Margine interesse banche italiane scenderà del 10%

 In attesa delle prime trimestrali del settore bancario italiano, gli analisti di Banca Akros hanno lanciato l’allarme sulla redditività degli istituti di credito italiani, alle prese con una congiuntura sempre più sfavorevole e con crescenti accantonamenti in bilancio per perdite su crediti difficili. La merchant bank del gruppo Bpm si aspetta una prima trimestrale poco brillante per la maggior parte delle banche, con ricavi attesi complessivamente deboli ed elevati impairment sui prestiti. Gli specialisti di Banca Akros sottolineano che i crediti in sofferenza sono in costante aumento.

Deutsche Bank taglia stime eps 2013 su banche italiane

 Manca ormai solo una settimana all’inizio della stagione delle trimestrali per le banche italiane. Si comincerà con i conti di Unicredit il 10 maggio, ma nel giro di pochi giorni saranno pubblicati i risultati del primo trimestre dell’anno per quasi tutti gli istituti di credito della penisola. Secondo gli esperti di Deutsche Bank i conti trimestrali non saranno un driver per le banche italiane. L’istituto teutonico si aspetta segnali di miglioramento dal fronte degli accantonamenti su perdite per crediti deteriorati con conseguente impatto positivo sugli utili su base trimestrale.

Migliori e peggiori banche italiane 2013

 Anche se le banche italiane festeggiano calo dello spread con buone performance borsistiche, Exane Bnp Paribas ritiene che non tutti i titoli bancari quotati a Piazza Affari abbiano le stesse chance di mettere a segno risultati soddisfacenti nei prossimi mesi. Gli esperti del broker transalpino sottolineano che “nonostante la redditività delle banche italiane sia influenzata da driver comuni, dato che i loro business model sono simili, la sostenibilità degli utili non è uguale”. Nel comparto bancario italiano Exane ritiene che ci siano solo poche “gemme preziose”.

Piazza Affari +2,8% migliore in Europa grazie alle banche

 La seduta di ieri è stata decisamente positiva per Piazza Affari, che è stata la borsa migliore in Europa. Il listino azionario milanese FTSE MIB ha chiuso la seduta con un rialzo del 2,81% a 15.888 punti, salendo sui massimi più alti da oltre venti giorni. A mettere il turbo alla borsa di Milano è stato il settore bancario, ma anche l’asta dei Btp a 5 e 10 anni che ha evidenziato un calo del tasso decennale sui livelli più bassi degli ultimi due anni. Il titolo migliore del listino è stato Bper (+9,91%).

Banche italiane sofferenze +15% da inizio 2012

 Secondo quanto emerge dall’outlook mensile dell’Abi, ovvero l’Associazione bancaria italiana, le sofferenze delle banche italiane a fine settembre scorso sono risultate in aumento del 15,3% da inizio anno, confermando il trend di crescita dei mesi scorsi. In particolare, al 30 settembre 2012 le sofferenze lorde erano cresciute di 1,8 miliardi di euro rispetto ad agostto a 117,6 miliardi di euro. Rispetto a settembre 2011 l’incremento delle sofferenze tocca i 15,6 miliardi di euro, ovvero più del 15% su base annua.

Banche italiane hanno 113 miliardi di euro di crediti deteriorati

 A fine settembre 2012 nei libri contabili delle sei principali banche italiane figuravano crediti deteriorati pari a 113 miliardi di euro, ovvero l’8,66% del totale dei crediti verso la propria clientela. Rispetto alla fine del 2011 c’è stato un peggioramento del 22%, visto che all’inizio del nuovo anno i big del credito italiani partivano con crediti deteriorati in bilancio per 93 miliardi di euro. Per quanto riguarda, invece, le sofferenze, siamo sempre nell’ordine del 40% dei crediti deteriorati.

Banche italiane vendono titoli di stato

 Il rally estivo è stata un’ottima opportunità per gli istituti di credito italiani e spagnoli per alleggerire il peso della componente obbligazionaria di tipo governativo nei loro portfolios. Infatti, secondo le ultime rilevazioni della Bce – che effettua una revisione ogni mese sullo stock di bond sovrani detenuti dalle banche appartenenti all’area euro – a fine agosto scorso il valore di mercato dei titoli di stato detenuti dalle banche italiane è sceso a 341 miliardi di euro da 342,4 miliardi. Più marcata la contrazione del valore presso le banche spagnole: a 243,8 miliardi da 247,2 miliardi.

BCE un pericolo per le banche italiane?

 Stando a quanto affermato da Moody’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, gli istituti di credito solventi potrebbero incontrare serie difficoltà per la decisione dell’istituzione monetaria di limitare l’uso di obbligazioni bancarie come collaterale. Ma quali potrebbero essere le conseguenze di questa scelta da parte dell’istituto di Francoforte guidato da Mario Draghi? E perché l’agenzia di rating sembra essere così preoccupata da una simile decisione?

Giuseppe Mussari confermato presidente Abi

 Il comitato esecutivo dell’Abi ha confermato all’unanimità Giuseppe Mussari come presidente dell’associazione bancaria italiana. Mussari resterà ai vertici di Palazzo Altieri per altri due anni. Mussari, già presidente di Banca Mps e della Fondazione Banca Monte dei Paschi di Siena, ricopre il ruolo di presidente dell’Abi già da due anni e la sua conferma era scontata da diverso tempo. Qualche problemino era sorto soltanto lo scorso 16 maggio, quando qualche esponente del comitato aveva pensato a maggiori riflessioni prima della riconferma a causa dell’apertura delle indagini sulla gestione di Banca Mps con ipotesi di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza.

Standard & Poor’s prevede bassi dividendi per le banche italiane

 Standard & Poor’s, la principale agenzia di rating a livello internazionale, ne è sicura, per il settore bancario del nostro paese non ci sono buone notizie su cui fare affidamento: la società americana ha infatti pubblicato un apposito rapporto in tal senso, con il titolo che già fa intendere cosa ci si debba aspettare, “Le forti svalutazioni delle banche supportano il nostro punto di vista, secondo cui la redditività rimarrà bassa”. Quali elementi sono in possesso per giungere a una constatazione così netta? Come è noto, le ultime vicende economiche italiane hanno visto come protagoniste le agenzie di rating, accusate di speculare sulla crisi nazionale e di declassare le valutazioni in maniera scriteriata.

Settore Bancario: scongiurato il terzo intervento della Fed, Bernanke tranquillizza i mercati

 Il Presidente della Federal Reserve è una di quelle figure in grado di catalizzare l’attenzione dell’intero Mercato Globale nei suoi interventi e le sue parole guidano rialzi e ribassi facendo anche trattenere il respiro. Gli operatori lo sanno bene e quando Bernanke ha annunciato che non ci sarebbe stato nessun nuovo intervento a sostegno dei titoli pubblici americani il mercato ha avuto un momento di debolezza, fino a quando lo stesso Presidente non ha indicato l’avvio per l’economia americana di una lenta ripresa sostenuta dalle sue personali opinioni ottimistiche.

Banche italiane: Standard and Poor’s non fa sconti

 Dopo aver rivisto da “stabile” a “negativo” l’outlook sull’Italia, l’Agenzia di rating Standard and Poor’s non fa sconti neanche alle nostre banche. Oggi a Piazza Affari le azioni degli Istituti di credito italiani stanno tentando il rimbalzo, ma ieri è stata una sessione tutt’altro che entusiasmante dopo che proprio S&P ha rivisto al ribasso l’outlook, da “stabile” a “negativo”, su alcune banche italiane, tra cui Mediobanca e Intesa Sanpaolo.