Il governo dell’Ecaduor ha annunciato che potrebbe risultare inadempiente per quanto riguarda il pagamento di un interesse obbligazionario pari a 30 milioni di dollari, dato che la rovinosa caduta estiva del petrolio sta erodendo le esportazioni del paese sudamericano: il presidente Rafael Correa si vede ora praticamente costretto a minacciare di rinnegare il debito contratto dalla nazione. Lo stesso Correa ricorrerà a una moratoria di trenta giorni per quanto riguarda il pagamento dei bond, il quale è previsto per domani, anche per poter analizzare con attenzione quali sono le opinioni legali al riguardo: è quanto dichiarato dal ministro delle finanze, Maria Elsa Viteri, in una conferenza a Quito. Il prezzo sui 510 milioni di dollari di bond, che matureranno nel 2012, è sceso a un minimo di 14 cents di dollaro, facendo schizzare il reddito oltre il 100%: gli investitori, infatti, hanno affrontato il primo inadempimento sovrano fino a quando non è cominciata la grave crisi finanziaria globale a settembre.
Proprio a causa di questi avvenimenti, Standard & Poor’s ha tagliato il rating dell’Ecaduor di ben tre livelli (attualmente è sceso al livello CCC-). Il ministro Viteri ha così commentato la situazione:
Spetta al presidente valutare ed analizzare le varie alternative. Tutte le opzioni possibili saranno esaminate.
Correa, 45 anni e già ministro delle finanze, utilizza spesso nei suoi discorsi frasi nella lingua nativa Quechua: è dalla campagna elettorale del 2006 che ha annunciato di voler sospendere i pagamenti del debito, che ritiene illegittimo.