Nel nuovo anno i temi di investimento potranno sicuramente subire delle notevoli variazioni, in quanto gli esperti si attendono modifiche sia dal punto di vista della politica monetaria, sia anche modifiche all’aspetto fiscale.
Banche osservate speciali BCE nel 2024
Le banche saranno le osservate speciali della BCE nel 2024. Non è necessario lasciarsi andare ad allarmismi particolari al momento, ma l’attenzione dovrà rimanere alta.
Secondo quanto emerge da uno studio della Bce, l’impatto sullo spread dell’aumento dell’indebitamento pubblico non è affatto di poco conto. L’ingente debito pubblico italiano, che ha già superato quota 2.000 miliardi di euro sul finire del 2012, risulta essere l’elemento-chiave nell’andamento dello spread Btp-Bund. A quanto pare per ogni punto di crescita del nostro debito, avviene un contestuale aumento del differenziale tra i tassi italiani e quelli tedeschi. Tuttavia, può essere comprensibile il fatto che gli investitori chiedano un maggior premio per il rischio al crescere del debito pubblico.
Si intravede uno spiraglio di luce nel tunnel della crisi del mattone. Tuttavia, non si tratta di indicazioni positive provenienti dalle ultime rilevazioni sull’andamento del settore immobiliare, bensì lo scenario dipinto da Legg Mason Global Income Survey a seguito di un sondaggio condotto lo scorso gennaio su 3.000 investitori di 13 paesi di tutto il mondo, tra i quali figura anche l’Italia. Secondo quanto emerge dal rapporto di Legg Mason, un quarto degli investitori italiani punterà sul mattone nel 2013.
Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dichiarato ieri in un’audizione al Parlamento europeo che il risanamento dei conti pubblici sta avendo un impatto positivo anche sul difficile finanziamento delle imprese che ormai sta diventando la sfida più importante per l’Eurotower. Il banchiere italiano ha affermato che nella prima parte dell’anno l’economia europea resterà debole, ma è attesa una graduale crescita a partire dalla seconda metà dell’anno. Draghi ha sottolineato che il 2013 è iniziato con un quadro più stabile, grazie alle riforme promosse dai governi nazionali.
La situazione delle borse europee appare decisamente rosea: Piazza Affari è passata dal +1% a una crescita del 4,3%, Londra ha guadagnato il 3,46%, Madrid il +3.83%, Amsterdam il 4,27%. Anche Parigi e Francoforte hanno visto un aumento rispettivamente di +4,19% e +5%. Era prevedibile o almeno auspicabile un impatto positivo sui mercati: il comunicato emesso dalle banche centrali ha annunciato un’azione coordinata per supportare il settore finanziario globale in risposta alla crisi del debito e l’impatto si é presto visto.