Nel periodo delle ferie estive gli italiani, crisi o non crisi, non rinunciano comunque alle vacanze. Ma il budget limitato rispetto al periodo pre-crisi porta comunque ad una riduzione del numero dei giorni di cui la vacanza stessa si compone. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia che è stata scattata con la consueta indagine annuale dalla Confcommercio e dal Censis sulle vacanze d’agosto.
NEWS ECONOMIA
Fmi: la Spagna non è uscita dalla zona a rischio
La Spagna stenta ancora ad uscire dalla cosiddetta “danger zone”, la zona che contraddistingue il massimo pericolo dal punto di vista finanziario: secondo il Fondo Monetario Internazionale, sono necessari altri interventi per ristrutturare l’economia interna e scongiurare il contagio della crisi del debito sovrano. La stessa organizzazione di Washington ha poi rincarato la dose in un report pubblicato nel corso della giornata di ieri, precisando che l’outlook iberico è ancora troppo complicato e che i rischi rimangono elevati.
Lavoro: Cisl, giovani e talento femminile nell’agenda politica
L’Italia deve mettere al centro della sua agenda politica sia la grave emergenza giovanile legata alla mancanza di sbocchi occupazionali, sia il talento femminile. Ad affermarlo è stata Liliana Ocmin, segretario confederale della Cisl, sottolineando in particolare come altrimenti il nostro Paese rischia di non avere un futuro. Per invertire la rotta serve tanta buona volontà ma anche uno sforzo straordinario da parte sia delle istituzioni, sia delle forze sociali.
Parmalat: l’utile semestrale è in netto calo
I primi tempi del controllo di Lactalis su Parmalat non sono certo i più brillanti in assoluto dal punto di vista delle performance economiche: in effetti, l’azienda di Collecchio ha registrato un primo semestre in utile di 76,5 milioni di euro, un risultato che non può certo essere considerato soddisfacente, visto che nel 2010 il totale era quasi doppio (147,4 milioni per la precisione). Il fatturato, invece, è risultato in rialzo di sei punti percentuali, un dato che è stato agevolato, in particolare, dall’euro debole e dai maggiori prezzi di vendita riscontrati in Canada e in Venezuela. Molti altri eventi hanno poi condizionato i restanti parametri.
La crescita di Nissan passa soprattutto dalla Cina
Nissan, gruppo automobilistico che fa capo direttamente alla francese Renault, sta guardando con sempre maggiore interesse al mercato cinese: l’intento è quello di crescere nel territorio dell’ex Impero Celeste ed in effetti sono già pronti 5,4 miliardi di euro a tal proposito. Le previsioni più attendibili parlano di una vendita di ben 2,3 milioni di autovetture da qui ai prossimi quattro anni. La compagnia nipponica è comunque già presente nella vasta nazione asiatica, tanto che è stata posta in essere da tempo una proficua partnership con Dongfeng, ma stavolta si punta molto più in alto.
Cipro: Moody’s decide di declassare il rating
Non ci sono buone notizie dal punto di vista economico per quel che riguarda Cipro: la piccola isola, la quale, bisogna ricordarlo, fa parte da alcuni anni dell’Unione Europea, si è infatti vista declassare il proprio rating da parte di Moody’s. L’agenzia americana si è scagliata, in particolare, contro il debito nazionale, riducendolo dal precedente A2 all’attuale Baa1, una valutazione molto più rischiosa in riferimento al possibile default. Inoltre, l’outlook cipriota è negativo, quindi non sono esclusi ulteriori tagli nei prossimi mesi.
Deutsche Bank: buoni profitti nel secondo trimestre
Deutsche Bank rappresenta il gruppo bancario più grande di tutta la Germania, ma la sua fame di crescita non si è ancora arrestata: il profitto del secondo trimestre di quest’anno, infatti, è risultato in netta crescita, grazie, in particolare, al business dei consumi bancari. Nel dettaglio, il reddito netto è aumentato di 3,3 punti percentuali, attestandosi a quota 1,2 miliardi di euro. Gli analisti avevano previsto un rialzo fino a 1,3 miliardi per la banca di Francoforte, ma si tratta pur sempre di un risultato brillante. Tra l’altro, vi sono anche degli avvicendamenti interni, con Anshu Jain e Juergen Fitschen che diventeranno co-amministratori delegati nel 2012.
Zucchi, buone nuove sul fronte del debito
La Vincenzo Zucchi è una celebre società attiva nel campo dei prodotti per la casa, ma ultimamente le sue cronache non sono state troppo positive, a causa del pesante fardello del debito: ora, quello stesso debito dovrebbe essere ristrutturato a breve, come emerso chiaramente dall’ultimo annuncio della compagnia. Quest’ultima ha infatti reso noto che l’intesa sul debito con i vari istituti di credito è stata ufficialmente omologata dal Tribunale di Milano, una conferma che rappresenta più di una boccata di ossigeno. L’accordo in questione si riferisce alla data dello scorso 13 giugno ed ha coinvolto un numero molto alto di creditori, a testimonianza che l’operazione non è stata affatto semplice.
Raccolta differenziata: Istat, sale al 31,7%
Nel 2010 in Italia la raccolta differenziata, sul totale dei rifiuti urbani, è aumentata dell’1,4% rispetto all’anno precedente, attestandosi al 31,7%. A rilevarlo è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, in accordo con un Rapporto sugli indicatori ambientali urbani. Contestualmente, dopo tre anni caratterizzati da una contrazione, nel 2010 la raccolta dei rifiuti urbani per abitante è aumentata dello 0,9% attestandosi a 609,5 kg.
Opa Bulgari: scontro con i fondi Usa
Louis Vuitton e Bulgari sono le due protagoniste principali dell’offerta pubblica di acquisto che sta coinvolgendo il settore della moda: ma l’acquisizione del brand italiano potrebbe essere messa a serio rischio dall’esposto di un fondo statunitense che detiene una piccola quota di minoranza all’interno di Bulgari stessa. Che cosa è successo esattamente? In pratica, Paolo e Nicola Bulgari avrebbero consegnato dei titoli azionari in eccesso (circa 57mila) con un conseguente sovrapprezzo di 1,2 euro rispetto ai 12,25 stabiliti in via ufficiale per la compagnia di Roma.
Mercato ortofrutticolo in crisi profonda
L’ortofrutta non si sta certo segnalando come il settore commerciale più proficuo di questo momento, anzi: secondo quanto stimato dalla Coldiretti, gli acquisti di frutta e verdura sono sensibilmente calati nel corso dell’ultimo decennio, con dei picchi pericolosi proprio in quest’ultimo anno. Il motivo è presto detto, una serie di fattori (l’eccesso di produzione, il rincaro dei prezzi nei supermercati e la psicosi relativa al batterio Escherichia Coli) hanno allontanato sempre più famiglie italiane da prodotti alimentari così salutari. Nel dettaglio, gli acquisti in questione ammontavano a 450 chilogrammi nel 2001, mentre oggi la cifra si aggira attorno ai 350, il che equivale a un calo complessivo di ben ventidue punti percentuali.
Autostrade per l’Italia: multa Antitrust da 350 mila euro
350 mila euro di multa. Ad elevarla è stata l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato a carico della società controllata dal Gruppo Atlantia Autostrade per l’Italia S.p.A.. La sanzione è legata alla nevicata del 17 dicembre scorso, quanto sulla A1, tratto Firenze, molti automobilisti rimasero bloccati.
Geithner lancia l’allarme: il Pil Usa potrebbe rallentare
Il prodotto interno lordo americano dovrebbe entrare a breve in una fase di preoccupante rallentamento: l’allarme è serio e lo diventa ancora di più se si considera il fatto che a lanciarlo è stato il segretario del Tesoro, Timothy Geithner, il quale ha riconosciuto le difficoltà attuali dell’economia a stelle e strisce. In particolare, nonostante siano molto basse le probabilità di un default della prima economia a livello mondiale, ipotesi totalmente impensabile secondo lo stesso Geithner, la crescita del paese potrebbe assumere dei contorni migliori. Questo pizzico di ottimismo viene riservato per il secondo semestre del 2011, una sorta di riscatto dopo le recenti delusioni finanziarie.
Bc Partners-Odeon Cinemas, l’accordo sembra possibile
Bc Partners, uno dei principali fondi economici su scala globale, decide di allargare i propri orizzonti al mondo del cinema: come è stato carpito da una indiscrezione del quotidiano britannico Mail on Sunday, infatti, l’interesse dell’azienda è stato rivolto nei confronti di un gruppo piuttosto celebre, vale a dire Odeon Cinemas. Bisogna comunque ricordare che quest’ultima compagnia è a sua volta controllata da un altro colosso del settore, vale a dire Terra Firma Capital Partners. Che cosa si sa di preciso di tale operazione strategica?