Buzzi Unicem upgrade da Deutsche Bank con target a 13,2 euro

 Giornata molto positiva per Buzzi Unicem alla borsa di Milano. Le azioni della compagnia cementifera mostrano un rialzo del 3,59% a 10,24 euro. Il titolo è al momento il secondo best performer sul listino azionario milanese. A dare slancio alle quotazioni è stata la promozione ricevuta da Deutsche Bank, che ha incrementato sia il rating che il prezzo obiettivo. La banca d’affari tedesca ha alzato la sua raccomandazione sul titolo a “buy” (comprare le azioni) da “hold” (tenere le azioni in portfolio).

Banca Mps cedola Monti-bond al 10%

 E’ un momento positivo in borsa per il titolo Banca Mps, che continua a evidenziare un interessante rally a seguito dell’approvazione dei Monti-bond da parte della Commissione UE. Ieri le azioni della banca di Rocca Salimbeni hanno chiuso la seduta con un rialzo del 3,01% a 0,2226 euro. Nell’intraday il rialzo era stato maggiore, fin sopra il 5%. I prezzi sono saliti fino a 0,2287 euro, sui livelli più alti da fine ottobre scorso. I volumi di scambio sono stati i più alti degli ultimi due mesi.

Apple sui minimi a 10 mesi dopo downgrade Citi

 La banca d’affari americana Citigroup ha deciso di tagliare la sua raccomandazione sul titolo Apple, abbassando sia il rating che il prezzo obiettivo. Secondo gli analisti finanziari di Citi, le azioni della società hi-tech di Cupertino non sono più da comprare. Il rating passa a “neutral” dalla precedente valutazione “buy”. Abbassato anche il target price, che in precedenza era di 675 dollari per azione. La nuova valutazione assegnata da Citi alle azioni Apple è di 575 dollari. Ieri nel pre-market Apple quotava addirittura sotto 500 dollari, poi ha aperto a 508,92 dollari.

Banca Mps via libera ai Monti-bond

 Banca Monte dei Paschi di Siena tira un sospiro di sollievo. Arriva il via libera ai Monti-bond, che sanciscono praticamente il salvataggio della banca da parte del governo. Ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge salva infrazioni europee. All’articolo 8 c’è la nuova disciplina dei Monti-bond, ovvero le obbligazioni che l’istituto di credito senese emetterà a favore del Tesoro per raggiungere gli obiettivi sui requisiti di rafforzamento del capitale richiesti dall’Eba, ovvero l’european banking authority. Stamattina in borsa il titolo Banca Mps guadagna l’1,3% a 0,2022 euro.

Saipem -10% in borsa dopo scandalo corruzione in Algeria

 E’ un momento davvero molto difficile per Saipem, dopo che ieri l’amministratore delegato Pietro Franco Tali si è dimesso a seguito dello scandalo che vede la società petrolifera milanese coinvolta in attività illecite in Algeria. Le accuse sono quelle di corruzione e malversazione. Dopo aver chiuso ieri la seduta di borsa con un calo del 4,33% a 32,68 euro, stamattina le azioni della società petrolifera non riuscivano a fare prezzo. L’apertura è avvenuta a 29 euro. Poco dopo l’inizio delle contrattazioni in fase continua è avvenuto un clamoroso crollo fino a 28,01 euro.

Banca Mps rating tagliato a spazzatura da S&P

 Brutta tegola per Banca Monte dei Paschi di Siena. L’istituto più antico d’Italia è finito ne lmirino dell’agenzia di rating Standard & Poor’s che ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito di lungo periodo a BB+ da BBB- confermando l’outlook negativo, che apre la strada a nuovi downgrade nei prossimi mesi. Il declassamento effettuato da S&P porta l’istituto bancario senese al livello “junk” (spazzatura), collocandolo così tra gli emittenti più speculativi. Sul finire di ottobre anche Moody’s aveva bocciato Mps al rating “spazzatura”, portando il giudizio a Ba2 da Baa3.

Rating Fitch: se ne può fare a meno?

 Fitch ha deciso di sospendere l’informativa italiana come risposta agli atti della Procura di Trani, che stanno indagando sulla correttezza dei comportamenti dell’agenzia di rating (e di S&P). Ma cosa accadrà, adesso, nei confronti del Paese, da parte delle altre agenzie di rating? È possibile che l’abbandono temporaneo (o definitivo?) di Fitch sul mercato nazionale possa costituire un pericoloso precedente? E soprattutto, possiamo fare a meno dei rating di Fitch & Co.?

Analisi S&P su Fiat

 Standard & Poor’s “avvisa” Fiat e le altre compagnie europee di far maggiore attenzione ai rischi determinati dalla debolezza del mercato europeo, con il comparto delle quattro ruote che rischia di impoverirsi ulteriormente. In una nota diffusa a mezzo stampa, l’agenzia di rating confronta le prospettive della compagnia torinese con altri due grandi operatori del settore nel vecchio Continente (Psa Peugeot Citroen e Renault) affermando, con Fiat che – attualmente – ha il rating più basso delle tre (BB- con un outlook stabile, contro il BB di Psa, ma con un outlook negativo e il BB+ con outlook stabile di Renault).

Downgrade Spagna non così vicino

 La Spagna non è poi così vicina al downgrade. Ad esserne convinta è una delle principali agenzie di rating del mondo, Fitch, che avverte: se il Paese iberico domanderà aiuti finanziari, a quel punto potrebbe non essere inevitabile procedere a un taglio del rating di merito del debito. Rimane ora da comprendere quanto, effettivamente, le finanze pubbliche spagnole siano capaci di reggere con le proprie forze all’impatto della crisi economica finanziaria della seconda parte del 2012, e quante possibilità, invece, vi siano di ricorrere al fondo Salva Stati.

Standard & Poor’s taglia rating 15 banche italiane

 L’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s ha ridotto il rating a 15 istituti di credito nazionali. La ragione sta nel forte collegamento tra le banche e il sistema Paese, che secondo Standard & Poor’s si trova a dover affrontare “una recessione più profonda e prolungata di quanto stimato in precedenza”. “Riteniamo che la vulnerabilità delle banche italiane al rischio di credito dell’economia stia aumentando” – sentenziano poi gli osservatori dell’agenzia di rating, contribuendo a peggiorare il sentment internazionale sul nostro sistema bancario.

Moody’s taglia il rating dell’Italia

 Moody’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, ha tagliato ancora il rating italiano. Il giudizio sul merito del Paese viene retrocesso di due notch, portandolo da A3 a Baa2, con mantenimento di un outlook negativo. La notizia è arrivata mentre il primo ministro Mario Monti sbarcava negli Stati Uniti per recarsi alla Allen Conference, incontrando il gotha della finanza e delle nuove tecnologie statunitensi. Ma quali sono state le determinanti alla base della scelta di Moody’s?

Previsioni negative di Fitch per Italia e Spagna

 L’istituto di rating che ha affondato le valutazioni dei debiti sovrani e degli istituti dell’Eurozona, conferma le sue aspettative negative per il Vecchio Continente; secondo un recente commento di Douglas Renwick, Seinor Director per i rating dei debiti sovrani, la tendenza iniziata nel 2011 proseguirà anche nei prossimi trimestri.

I detentori del debito Spagnolo e del debito Italiano sono in buona parte istituzionali esteri o comunque investitori non residenti nei Paesi stessi. Nel 2008 ad esempio il 60% del debito Spagnolo era detenuto da non-residenti, mentre nel Q4 del 2011 la percentuale ha visto un ridimensionamento al 40%, in particolar modo per la mancata crescita attesa nel Paese e per il peggioramento della disoccupazione.

Piano investimenti Enel 2012-2016

 Enel ha pubblicato il suo nuovo piano investimenti, che prevede impieghi particolarmente importanti nei prossimi cinque anni, a completamento di alcuni progetti di medio termine già avviati con successo dalla compagine italiana, e a supporto dell’avvio di nuovi piani di realizzazione di infrastrutture e di espansioni sul mercato nazionale e internazionale.

Più nel dettaglio, il piano industriale Enel 2012 – 2016 appena presentato alla comunità finanziaria prevede investimenti complessivi per 27 miliardi di euro, da realizzarsi entro il 2016. Ancora più specificatamente, il piano prevede che in Italia siano effettuati investimenti per 7,1 miliardi di euro nel periodo suddetto, di cui quasi due terzi nella Divisione Infrastrutture e Reti, il 31% dalla Divisione Generazione ed Energy Management e circa il 5% da parte della Divisione Mercato.

Default della Grecia molto probabile secondo Fitch

 Secondo quanto afferma David Riley, capo analisi, e Edward Parker, managing director di Fitch Ratings, la Grecia non riuscirà a pagare le obbligazioni da 14,5 miliardi di euro in scadenza nel mese di marzo. Considerando l’attuale scenario che contraddistingue la scarsa tenuta dei conti pubblici di Atene, il coinvolgimento di alcuni soggetti privati e le tensioni economiche e sociali che l’area ellenica sta attraversando, è pertanto probabile che entro 45 giorni il Paese andrà a dichiarare il proprio default. 

In maniera più esplicita, Parker avrebbe detto che “un coinvolgimento del settore privato, per noi (Fitch, ndR), equivale a un default. Prevediamo che succeda relativamente presto”. Riley, ospite della trasmissione Ballarò, ha invece aggiunto che “la Grecia andrà in default. Non si discute su questo. Ci sarà una ristrutturazione del debito. Si parla di ridurre in modo notevolissimo quanto deve ai suoi creditori privati. L’importante per la Grecia è che il default venga gestito nel mondo giusto e ordinato, nel contesto del Fondo Monetario Internazionale e dell’Unione Europea, al fine di rimettere in piedi il Paese”.