Bot-Day: esito positivo ma la tensione è alle stelle

 Sotto un certo punto di vista possiamo affermare che il Bot-Day è stato un successo; 7 miliardi di Euro di Bot prenotati nei giorni precedenti e quindi collocati oggi, con un calo del rendimento a 5.952% con una domanda che ha superato di gran lunga l’offerta. A guardare solo i numeri effettivamente la giornata dovrebbe essere positiva, ma vedere Piazza Affari in questo momento (-3.16%) confermare la negatività di apertura di giornata costringe a valutare la situazione complessiva.

Anche se i risultati del Bot-Day sono due volte più incoraggianti di quelli del Btp-Day (visto che si trattava in quest’ultimo caso di acquisti sul mercato di titoli già emessi e non prenotazioniper le nuove aste) dobbiamo tenere conto degli orizzonti temporali; nel caso dei Btp (e quindi del famoso spread) noi prendiamo in considerazione titoli a lungo termine (10 anni) che ovviamente scontano le aspettative del momento per il futuro a lungo termine dell’Europa. Nel caso dei Bot invece si tratta di scadenze ad un anno, che per quanto le cose potranno andare male resteranno debiti quasi sicuramente saldati verso gli investitori, mentre da qui a 10 anni le cose potrebbero cambiare radicalmente.

Euro/Dollaro scende dopo minacce di Moody’s

 Mentre la giornata sull’azionario conferma la tensione superficiale che tiene con il fiato sospeso i trader del mondo, con Piazza Affari vicino al -3% e Wall Street che segue, sul Mercato dei cambi Euro/Dollaro accusa le nuove minacce di Moody.

L’agenzia di rating americana torna a puntare il dito verso l’Europa ricordando che entro il primo trimestre del nuovo anno la scure potrebbe toccare nuovi debiti dell’Eurozona che ancora, sempre secondo i loro analisti, sarebbero sopravvalutati.

La notizia tocca direttamente gli investitori che ancora una volta credono alle parole dell’agenzia sul rischio del debito Europeo e cominciano a vendere facendo perdere in poche ore oltre 100 pips che orami sta diventando un range di reazione piuttosto “standard” sul cross.

Dove comprare lingotti d’oro

 Se c’è un investimento considerato “sicuro” ed infallibile è sicuramente quello immobiliare, anche se su queste stesse pagine abbiamo già discusso di come si tende sempre a sottovalutare i problemi legati alla gestione burocrazia ed alla gestione di qualsiasi tipo di edificio, ma sopratutto ai problemi che si hanno senza capitali adeguati da mobilitare. L’alternativa all’investimento in immobili è invece l’acquisto dei beni di rifugio, di cui il massimo esponente è sicuramente l’Oro.

Investire in Oro può essere fatto in modalità molto diverse tra di loro e la grande flessibilità del mercato consente a tutti i portafogli l’ingresso in acquisto, sia che si tratti di beni materiali sia (anzi, sopratutto) che si tratti di beni finanziari. Se da un lato abbiamo infatti il classico acquisto diretto di monete d’oro o meglio ancora di lingotti (che ricordiamo deve essere fatto tramite gli operatori specializzati indicati sul sito della Banca d’Italia) che comprende un servizio di giacenza presso siti dedicati, dall’altro possiamo acquistare l’Oro direttamente seduti da casa tramite il trading on-line; ci sono infatti una serie di prodotti finanziari che hanno un’andamento legato al prezzo dell’Oro;

Previsione inflazione 2012 post manovra

 Al momento non ci sono previsioni ufficiali sull’inflazione nel prossimo 2012, quest’anno potrebbe chiudersi con un dato vicino al 3,4%, ma che dovrebbe subire delle variazioni in aumento con la Manovra “Salva Italia” e un lieve innalzamento potrebbe già palesarsi entro la fine di questo mese. L’inflazione nel mese di novembre è diminuita al 3,3% su base annua, con una riduzione dello 0,1% su base congiunturale (dati ISTAT). L’aumento delle accise sui carburanti già operativo da alcuni giorni però, ha incrementato di circa due decimi i prezzi degli stessi.

Moody’s dichiara che rivedrà i rating dei paesi Ue e la borsa apre in calo

Dopo il recente summit che si è tenuto a Bruxelles dei principali capi di stato europeo, Moody’s ha dichiarato che le decisioni prese a tale summit non sono incisive per l’economia europea. In effetti è stato un nuovo nulla di fatto al termine di questo ennesimo summit come anche quelli passati. L’Europa non riesce a trovare una soluzione unitaria per combattere la crisi economia.

La folta platea dei finti poveri in Italia

 Che l’evasione fiscale fosse un problema del nostro paese lo si sapeva da diverso tempo, ma avere dei dati e delle conferme così nette fa sempre riflettere: il riferimento non può che andare a quanto stimato dall’Anagrafe Tributaria, un quadro dalle tinte piuttosto evidente per quel che concerne alcune tendenze di fondo. In pratica, l’aggettivo che meglio si addice a molti contribuenti è quello di “finti poveri”. Si tratta di una platea di soggetti che non dichiara più di ventimila euro all’anno, ma che adora anche viaggiare a bordo di auto potenti (le intestazioni complessive in questo caso sono molto vicine ai trenta milioni di redditi Irpef): anche le barche di lusso gli aerei e gli elicotteri, però, contraddistinguono una situazione simile.

La Corea del Sud riduce le previsioni di crescita economica

 Il governo della Corea del Sud si è visto costretto a tagliare le proprie previsioni di crescita economica sia per il 2011 che per il 2012, un riflesso incondizionato dell’attuale momento globale, soprattutto se si pensa alla crisi del debito dell’eurozona: le stime non saranno come quelle dei mesi scorsi, ma la nazione asiatica è intenzionata a rimanere piuttosto conservatrice dal punto di vista tributario, cercando di ottenere come obiettivo principale la stabilità economica. Nel dettaglio, il ministero della Strategia e della Finanza si attende ora una crescita del 3,8% nel corso di quest’anno e del 3,7% nel 2012, ben al di sotto dell’incoraggiante 4,5% di qualche tempo fa. L’outlook, comunque, è stato rivisto leggermente al rialzo.

L’Aduc denuncia i rincari attuati da Ryanair

 I rincari attuati da Ryanair, vettore irlandese celebre per le sue offerte a basso prezzo, sono sotto gli occhi di tutti: al problema si sta interessando soprattutto un’associazione dei consumatori, l’Aduc (Associazione per la Difesa degli Utenti e dei Consumatori), la quale si è anche chiesta se questa nuova politica d’oltremanica possa rappresentare la parola fine per i voli low cost. Gli aumenti tariffari sono specifici e stanno interessando diverse voci della prenotazione online. In particolare, è stato registrato un incremento in merito al trasporto dei bagagli a bordo, visto che questa opzione comporterà a Natale un aggravio da venti a venticinque euro.

Italia in crisi ma non toccate gli stipendi dei parlamentari

 Sta facendo discutere in queste ore l’eventualità di un taglio agli stipendi dei parlamentari: la crisi economica ha spinto Mario Monti a misure rigide per evitare il tracollo delle finanze pubbliche e le ripercussioni a livello europeo, così, con il ritorno dell’ICI, la riforma delle pensioni, le tasse sugli yacht, ha messo le mani nelle tasche degli italiani, sostenendo che, a causa del periodo di austerità é necessaria la collaborazione di tutti. Anche dei parlamentari: dopo aver riformato il vitalizio pensionistico, che diventerà tipo contributivo, un’altra proposta andrà a toccare il generoso salario dei nostri politici, una riduzione della loro indennità da 11.704 a 5.339 euro.

Previsioni sull’EFT Leveraged Natural Gas

 L’ETF che replica l’andamento del Gas Naturale negoziabile a Piazza Affari richiama l’attenzione degli investitori che nel lungo periodo puntavano ad un rialzo; se nel 2009 l’ETF ha perso  oltre il 37% del suo valore con un’escursione di prezzo da oltre 2.8 a meno di 0.8, nel 2010 ha addirittura incrementato le perdite consolidando un -73.41%. Il 2011 si appresta a chiudere in tendenza l’anno solare di contrattazioni con un -66.44% attualmente, che se da un lato è una percentuale ben maggiore di quella di due anni fa’, dall’altro ha una minore escursione assoluta di prezzo.

Nel dettaglio, il grafico giornaliero conferma le premesse del 2010 e non lascia segnali positivi per l’anno che sta per iniziare; l’andamento in range avuto nella prima metà dell’anno ha visto un leggero rialzo con una serie di swing di minimo e massimo crescenti, salvo poi crollare dopo la seconda metà di Giugno per arrivare al valore attuale di 0.1069.

Toyota riduce i profitti a causa delle alluvioni thailandesi

 L’utile netto di Toyota Motor deve fare i conti con difficoltà che non sono strettamente collegate all’economia: in effetti, la compagnia automobilistica giapponese è stata costretta a ridimensionare le proprie previsioni finanziarie in merito all’anno fiscale del 2011 a causa delle alluvioni che hanno funestato di recente la Thailandia e che hanno conseguentemente influito in maniera negativa sul sistema produttivo. Nel dettaglio, il colosso nipponico si è ora sbilanciato con un utile pari a 180 miliardi di yen (circa 1,7 miliardi di euro), un totale che è notevolmente inferiore rispetto a quello di appena quattro mesi fa, quando si parlava con entusiasmo di ben 390 miliardi (-54% per la precisione); inoltre, si tratta di una stima più bassa anche dei 401,46 miliardi che gran parte degli analisti si attendevano.

EBA chiede a banche europee un rafforzamento di capitale

 Una consistente iniezione di capitale é quello che ci vuole per affrontare questo periodo di austerità: l’EBA (Autorità bancaria europea) ha aggiornato la direttiva di ricapitalizzazione per le banche europee. Meno di due mesi fa era stata chiesta una ricapitalizzazione da 106 miliardi di euro, che ora passa a 114,7 miliardi. Nello specifico Unicredit passa a 7,974 miliardi di euro, MPS 3,267 a miliardi, Banco Popolare a 2,731 miliardi, Ubi Banca a 1,393 miliardi. L’unica banca che é stata esonerata é Intesa Sanpaolo: l’istituto non ha bisogno di ricapitalizzazione. Le altre banche banche invece dovranno incrementare il patrimonio reperendo nuovi capitali. Ma non solo istituti nostrani: l’Eba ha chiesto a ben 71 grandi gruppi bancari europei di rafforzare la posizione patrimoniale a causa soprattutto delle esposizioni verso gli emittenti sovrani. Un modo elegante per dire: se avete investito in titoli di stato, state all’erta perchè potreste ritrovarvi con un pugno di mosche.

Accordo tra Fiat e lavoratori quasi concluso

 Non si sono fermate neanche durante il ponte dell’Immacolata le delegazioni che hanno partecipato ai tavoli tecnici per la formulazione del “contratto collettivo specifico” che coinvolgerà 86mila lavoratori del gruppo Fiat. Il negoziato prosegue, con la lettura dei testi e l’accordo sembra in dirittura d’arrivo.  Ci sono ancora distanze importanti, come ha sottolineato Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim, che indica la necessità di trovare ancora un accordo su trattamento di malattia, scatti di anzianità e straordinari. Dopo aver lavorato fino a tarda serata, il negoziato si è interrotto e i rappresentanti di Fiat si sono riuniti nelle ore successive per analizzare le osservazioni al testo sollevate da Uilm, Fismic, Fim, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. Nello stesso momento i segretari generali dei sindacati hanno continuato a lavorare sull’allegato al contratto sulla rappresentanza sindacale nelle fabbriche.

Spread Btp-Bund e Mercato Italiano dopo il meeting di Bruxelles

 L’Europa si divide, si spacca, ma si da’ anche regole ed obiettivi; questo il riassunto di quanto emerge dall’attesissimo vertice di Bruxelles che sembra aver tutto sommato soddisfatto nonostante abbia anche fatto emergere nuovi contrasti tra i Paesi dell’Unione Europea. Abbiamo una differenza notevole tra le diverse situazioni interne, anche se sembra che la voglia di restare uniti ci sia ancora e lo dimostra il fatto che il meeting “piace” ai mercati, almeno per il momento.

Il FTSE-Mib dopo due giornate di seguito fortemente negative recupera terreno dopo un’open leggermente negativa; siamo ora in guadagno a Piazza Affari ed il supporto chiave da controllare in close weekly si aggiorna a quota 15100 punti, sotto i quali il mercato perderà forza e tenterà nuovamente di girare in negativo il tracy+1 corrente.