Piazza Affari positiva, spread sotto a 420

 Giornata positiva per i mercati finanziari; l’ultima ottava completa di Gennaio 2012 sembra voglia chiudere in positivo, così come farebbe il mensile in corso se l’andamento di queste prime ore di Lunedì 23 Gennaio verrà mantenuto fino a Martedì prossimo.

A Milano il FTSE-Mib apre esattamente dove aveva chiuso Venerdì scorso e sale immediatamente oltre la quota critica di resistenza a 15750 punti andando a segnare nuovi massimi di periodo in linea con le attese dopo il precedente close di Wall Street; benissimo il settore bancario che nel complesso guadagna oltre il 6% al momento con Banca MPS in testa alle blue-chips  che si avvicina al 10% di guadagno in poco più di tre ore di contrattazioni, seguita da Unicredit che segue a ruota l’andamento nonostante le incertezze sull’aumento di capitale.

Aumento di Capitale Unicredit

Previsioni Dow Jones 2012

 L’andamento del mercato USA confrontato con quello delle Piazze Europee rispecchia esattamente il momento che stiamo attraversando da diversi mesi a questa parte (più precisamente da Agosto 2011 ad oggi). L’attacco speculativo verso l’Eurozona ha radici ben più lontane se facciamo riferimento ai grafici di medio periodo, visto che già durante l’inizio del 2011 è iniziata la divergenza che ha visto il Dow Jones in recupero mentre già l’Europa e sopratutto l’Italia restavano indietro lateralizzando e preparandosi al ritorno verso i minimi del 2009 che è poi avvenuto.

Mentre in Europa il pericolo recessione diventava concreto e si allargavano gli spread tra titoli di Stato tedeschi ed i titoli del debito degli altri Paesi, il Dow Jones proseguiva verso l’alto consolidando il risultato degli 11000 punti da cui durante la fine del 2011 (più precisamente a Ottobre-Novembre) è iniziato l’ultimo rally rialzista ancora in corso.

Previsioni Borsa Italiana 2012

 La conclusione di un ciclo annuale sul bottom di fine 2011 diventa sempre più probabile; questi sarebbe da considerarsi come la seconda parte di un biennale nonchè la quarta di un ciclo più grande, ma visto che il bottom è leggermente superiore al centro ciclo non possiamo sposare completamente questa teoria e siamo invece costretti a rivedere i conteggi considerando l’eventuale troncamento temporale.

In termini di punti l’escursione è stata precisa e sul grafico mensile ben risalta, grazie anche ai classici swing, la formazione degli ultimi due anni. L’ipotesi è che questo arco temporale sia da attribuire ad un nuovo ciclo quadriennale che si trova ora nel suo punto intermedio;

Previsioni prezzo Succo d’Arancia 2012

 Tra le scende cinematografiche dedicate al mondo della Borsa, una è in particolare ricordata con piacere da chiunque (anche da parte di chi, di Borsa, non vuole sentir parlare); la famosa speculazione ribassista sul Succo d’Arancia di “Una Poltrona per Due“, classico film di Dicembre che regolarmente la TV Italiana propone durante la magica notte di Natale. Non fosse per questo motivo forse, non tutti sarebbero a conoscenza del fatto che tra i futures più trattati del mondo delle commodities abbiamo proprio il succo d’arancia, che come altre è regolamentato nell’ICE e conta innumerevoli derivati.

Famose sono le commodities per la loro ciclicità e sicuramente il succo d’arancia non è da meno; alti e bassi si susseguono con range estremamente ampi che la sciano spazio ad operazioni di brevissimo come di lungo periodo, escludendo il lunghissimo visto che bene o male la durata delle operazioni non è mai più di 1-2 anni.

Previsioni prezzo Alluminio 2012

 Tra i metalli preziosi ci si interroga ancora sulla validità dell’Oro come bene di rifugio, mentre l’incremento di prezzo degli scorsi anni di Rame, Nickel ed altri metalli strettamente legati al mondo del lavoro, subisce un rallentamento di pari passo con l’andamento dell’economia reale.

Previsioni sull’Oro

Se c’è invece un metallo che con il tempo avrebbe dovuto incrementare il suo valore è proprio l’alluminio; le applicazioni di quest’ultimo sono estremamente estese grazie alla quantità di leghe sviluppate nel tempo che rispondono ad esigenze diverse per i più svariati settori.

Previsione prezzo Cacao 2012

 La ciclicità delle commodities se da un lato fornisce un buon supporto previsionale, dall’altro non riesce sempre a garantire altrettanta sicurezza nelle aspettative per quanto riguarda l’entità del movimento. Avere una direzione da seguire è sicuramente un buon inizio nella gestione delle posizioni, ma se a questo non segue un movimento di prezzo tale per cui il tempo sul mercato non diventa un problema (visto che comunque la liquidità è vincolata) allora l’investimento non è più considerabile come proficuo.

Il caso del prezzo del Cacao chiarisce meglio il concetto; durante la salita avuta tra il 1972 ed il 1977 (con un’estensione di quasi 5000 punti) e la successiva discesa durata per circa altri 5 anni il range ha garantito un movimento rispetto al tempo trascorso estremamente vantaggioso. Confrontando il periodo in questione con il successivo (dal 1982 al 2002 circa) si vede bene la differenza in termini di punti e proprio quest’ultimo arco temporale anche se corrisponde a due cicli completi non ha prodotto il risultato precedente facendo rimanere i portafogli “in stallo”. 

Previsione prezzo petrolio 2012

 Oro e Petrolio sono stati protagonisti di questo 2011 appena chiuso ma non certo per performance; sulla media annuale infatti in entrambi i casi siamo nettamente sotto le aspettative che avevamo a Gennaio scorso in termini percentuali e questo grava inevitabilmente sui portafogli che invece hanno scommesso su questi due strumenti. Cosa ci attende ora nel 2012? 

L’augurio è sicuramente quello di veder “sbloccato” il prezzo quanto prima così che non bisogna prendere in considerazione l’idea di ruotare il portafoglio su altri strumenti più attivi; la relativa sicurezza in termini di tendenza che contraddistingue l’Oro ed il Petrolio è difficilmente sostituibile ma da un anno a questa parte è come avere un peso nel deposito titoli piuttosto che un investimento.

Previsione prezzo oro 2012

 Il mondo della finanza si muove sempre secondo equilibri per cui se certi mercati tendono a scendere, altri salgono e viceversa. Questo non da però per scontato che sul lunghissimo periodo non si possano avere trend in contrasto tra breve e lungo termine visto che molto dipende dall’entità dei movimenti stessi che restano spesso sproporzionati tra i vari mercati.

Il caso dell’oro spiega meglio questo concetto; dal 2001 ad oggi il mercato azionario ha avuto un andamento molto differente a seconda delle fasi che abbiamo attraversato e ci sono stati tanti rialzi quanti ribassi, tutti ben identificabili nel grafico di lungo periodo. Sul Gold future di riferimento per il prezzo dell’oro invece dal 2001 ad oggi è stata praticamente una salita continua (il ritracciamento del 2008 conta come tendenza di medio) che ha portato un guadagno sul prezzo fuori da ogni previsione (da quota 300 circa l’oro adesso si aggira sopra a 1500).

Campari è tra le migliori blue-chips del 2011

 Per quanto riguarda un buon compromesso tra aspettative e situazione grafica abbiamo già visto ieri cosa offre il mercato delle blue-chips italiano e riteniamo che se i supporti non verranno violati nei prossimi mesi Impregilo corrisponde a questo tipo di selezione.

Se invece dobbiamo selezionare i titoli che nel 2011 (e negli anni prima) sono andati meglio dell’indice di riferimento allora l’attenzione cadrebbe su Campari; durante il rialzo durato dal 2003 al 2007 la performance è stata notevole ma non quanto la fase durata dal 2009 a metà 2011; dopo il crollo delle torri l’up-trend ha interessato tutto il listino e le performance positive si sono registrate praticamente su tutti i settori rispetto al bottom del 2003. Il crollo del 2008-2009 ha messo in evidenza le differenze sostanziali tra chi poteva reggere una fase di crisi e chi no, ed in questo caso proprio Campari ha spuntato la sfida fermando la fase discendente a circa 2 euro per poi iniziare il recupero in anticipo ed in divergenza rispetto al FTSE-Mib e senza sopratutto aver rivisto il bottom del 2003.

Azioni 2012: Impregilo è da comprare? Ecco l’analisi completa

 Se dovessimo scegliere tra le azioni italiane quella che presenta il miglior compromesso tra situazione fondamentale e quadro tecnico, allora l’attenzione ricadrebbe sicuramente su Impregilo. Le azioni quotate sul listino delle blue-chips hanno visto da Settembre scorso un rialzo seguito direttamente ad un doppio minimo disegnato con il mese precedente; il recupero messo a segno nella seconda metà del nono mese dell’anno è stato deciso e veloce tanto che per recuperare il break-away point ci sono voluti pochi giorni  ed il prezzo non è mai tornato sui suoi passi.

Da quel momento la situazione incerta ha assunto grande forza rialzista messa in dubbio solo a Novembre quando l’indice di riferimento ha sofferto per il proseguo dell’attacco all’Euro; tuttavia il mercato è riuscito a ritrovare la strada del rialzo immediatamente andando a superare di poco quota 2.4 euro proprio negli ultimi giorni di questo 2012.

Piazza Affari positiva

 I bassi volumi di contrattazione che caratterizzano i giorni prefestivi pesano ancora di più in un momento come questo, in cui buona parte dei trader vuole restare liquida per valutare il close annuale alla luce dei nuovi sviluppi di breve.

L’andamento del Fib è di tipo laterale-rialzista e dal bottom vicino a 14500 in 6 giorni il derivato non è riuscito a guadagnare più di 500 punti scarsi; dopo l’aumento di volatilità della giornata di ieri che non ha avuto sviluppi, siamo ora in una fase di compressione giunta ormai al suo vertice. Dopo l’apertura in gap-up, dalla prima candela oraria fino a quella corrente si è avuto un restringimento del range di estensione che al momento risulta essere l’unico segnale da seguire prima della chiusura di giornata. L’uscita dal triangolo di compressione ben visibile sul grafico a candele ad un’ora darà circa 100-150 punti di movimento direzionale da seguire in trailing stop e senza reverse di posizione.

Milano apre in positivo ma dopo BCE scattano le vendite

 L’open di questa mattina era più che incoraggiante; il FTSE-Mib si è istantaneamente trovato poco sopra a 15100 punti aprendo una finestra di prezzo che nelle ore successive alla prima si è chiusa sotto il peso delle vendite. Dal top relativo a 15300 il mercato ha iniziato la discesa fulminea che ha visto il suo bottom relativo a 14720 di indice mentre al momento sul book si lotta per mantenere quota 14800 (supporto da controllare in close daily).

Ora che il gap è stato chiuso se il mercato non si riprenderà il close annuale potrebbe spingere il mercato sotto ai minimi di periodo portando la negatività di Dicembre 2011 anche su Gennaio 2012. Per la giornata di oggi ci si può attendere ancora uno sviluppo positivo visto che il settore bancario nonostante la leggera perdita sembra in recupero ed Intesa SanPaolo è in cima alle blue-chips con un guadagno del 2%. A seguire abbiamo Lottomatica (+1.31%) e Mediolanum (+1.22%) sul podio e Enel G.P., Atlantia, Generali, STM e Diasorin che sono gli unici titoli del listino italiano ad essere positivi.

Asta positiva in Spagna, azionari Europei positivi

 L’esito positivo dell’asta dei titoli del debito spagnoli sembra riflettersi su tutto l’azionario Europeo ed Americano; nel Vecchio continente abbiamo il FTSE-Mib che si appresta a chiudere una giornata estremamente positiva (+2.17%) grazie al settore bancario che per il secondo giorno di fila regge l’andamento di Milano. Il +4.47% del FTSE- Banks è sorretto a sorpresa da Ubi Banca, la migliore non solo dell’indice settoriale ma anche di tutte le blue-chips con una performance del 7.13% che richiama però entro domani una discesa per le prese di profitto di brevissimo. A seguire Banca Popolare di Milano con 6.51% di guadagno e Unicredit con il 5.10% immediatamente sotto. Bene anche Intesa SanPaolo con il 5% preciso al momento ed il prezzo che oscilla intorno a 1.28 confermando la fiducia nel colosso italiano. Male invece Banca Mediolanum che con un misero 1.18% mostra evidenti difficoltà rispetto al resto del paniere.

Piazza Affari recupera terreno, spread a 488

 Il listino azionario italiano recupera terreno dopo l’incertezza della scorsa ottava; dopo un’open negativo sotto a 14500 in pochi scambi il FTSE-Mib si porta al di sopra del supporto psicologico salendo oltre a 14750 nel corso della mattinata, dove ora lateralizza.  I maggiori istituti di credito sono positivi, ed è proprio questo il fattore che costringe a prendere il minimo del 14 Dicembre come inizio di un nuovo tracy+1 che ora stà cercando di superare i livelli critici e virare al rialzo, per recuperare le perdite dei scorsi giorni.

Abbiamo quindi Unicredit che guadagna il 5.65% portandosi a 0.7195 seguita da Mediobanca (+4.87%) a 4.7380 e Intesa SanPaolo al terzo gradino del podio momentaneamente con una performance del 4.61% che fa’ sfiorare quota 1.2750.