Al via oggi a Roma il G7 per sconfiggere la crisi. Al bando il protezionismo

Prenderà il via questa sera a Palazzo Madama a Roma il vertice finanziario del G7. Parteciperanno alla riunione i ministri dell’Economia e delle Finanze, i Governatori delle banche centrali dei 7 paesi maggiormente industrializzati nonchè alcuni esponenti di rilievo delle istituzioni internazionali. Tra gli obiettivi  principali del vertice finanziario c’è la ricerca di soluzioni comuni per far uscire l’economia internazionale dalla crisi finanziaria che ha colpito i mercati di tutto il mondo.

L`attuale crisi finanziaria ed economica -spiega una nota del ministero dell’Economia– è senza precedenti. Il G7 ha oggi, ancor più che in passato, la responsabilità di promuovere a livello globale l`adozione di riforme e misure di politica economica adeguate.

E’ già tutto finito tra la Roma e George Soros?

Pare che questa settimana sarà quella cruciale per capire se quella di Soros era pura curiosità o se c’è davvero la possibilità che il magnate di origini ungheresi acquisisca la squadra giallorossa. Durante la settimana la Italpetroli, ha smentito con un comunicato stampa di avere ricevuto una qualche offerta ufficiale dagli advisor di Soros, mentre secondo le indiscrezioni un’offerta non ancora formale c’era stata: si parla di una cifra tra i 260 e i 280 milioni, 190 per la quota in mano alla famiglia Sensi, ed il resto per lanciare un’opa. L’ipotesi di un’offerta dagli arabi è stata prontamente smentita, ma ha contribuito a raffreddare un po’ il magnate statunitense.

Unicredit nel frattempo, essendo creditrice di 350 milioni di euro spinge per la cessione ed ha più volte invitato la famiglia Sensi ad agire in questa direzione. Le voci e le dichiarazioni si sono comunque attenuate dopo che una Consob decisamente indispettita aveva sottolineato come tali indiscrezioni andassero contro gli interessi dei piccoli investitori.

La Roma nel mese di marzo è risultata essere in attivo per 29,3 milioni di euro, con una crescita dei 13,2 milioni rispetto al mese di febbraio. La partecipazione alla Champions League, i ricavi dei biglietti dello stadio ed il pagamento della quarta rata dei diritti televisivi hanno aumentato la liquidità nelle casse della Roma.

Soros e la Roma: la trattativa è cominciata

Si fa sempre più concreta l’ipotesi di una Roma statunitense: la conferma arriva da un comunicato ufficiale della società dei Sensi, nel quale si parla di un avvenuto incontro tra le parti. Due rappresentanti di Soros, del fondo di investimento incaricato di gestire l’affare, ed il legale della famiglia Sensi si sono incontrati per discutere dell’offerta, anche se nel comunicato ufficiale la Roma non si è sbilanciata troppo, con un prudente “possibile generico interesse”.

Il comunicato è stato diffuso anche tramite il sito della squadra e i tifosi hanno già cominciato a sognare: perché nel comunicato non si fanno nomi, si parla di un “soggetto potenzialmente interessato”, ma tutti sanno che si tratta dello speculatore più famoso del mondo, George Soros.

La prudenza è d’obbligo in certe questioni, ma il titolo della Roma ieri ha guadagnato 9 punti percentuali e c’è chi si dice già certo del futuro a stelle e strisce della squadra capitolina. Quello che è certo è che è terminato il tempo dei nomi sussurrati: la trattativa è in atto e sembra che debba terminare velocemente. In molti scommettono su una risoluzione in breve tempo, entro la fine del campionato. Ma cosa potrebbe frapporsi tra il magnate di origini ungheresi e la squadra giallorossa?

Roma tra George Soros e John Fischer: la società giallorossa diventerà statunitense come Manchester e Liverpool?

Se la Juventus piace ad est, la Roma piace negli Stati Uniti. Ed è dagli Stati Uniti che viene George Soros e la sua ipotetica offerta. Ma quanto di vero c’è in tutto questo?

A dire la verità ad essere interessate alla società capitolina sarebbero in due, da una parte John J.Fischer e Casy Wasserman, dall’altra Soros ed un gruppo di imprenditori riuniti attorno alla banca Inner Circle di New York (che già aveva partecipato all’acquisto del Liverpool).

Si è già sentito di parlare di cifre (200 milioni di euro) ma per il momento ancora nessuna offerta è stata presentata. A destare sospetti sono innanzitutto le smentite poco convinte di Rosella Sensi e la presenza nella capitale di persone vicine al magnate di origine ungherese.

Antitrust: negozi aperti anche la domenica

L’Authority ha deciso di avviare un monitoraggio sulla regolamentazione dell’apertura degli esercizi commerciali nei comuni turistici. L’Antitrust afferma che:

i vincoli all’apertura costituiscono un ostacolo all’adozione di strategie differenziate da parte dei negozianti e, quindi, all’ampliamento dell’offerta a beneficio dei consumatori e quindi non ci deve essere alcun obbligo di chiusura dei negozi nei giorni di festa ed è necessario che il Comune di Roma riesamini il contenuto dell’Ordinanza nella parte in cui non consente agli esercizi commerciali una libera determinazione delle modalità di svolgimento della propria attività economica.

A Roma vige ancora l’ordinanza del 2005 del comune, che prevede la possibilità di deroga alle sole giornate del primo novembre e dell’8 dicembre, mentre solo gli esercizi situati in zone centrali di interesse artistico e turistico possono aprire la domenica durante l’anno. Dal 1998 la legge ha liberalizzato l’apertura degli esercizi commerciali nei comuni ad economia prevalentemente turistica e nelle città d’arte, prevedendo espressamente che in tali Comuni gli esercenti possano derogare all’obbligo d chiusura domenicale e festiva». Una norma che però, il Comune di Roma non ha rispettato emanando nel 2005 la suddetta ordinanza. Proprio a Pasquetta la capitale era presa d’assalto da turisti italiani e stranieri, ed il comune di Roma ha multato alcuni negozi rimasti aperti.