che l’Eurotower taglierà il costo del denaro entro il secondo trimestre, tuttavia Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, ha dichiarato esplicitamente che la Bce non seguirà la Fed, che in otto giorni ha portato i tassi dal 4,25 al 3 per cento. Per un eventuale taglio del tasso di riferimento, comunque, la Bce dovrebbe attendere almeno marzo, quando cioè saranno diffuse le nuove stime di crescita. Nelle ultime settimane l’aggravarsi delle prospettive di crescita economica degli Usa, e la linea seguita dalla Federal Reserve, con decisi tagli sul costo del danaro, avevano fatto aumentare le pressioni sull’istituzione di Francoforte, affinché a sua volta abbandonasse la sua fermezza sulla lotta all’inflazione e si orientasse verso una riduzione dei tassi di interesse. D’altra parte Francoforte non può nemmeno ignorare i chiari segnali di rallentamento dell’economia. La conferma dei rischi per l’Europa che esistono anche su questo versante, sulla scia della tanto discussa recessione degli Usa, è giunta oggi dai dati sui direttori di acquisto (l’indice Pmi). Il valore di gennaio è stato consistentemente rivisto al ribasso, a 51,8 punti dai 53,3 di dicembre.

Bankitalia: conti migliorano, ma la crescita frena

I conti pubblici italiani sono molto migliorati, il fabbisogno dello Stato è sceso ai minimi dal 2000, i conti pubblici italiani hanno registrato lo scorso anno un significativo miglioramento dei saldi rispetto al 2006. Il fabbisogno del settore statale è sceso e l’indebitamento netto e il debito dovrebbero collocarsi su livelli inferiori a fine settembre (rispettivamente 2,4% e 1,05%), questo secondo le stime indicate dal governo. Tuttavia la crescita economica del nostro Paese continua a rimanere a livelli molto bassi. Dati e stime del Bollettino economico di Bankitalia non inducono all’ottimismo.

La Bce conferma i tassi al 4%

La mattina è trascora in attesa della diffusione dei tassi della Bce. L’inflazione europea si è attestata ai massimi con il 3,1%, l’indice più alto da quando abbiamo la moneta unica e ben lontano dai parametri previsti a Maastricht che stabilivano un limite del 2%. Il rallentamento dell’economia americana già sta avendo i suoi effetti anche dall’altra parte dell’oceano.