Trimestrale Telecom: politica dividendi confermata

 Ha battuto le stime degli analisti la società di telecomunicazioni italiana: Telecom ha annunciato di aver concluso il terzo trimestre dell’esercizio 2011 con ricavi in crescita del 12,6% a 7,51 miliardi di euro, registrando un utile netto in crescita del 32,7% a 807 milioni. L’azienda ha così battuto le attese degli analisti, i quali avevano stimato ricavi a 7,49 miliardi di euro e utile netto pari a 723 milioni. L’Ebitda è stata pari a 3,19 miliardi di euro (in questo caso solo un “leggero” esubero rispetto alle attese di 3,16 miliardi), segnando un aumento del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il gruppo ha confermato la sua politica dei dividendi, che aumenterà annualmente del 15%.

Trimestrale Monte dei Paschi di Siena: ricavi +1,8%

 Unicredit ha deciso di lanciare un altro aumento di capitale: secondo la European Banking Authority (Eba), anche Monte dei Paschi, Banco Popolare e Ubi Banca dovrebbero chiedere altro denaro ai soci. Mps però al momento non si sbilancia in merito e si limita a pubblicare i propri dati trimestrali, che non sembrano essere toccati dalla crisi. Nei primi nove mesi dell’anno l’istituto di credito ha raggiunto 304 milioni di euro di utile netto, superando la crisi di alcuni mesi fa. Il risultato operativo netto è di 773,6 milioni di euro (realizza quindi un aumento del 2,2% anno su anno). I ricavi hanno realizzato una crescita dell’1,8% anno su anno raggiungendo i 4.239 milioni di euro.

Trimestrale Generali -37%: pesano titoli greci sugli utili

 Tantissime grandi banche hanno svalutato i titoli greci in loro possesso. I mercati borsistici finanziari sono in un periodo di turbolenza. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un documento a cura dell’European Banking Authority dove vengono penalizzate le banche italiane alle quali si chiede una ricapitalizzazione molto forte. L’ultima trimestrale di un istituto appartenente al settore investimenti é di Generali, la quale chiude i primi nove mesi con un utile netto in calo del 37,1% a 825 milioni  ha effettuato svalutazioni complessive per 824 milioni. Le svalutazioni sui titoli sovrani della Grecia sono salite a 329 milioni (erano 140 milioni a fine giugno). Successivamente al nuovo piano di salvataggio discusso dall’UE alcune settimane fa, Generali ha svalutato anche i titoli con scadenza successiva al 2020.

Trimestrale Mediolanum ed emissione obbligazioni

 Non sono ancora terminate le riunioni dei cda delle più importanti aziende, l’ultima in ordine temporale a ufficializzare i propri dati trimestrali é banca Mediolanum: nei primi nove mesi dell’anno, l’istituto ha riportato un utile netto in calo a 60,721 milioni di euro (-60% rispetto allo stesso periodo dello stesso anno), risultato che ha risentito della rettifica di valore dei titoli governativi greci in portafoglio, cui purtroppo molte banche hanno dovuto far fronte e svalutare questo tipo di strumenti finanziari. I dati sono stati pubblicati in questi ultimi giorni, insieme ai quali è anche stata comunicata la distribuzione di un dividendo di 7 centesimi per azione a partire dal prossimo 24 novembre.

Trimestrale Intesa Sanpaolo, conti migliori delle attese

 Nel corso dei primi nove mesi dell’anno, la banca Intesa Sanpaolo ha registrato un utile netto in calo a 1,929 miliardi di euro. Ma come l’istituto ha voluto precisare, il maggiore introito dello scorso anno era dovuto a una plusvalenza netta derivante dalla cessione dell’attivita’ di securities services. I proventi operativi netti sono stati pari a 12.520 milioni di euro (registrando quindi un aumento dell’1,5%) con interessi netti per 7.239 milioni (in diminuzione dello 0,7%).

Si ritiene che il Gruppo Intesa Sanpaolo nel 2011 possa registrare un andamento coerente con il Piano di Impresa 2011-2013/2015 – si legge in una nota della banca-, che si pone l’obiettivo prioritario di garantire una redditività sostenibile nel medio periodo, sviluppando l’attività fondata sulla relazione di lungo periodo con la clientela, calibrando controllo dei costi e investimenti, presidiando la qualità del credito e rafforzando la liquidità e la patrimonializzazione.

Ryanair +20% e lancio della Cash Passport

 Ryanair ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 543,5 milioni di euro, realizzando quindi una crescita del 20% dai 451,9 milioni della prima metà dello socrso anno. La trimestrale rileva ricavi per 2,7 miliardi di euro, in rialzo del 24% conseguenti all’aumento del 13% delle tariffe e ad un incremento del 12% del numero di passeggeri a 44,7 milioni. I pax della compagnia sono stati 44 milioni e 700mila, in aumento di 12 punti percentuali rispetto ai 40 milioni e 100mila dello scorso anno. Anche le ancillary hanno registrato un aumento del 15%, fino a 487 milioni di euro.

I risultati – ha sottolineato Michael O’ Leary, ceo di Ryanair – dimostrano la solidità del modello basato sulla formula tariffe più basse/costi più bassi, che ci ha portato a incrementare sia il traffico che il profitto, a dispetto dell’aumento dei costi del carburante e della flessione economica europea.

Mediobanca trimestrale, pesano crisi e attività greche

 Risultati trimestrali anche per Mediobanca: il gruppo ha risentito della forte crisi dei mercati finanziari e del perdurare di un contesto operativo debole, in particolare per l’attivita’ di Corporate e Investment Banking. Tuttavia, grazie anche all’accresciuta diversificazione delle attivita’, l’andamento dei ricavi non ha avuto forti ripercussioni e si realizza un miglioramento del costo del rischio, un costante livello elevato di patrimonializzazione, liquidita’ e qualita’ degli attivi. Efficace la diversificazione corporate/retail, preservati capitale, liquidità e qualità degli attivi. In virtù del contesto economico la banca realizza utili dimezzati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a 56,8 milioni di euro da 127,6. Da sola la divisione corporate and investment banking ha fatto registrare una perdita per 26 milioni. E’ una conseguenza anche della crisi del debito sovrano che ha imposto rettifiche sulla valutazione del portafoglio titoli per 70 milioni di euro dei quali 44,5 legati a obbligazioni greche. Il Core Tier non subisce importanti variazioni e si mantiene all’11,1%.

Eni trimstrale positiva e scoperta in Mozambico

 Tempo di conti anche per Eni, l’azienda attiva nei settori del petrolio, del gas naturale, della petrolchimica, della generazione e produzione di energia elettrica e dell’ingegneria e costruzioni, ha mostrato risultati migliori delle attese del mercato. Terzo trimestre del 2011 con un utile netto adjusted in crescita del 7% a 1,79 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2010. Le attese degli analisti in questo senso si attestavano a 1,5 miliardi. In crescita del 3% l’utile netto trimestrale raggiunge 1,77 miliardi di euro, per il cash flow trimestrale quota 2,61 miliardi di euro.

Trimestrale negativa per Amazon

 Amazon, il sito di acquisti online ha annunciato i risultati del terzo trimestre di quest’anno: l’utile netto, seppur positivo, è calato del 73% a $63 milioni pari a $0,14 per azione, i ricavi si sono attestati a 10,88 miliardi di dollari. Il consensus era di $0,24 per azione. Per quanto riguarda le spese operative sono cresciute del 48% e di conseguenza il margine operativo è diminuito dello 0,7%. A cosa é dovuto questo calo di risultato? Occorre considerare che il leader mondiale del commercio elettronico negli ultimi mesi ha continuato ad investire massivamente nella sua rete di distribuzione, in nuovi prodotti e servizi.

UBS trimestrale: utile nonostante maxifrode

 I mercati si aspettavano un performance più sottotono per Ubs, dopo che alla fine dell’estate un dipendente della banca era stato arrestato a Londra in relazione alla frode ai danni dell’istituto. Secondo l’accuso il trader di UBS sarebbe reo di aver commesso una maxi frode costata alla banca 2,3 miliardi di dollari. Sospettato di aver utilizzato in modo illecito informazioni interne riservate è comparso in un tribunale di Londra in questi giorni per un’udienza lampo, in attesa della prossima udienza stata fissata al 22 novembre. Nonostante ciò la prima banca svizzera Ubs ha chiuso il trimestre con un utile netto ben al di sopra delle previsioni degli analisti, risultato realizzato grazie a partite straordinarie.