Risultati in chiaroscuro per il gruppo Telecom Italia nel 2012. Dal bilancio emerge che tutto sommato il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè ha saputo resistere alla grave crisi economica italiana. Il 2012 ssi è chiuso con una perdita netta di 1,6 miliardi di euro, in miglioramento dal passivo di 4,8 miliardi di euro del 2011. Il risultato netto era scontato dai mercati, considerando che Telecom Italia aveva dichiarato di aver proceduto alla svalutazione degli avviamenti per oltre 4 miliardi di euro. A Piazza Affari il titolo ha guadagnato il 2,94% a 0,578 euro.
Analisi Fondamentale
Risultati americani molto soddisfacenti per Autogrill
Autogrill sorride alla luce degli ultimi dati relativi all’andamento del giro d’affari negli Stati Uniti. Alla base dell’euforia degli ultimi giorni c’è infatti la pubblicazione delle prestazioni del settore del traffico aereo nell’economia nordamericana, dove Autogrill è presente con una forza importante sia nel settore food & beverage che nel retail & duty free. Dati che hanno sospinto al rialzo le aspettative della compagine sull’evoluzione del comparto e del futuro aziendale.
Ferrero rinnova la politica degli investimenti
Ferrero può guardare con soddisfazione ad un futuro sempre più internazionale. Contrastando un andamento non brillantissimo della domanda interna, infatti, il gruppo alimentare può ritenersi soddisfatta di poter bilanciare territorialmente il proprio giro d’affari, che oramai proviene per oltre tre quarti dall’esterno dei confini nazionali. Un bilanciamento che ha consentito alla società di chiudere il bilancio con un fatturato in decisa crescita.
Luxottica bilancio 2012 da record
Il gruppo di occchialeria di lusso Luxottica non finisce mai di stupire. I conti societari relativi all’esercizio 2012 sono risultati al dir poco straordinari, mentre in borsa continua a dare grosse soddisfazioni agli azionisti che vedono il loro investimento crescere di valore giorno dopo giorno. Il 2012 si è chiuso con un utile netto in aumento del 19,8% a 542 milioni di euro, poco sotto le stime di consenso che erano ferme a 562 milioni di euro. Poco importa, anche perché il fatturato ha superato per la prima volta nella storia del gruppo quota 7 miliardi.
Snam aumenta dividendo 2012 a 0,25 euro
Il 2012 è stato un anno positivo per Snam. L’ex controllata del Cane a Sei Zampe ha evidenziato risultati positivi, ma soprattutto in crescita. Il bilancio d’esercizio relativo al 2012 è stato approvato dal consiglio di amministrazione presieduto da Lorenzo Bini Smaghi. L’utile netto del gruppo è salito a 779 milioni di euro. All’assemblea degli azionisti verrà proposto un dividendo pari a 0,25 euro, in crescita del 4,2% rispetto alla cedola pagata per l’esercizio 2011. A ottobre scorso è stato già a anticipato un acconto di 0,1 euro.
Commenti dati positivi per Tenaris
Tenaris chiude l’ultima parte del 2012 con risultati positivi, seppure in grado di manifestare una graduale flessione del profitto. Il quarto trimestre dello scorso anno ha infatti portato l’utile netto pari a 350,3 milioni di dollari, in calo del 18 per cento rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno. Ad ogni modo, per l’intero 2012 l’utile netto è salito del 20 per cento a 1,7 miliardi di dollari, permettendo così al consiglio di amministrazione di proporre un dividendo comunque soddisfacente.
Utili in crescita per Allianz
Allianz ha pubblicato i nuovi risultati per il 2012. Risultati certamente positivi, favoriti anche dal miglioramento dell’esposizione nei confronti dei mercati più a rischio. Ne è conseguita una forte crescita dell’utile netto, più che raddoppiato rispetto al 2011, quando tuttavia il bilancio Allianz dovette scontare l’effetto negativo legato alle svalutazioni sui titoli greci in portafoglio. I ricavi sono cresciuti di 2,7 punti percentuali a 106,4 miliardi di euro.
Analisi Unicredit su piano Rcs
Il piano industriale di Rcs Mediagroup non sembra convincere uno dei principali soci di Mediobanca, a sua volta punto di riferimento del patto di sindacato della società editoriale. Il programma siglato dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane ha infatti incontrato lo scetticismo molto esplicito da parte di Unicredit, che con il suo 8,7 per cento è uno dei soci di spicco di Mediobanca, a sua volta primo socio del patto di sindacato del gruppo di via Rizzoli, nonché tra i principali creditori della società.
Danone riduce posti di lavoro
Danone ha annunciato l’intenzione di ridurre 900 posti di lavoro. Una scelta che riguarderà fondamentalmente il personale dirigenziale e amministrativo, e che si è resa più concreta dopo la pubblicazione delle ultime analisi sulla marginalità operativa dell’azienda, ancora sotto pressione, in questo 2013, a causa della crisi del mercato del sud Europa, dove Danone dovrebbe ottenere una quota rilevante del proprio giro d’affari.
Tenaris utile netto 2012 sale del 20%
Partenza sprint a Piazza Affari per le azioni Tenaris, che evidenziano un rialzo del 2,91% a 15,56 euro a seguito della diffusione dei risultati relativi al quarto trimestre del 2012. In realtà, il quadro complessivo presenta luci e ombre, ma gli investitori hanno premiato la capacità di generare reddito da parte della società leader nella produzione di tubi senza saldatura. Il titolo ha toccato un massimo intraday a 15,62 euro, salendo sui livelli più alti delle ultime due settimane. Nel 2012 l’utile netto è salito del 20% a 1.701,4 milioni di dollari.
Indesit titolo può valere 8€ se i Merloni vendono
Giornata positiva a Piazza Affari per le azioni Indesit Company, che evidenziano un progresso dell’1,06% a 6,22 euro. Le quotazioni sono salite sui livelli più alti delle ultime tre settimane a 6,295 euro. Il titolo potrebbe ben presto attirare su di sé l’attenzione dei grandi investitori, considerando che a breve la famiglia Merloni farà sapere come intende proseguire la sua avventura nella compagnia di elettrodomestici rilevata nel 1987. Entro il 10 aprile la holding Fineldo deve comunicare la lista di maggioranza per il rinnovo del cda e il nome del presidente.
Telco svaluta Telecom Italia a 1,2 euro
Al termine del consiglio di amministrazione della holding finanziaria Telco, partecipata da Telefonica, Generali, mediobanca e Intesa Sanpaolo, riunitosi ieri nella sede della banca di Piazzetta Cuccia, è stato deciso di svalutare la quota detenuta in Telecom Italia a 1,2 euro per azione. Telco controlla il 22,4% del capitale del colosso telefonico italiano e aveva iscritto a bilancio la sua quota a 1,5 euro per azione. La svalutazione era però nell’aria e un atto dovuto, considerando che ora il titolo Telecom Italia quota a 0,622 euro.
Telecom Italia sceglie Cairo per La7
Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, presieduto da Franco Bernabè e riunitosi ieri per valutare le manifestazioni di interesse per gli asset in vendita della controllata Telecom Italia Media, ha approvato a maggioranza l’avvio di una fase di negoziazione in esclusiva con Cairo Communication per la cessione della tv La7, escludendo perà Mtv (controllata al 51% dalla stessa La7 Srl). La decisione è stata già comunicata ai vertici della controllata attiva nel settore dei media. Ieri il titolo TI Media aveva chiuso la seduta di borsa con un balzo del 10,67% a 0,1742 euro.
Della Valle presenta offerta per La7
Negli ultimi giorni era circolata con insistenza la voce di un possibile interesse di Diego Della Valle per la tv La7, nonostante la vendita degli asset di Telecom Italia Media venisse ormai data per scontata al fondo Clessidra. Della Valle, che ha già una grossa quota di partecipazione in Rcs (intorno al 9%), vuole mettere le mani anche sulla tv del gruppo televisivo controllato da Telecom Italia. Lo stesso imprenditore marchigiano ha dichiarato di aver già fatto pervenire al cda di Telecom una “seria manifestazione di interesse riguardante l’acquisto di La7”.