Crisi economica: gli italiani hanno voglia di reagire

 InĀ Italia molti cittadini e molte imprese hanno rotto gli indugi senza aspettare che la crisi economica finisca; una quota parte di italiani, unitamente a molte piccole e medie imprese, stanno infatti imparando a convivere con la crisi cercando delle opportunitĆ  da cogliere al fine di contrastare il grande clima di incertezza e di prudenza.

Non a caso il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, attraverso il Rapporto mensile ā€œDiario della crisiā€, ha messo in evidenza come nel nostro Paese stiano arrivando proprio dal tessuto sociale i primi veri segnali di reazione alla crisi economica. Decisamente piĆ¹ attendista e prudente ĆØ invece il settore creditizio, con le grandi banche che, in particolare, sono ancora restie e concedere mutui, prestiti e finanziamenti.

Tremonti: il sistema non ĆØ al collasso. Per Fmi la ripresa nel 2010

Stretta nella morsa della crisi economica l’Italia non ha ancora ben chiara l’entitĆ  dei danni che ha subito ma soprattutto che subirĆ . C’ĆØ chi, come il governatore di Bankitalia Mario Draghi, vede nero e prevede una forte recessione e un rapido rallentamento dell’economia italiana e chi, invece, tende a minimizzare la situazione ridimensionando l’impatto della crisi sul nostro Paese. E’ il caso del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che, in occasione della presentazione della rivista Limes, ha dichiarato che anche l’Italia sta attraversando un periodo negativo per l’economia ma che il Paese non ĆØ al collasso. Secondo il ministro Tremonti, infatti, l’Italia uscirĆ  dalla crisi meglio di tanti altri Paesi in quanto, nonostante un elevato debito pubblico, il nostro Paese ha una velocitĆ  di crescita del disavanzo inferiore a quella di altri paesi, come Francia e Germania e un avanzo leggermente positivo contro quelli negativi degli altri paesi.

Al via oggi a Roma il G7 per sconfiggere la crisi. Al bando il protezionismo

PrenderĆ  il via questa sera a Palazzo Madama a Roma il vertice finanziario del G7. Parteciperanno alla riunione i ministri dell’Economia e delle Finanze, i Governatori delle banche centrali dei 7 paesi maggiormente industrializzati nonchĆØ alcuni esponenti di rilievo delle istituzioni internazionali. Tra gli obiettiviĀ  principali del vertice finanziario c’ĆØ la ricerca di soluzioni comuni per far uscire l’economia internazionale dalla crisi finanziaria che ha colpito i mercati di tutto il mondo.

L`attuale crisi finanziaria ed economica -spiega una nota del ministero dell’Economia– ĆØ senza precedenti. Il G7 ha oggi, ancor piĆ¹ che in passato, la responsabilitĆ  di promuovere a livello globale l`adozione di riforme e misure di politica economica adeguate.

Crisi auto, Nissan in rosso taglia 20 mila posti di lavoro

Inizio di anno nero per il mercato delle auto. Solo in Italia, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, a gennaio il settore automobilistico ha registrato perdite per oltre il 32%. E con l’arrivo del mese di febbraio la crisi del settore non sembra volersi arrestare ed investe anche la Nissan. La casa automobilistica franco-nipponica ha, infatti, annunciato una perdita netta per l’esercizio in corso, che terminerĆ  il prossimo 21 marzo, di 2,2 miliardi di euro. Le perdite stimate si andranno ad aggiungere a quelle giĆ  registrate dalla Nissan nel terzo trimetre, pari a 700 milioni di euro.