Tassi Btp triennali sui minimi da marzo 2010

 Arrivano nuove indicazioni positive per il Tesoro italiano dopo la seconda asta di titoli di stato del 2013. Infatti, dopo il successo dell’asta di ieri dei Bot a dodici mesi – che hanno visto i tassi scendere sui livelli più bassi degli ultimi tre anni – è arrivato anche il sold-out sui Btp, che oggi venivano offerti sulla scadenza triennale. Anche nel caso dei titoli a tre anni è avvenuto un calo dei tassi, in linea con le attese degli analisti finanziari che si aspettavano una discesa del rendimento medio sotto il 2%.

Tassi Bot annuali ai minimi da gennaio 2010

L’asta odierna dei Buoni Ordinari del Tesoro ha confermato il trend decrescente dei tassi sulla curva italiana dei rendimenti. L’asta italiana era stata preceduta da quella spagnola, relativi ai titoli a medio-lunga scadenza. Già con l’asta spagnola si era assistito a un ottimo collocamento, tanto che i tassi sul Bonos a 5 anni erano scesi sotto il 4%. Poi è stata la volta dei Bot annuali, che hanno evidenziato un crollo del rendimento medio lordo del 69% circa rispetto alla precedente emissione. Le aste di Spagna e Italia hanno generato grande euforia sui mercati europei.

Spread Btp-Bund a 275 sui minimi da agosto 2011

 Continua il buon momento per l’obbligazionario governativo italiano. La seconda seduta dell’anno ha portato in dote un nuovo accentuato calo dello spread Btp-Bund fino a 275 punti base. Si tratta del livello più basso da agosto 2011 e conferma il trend positivo in atto ormai da qualche mese dei Btp italiani, ma più in generale dei bond sovrani dei paesi periferici europei. Le buone notizie per i tassi italiani arrivano praticamente su tutte le scadenze sulla curva dei rendimenti, mentre continua a scendere anche lo spread spagnolo.

Spread Btp-Bund scende a 283 a inizio 2013

 Non poteva iniziare meglio il nuovo anno per l’andamento dello spread tra il titolo di stato italiano a dieci anni e quello tedesco di pari durata. Favorito da un clima di euforia, dovuto all’accordo negli Stati Uniti sul fiscal cliff, lo spread Btp-Bund è sceso fino a 283 punti base, un livello che non si vedeva ormai da oltre 9 mesi. Ottime notizie, dunque, per il Tesoro, che in questo modo riuscirà a tagliare ulteriormente il costo del debito. Il crollo dello spread si è protratto fin sotto il target indicato da Monti qualche settimana fa a 287 punti base.

Bond governativi italiani +21% nel 2012

Il 2012 è stato un anno molto difficile per l’Italia, ma più in generale per l’Europa. Il peggioramento della crisi dei debiti sovrani, avvenuto tra marzo e luglio scorso, ha fatto temere il peggio. Molti economisti e analisti finanziari hanno messo in guardia gli investitori da una possibile frantumazione della zona euro e da default a catena tra i paesi europei più deboli, come Grecia, Portogallo e Spagna. Anche l’Italia è finita nel mirino della speculazione, tanto che lo spread Btp-Bund tornava sopra 500 la scorsa estate. Dal 26 luglio 2012 qualcosa però è cambiato.

Borsa di Atene migliore d’Europa nel 2012

 Chiamiamoli pure “paradossi finanziari”. Nell’era della globalizzazione e dell’interconnessione dei mercati finanziari, dominati dall’azione di banche centrali e fondi speculativi, tutto è possibile. Anche che la borsa di Atene sia la piazza finanziaria migliore d’Europa, nonostante il paese sia da ben cinque anni in recessione e sull’orlo del baratro. Tenuto a galla solo dagli aiuti finanziari di Bce, Ue e Fmi, il paese ellenico non riesce a vedere la luce alla fine del tunnel e le prospettive non sono di certo incoraggianti. Tuttavia, da un punto di vista finanziario la situazione è completamente diversa.

Gestori di fondi puntano sulle borse per il 2013

Dopo un 2012 altalenante, che comunque si è chiuso con rialzi importanti per molti listini azionari (come il Nikkei di Tokyo e il Dax di Francoforte), per il prossimo anno la maggior parte dei gestori di fondi di investimento è convinta che sarà l’equity l’asset class in grado di offrire i maggiori rendimenti, molto più dei bond che nel 2012 hanno attirato maggiormente l’attenzione degli investitori. Nel portfolio deve crescere il peso delle azioni: è questo il tormentone di fine anno.

Rendimento Btp a 10 anni sale al 4,48% a dicembre 2012

 Si è svolta stamattina l’ultima asta dei Btp del 2012, dopo che ieri il Tesoro aveva piazzato Bot semestrali e Ctz biennali per complessivi 11,75 miliardi di euro. Oggi sono stati emessi titoli di stato a medio-lungo termine. Come accaduto ieri per i Bot semestrali, anche per i Btp a 5 e 10 anni c’è stato un lieve aumento dei tassi. L’emissione obbligazionaria odierna è avvenuta in un clima non particolarmente positivo sui mercati europei, a causa delle incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti.

Tesoro allungherà vita media del debito pubblico

 Maria Cannata, responsabile delle politiche del debito pubblico del Tesoro, ha illustrato le Linee guida della gestione del debito pubblico per il 2013. Tra i temi principali emersi dal suo rapporto c’è la maggiore flessibilità nella strategia di emissione per gestire la volatilità del mercato e l’allungamento della vita media del debito. In particolare, il riferimento va agli oltre 1.680 miliardi di euro di titoli di stato in circolazione. A fine novembre scorso la vita media residua del debito italiano era scesa a 6,49 anni dai 6,99 anni del 2011.

Spread Btp-Bund a 280 nel 2013 secondo Intesa SanPaolo

 Secondo quanto emerge dal rapporto Scenario Macroeconomico 2013, elaborato dall’ufficio studi di Intesa SanPaolo, l’Italia resterà in recessione anche il prossimo anno e la disoccupazione dovrebbe aumentare ancora. Da un punto di vista macroeconomico sono tante le variabili negative evidenziate dagli economisti del primo gruppo bancario italiano: il pil viene visto in contrazione dell’1%, ma ci ma bisognerà far fronte anche ai rischi legati all’incertezza politica, alla crisi finanziaria e alle politiche fiscali restrittive. In tutto questo, però, c’è una buona notizia: il calo dello spread.

Rendimento Bot a 6 mesi sale allo 0,949% a dicembre 2012

 Inizia oggi la due giorni di emissioni obbligazionarie del Tesoro, che chiuderà così il programma di collocamento di titoli di stato per il 2012. Stamattina sono stati piazzati Bot semestrali e Ctz biennali, mentre domani toccherà ai Btp a 5 e 10 anni. A sorpresa il rendimento dei Buoni Ordinari del Tesoro è aumentato, discostandosi leggermente dal trend discendente dei tassi italiani in atto ormai da circa cinque mesi. Il collocamento odierno arriva appena dopo la riapertura di Piazza Affari a seguito delle festività natalizie.

Azioni di borsa da comprare a prezzi stracciati nel 2013

Molti analisti finanziari e gestori di fondi sono concordi nel fatto che la borsa italiana sia al momento tra le più sottovalutate tra i paesi Ocse. La crisi dell’euro, e quella dello spread Btp-Bund, ha fatto crollare molte large cap italiane su livelli minimi, spesso su bottom che non si erano mai visti fino a quel momento. Tra agosto e settembre è avvenuto, però, una fase di accumulazione che ha generato un forte rimbalzo per molti titoli fino a quel momento bistrattati dagli investitori.

BTP rendimento 2012 sfiora il 18%

 Nonostante la grave crisi finanziaria che ha investito la zona euro e l’Italia negli ultimi dodici mesi, il migliore investimento del 2012 è stato a sorpresa quello in Btp italiani. Considerando gli asset finanziari più importanti e liquidi, il titolo di stato italiano ha fatto molto meglio delle borse mondiali, dell’azionario americano, delle blue chip europee e dell’oro, tanto per citarne alcuni. La forza del Btp si è vista soprattutto da fine luglio scorso, ovvero quando Draghi ha fatto capire agli investitori che avrebbe fatto tutto il necessario per salvare l’euro.

Spread Btp-Bund a 300 punti nonostante incertezza politica

 Le incognite legate alle dimissioni del premier Mario Monti e alle imminenti elezioni politiche non frenano la corsa al ribasso dello spread Btp-Bund, che stamattina è tornato a quotare a 300 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano si porta così intorno al 4,4%. Chi pronosticava nuove tensioni sullo spread dopo l’annuncio schock delle dimissioni di Monti è stato decisamente smentito, visto che negli ultimi dieci giorni il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni è sceso di oltre 60 punti base dai top di periodo.