Mps bocciata da Moody’s con rating B2

 L’agenzia di rating Moody’s ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito di lungo termine di Banca Monte dei Paschi di Siena a “B2” da “Ba2”. L’outlook sul credit rating viene confermato a “negative”, che presuppone la possibilità di ulteriori downgrade nei prossimi mesi. Nonostante la bocciatura, le azioni della banca di Rocca Salimbeni riescono a guadagnare l’1% a 0,2215 euro. A favorire la tenuta delle quotazioni in area 0,22 euro è l’ottimo andamento di Piazza Affari negli ultimi giorni e la tonicità del settore bancario, grazie al calo dello spread.

Deutsche Bank taglia stime eps 2013 su banche italiane

 Manca ormai solo una settimana all’inizio della stagione delle trimestrali per le banche italiane. Si comincerà con i conti di Unicredit il 10 maggio, ma nel giro di pochi giorni saranno pubblicati i risultati del primo trimestre dell’anno per quasi tutti gli istituti di credito della penisola. Secondo gli esperti di Deutsche Bank i conti trimestrali non saranno un driver per le banche italiane. L’istituto teutonico si aspetta segnali di miglioramento dal fronte degli accantonamenti su perdite per crediti deteriorati con conseguente impatto positivo sugli utili su base trimestrale.

Migliori e peggiori banche italiane 2013

 Anche se le banche italiane festeggiano calo dello spread con buone performance borsistiche, Exane Bnp Paribas ritiene che non tutti i titoli bancari quotati a Piazza Affari abbiano le stesse chance di mettere a segno risultati soddisfacenti nei prossimi mesi. Gli esperti del broker transalpino sottolineano che “nonostante la redditività delle banche italiane sia influenzata da driver comuni, dato che i loro business model sono simili, la sostenibilità degli utili non è uguale”. Nel comparto bancario italiano Exane ritiene che ci siano solo poche “gemme preziose”.

Mps subirà perdite su derivati fino al 2034

 Per Banca Mps lo scandalo derivati potrebbe avere ripercussioni talmente negative che la banca dovrà fronteggiare i danni per i prossimi vent’anni. Ad affermarlo sono i pm di Siena, secondo i quali l’operazione di ristrutturazione del derivato Alexandria avrebbe generato un risultato economico particolarmente negativo da provocare ingenti perdite con effetti sul bilancio della banca senese fino al 2034. Secondo i pm non c’è la possibilità di arginare questa situazione nemmeno attraverso l’azione civile proposta dagli attuali vertici societari contro la banca nipponica Nomura.

Unicredit paga effetto-Cipro e outlook 2013

L’effetto-Cipro sta provocando forti vendite sui listini azionari europei, in particolare sul settore bancario. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB perde poco più del 2%, anche se in apertura la borsa milanese era in calo del 2,8%. Il titolo peggiore è al momento Unicredit, che risente però anche delle bocciature di alcuni broker e banche d’affari. Gli analisti finanziari hanno rivisto al ribasso le loro stime sulla banca di Piazza Cordusio, a seguito della pubblicazione dei risultati di bilancio riferiti all’esercizio 2012 e all’outlook per il 2013.

Bper bilancio 2012 in rosso

 La recessione ha avuto un impatto decisivo sui conti di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che chiude anche l’esercizio 2012 con un rosso in bilancio. Lo scorso anno l’istituto di credito emiliano ha registrato una perdita netta di 32,6 milioni di euro, che comunque è nettamente più bassa rispetto al passivo di fine 2011 di circa 270 milioni di euro. La debolezza dei conti di Bper è dovuta per lo più alla necessità di procedere con una serie di accantonamenti su crediti, applicando un approccio valutativo estremamente prudente.

Ubi Banca torna in utile nel 2012

 Il bilancio d’esercizio 2012 si è chiuso positivamente per Ubi Banca, che è tornata in utile ed è riuscita a difendere la cedola. L’istituto di credito guidato da Victor Massiah ha realizzato un utile netto di 82,7 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di 101,9 milioni di euro di oneri legati al piano di incentivi all’esodo. Da un punto di vista patrimoniale, la popolare lombarda ha mostrato un Core Tier 1 al 10,29%. Alla borsa di Milano le azioni Ubi Banca evidenziano un progresso dell’1,09% a 3,52 euro.

Banco Popolare lancia profit warning 2012

 Resta sotto i riflettori il titolo Banco Popolare, che ieri sera ha lanciato un profit warning sui conti del 2012. Le azioni della banca erano in forte calo questa mattina a Piazza Affari, evidenziando addirittura un calo di circa cinque punti percentuali. Dopo essere scesi fino a 1,15 euro, sui livelli più bassi da oltre due mesi, i prezzi hanno virato in positivo e attualmente il titolo guadagna lo 0,57% a 1,23 euro. A favorire la ripresa delle quotazioni è l’andamento molto positivo del settore bancario e la riduzione dello spread sotto 340 punti.

Banche italiane nel 2012 sarà record di sofferenze

 Negli Stati Uniti le banche americane hanno realizzato profitti record nel corso del 2012, tornando ai livelli pre-crisi. Rispetto al 2011 gli utili sono cresciuti del 19,3% a 141,3 miliardi di dollari. Il boom del 2006 è a portata di mano e potrebbe essere battuto già quest’anno, considerando il trend degli utili in crescita. E in Italia? La stagione dei bilanci per gli istituti di credito italiani si aprirà il 12 marzo con Intesa Sanpaolo. Al 30 settembre 2012 gli utili delle prime 10 banche italiane erano cresciuti complessivamente a 2 miliardi.

Rbs ancora in perdita

 Non accenna ad arrestarsi la fase calante di Royal Bank of Scotland. L’istituto di credito ha infatti dovuto ammettere di aver chiuso il 2012 in rosso (per il quinto anno consecutivo), con una perdita che è stata pari a 5,17 miliardi di sterline. Ad ogni modo, nonostante la continua emorragia della redditività aziendale, la società ha reso noto di poter giungere nelle condizioni “giuste” per poter essere venduta prima delle elezioni del 2015 (la società era stata salvata nel 2008 dal Tesoro britannico).

Ubi Banca chiuderà in perdita l’ultimo trimestre 2012

 Ieri sera Ubi Banca ha comunicato il dato definitivo del piano esodi incentivati, a seguito del raggiungimento dell’accordo con i sindacati avvenuto nel novembre scorso. Le uscite anticipate saranno 736, che avverranno entro i primi sei mesi dell’anno in corso. Grazie al taglio dei costi Ubi Banca risparmierà 107 mlioni di euro, ovvero il 4,7% degli attuali costi totali della banca. La stima precedente era più bassa, a 100 milioni di euro. Gli oneri una tantum, invece, sono stimati a 141 milioni di euro, qualcosina in più rispetto ai 130 milioni stimati in precedenza.

Banche francesi sottocapitalizzate secondo S&P

 L’agenzia di rating Standard & Poor’s ritiene che le banche francesi siano ancora vulnerabili agli shock dei mercati finanziari, in quanto fragili e sottocapitalizzate. Il monito di S&P arriva nel bel mezzo della pubblicazione delle trimestrali dei principali istituti di credito transalpini, quali Société Générale, Bnp Paribas e Crédit Agricole. Tra l’altro i tre istituti, sebbene con rating diversi, hanno un outlook negativo per cui rischiano ancora nuovi downgrade. Le banche francesi risentono della debolezza dell’economia nazionale e dell’esposizione verso i paesi periferici più deboli.

Banca Popolare Milano si trasforma in Spa

 Banca Popolare di Milano è ormai pronta a ufficializzare la trasformazione in società per azioni. La revisione della governance voluta da Andrea Bonomi è alle battute finali. Ieri il consiglio di sorveglianza e quello di gestione si sono riuniti per dare un’accelerazione al progetto di trasformazione della banca popolare in Spa. Tutto è pronto per dare il via alla fase finale delle discussioni, che porterà l’istitito milanese di Piazza Meda a diventare una banca unica nel suo genere nel settore bancario italiano.

Mps non c’è salvataggio dello Stato secondo Visco

 Continua a tenere banco la vicenda Monte dei Paschi di Siena, che nelle ultime settimane ha calamitato l’attenzione di politici, economisti e investitori su scala globale. L’istituto di credito più antico del mondo, e terza forza bancaria in Italia dietro il duo Intesa-Unicredit, sta vivendo la pagina più buia della sua storia a causa dello scandalo delle operazioni illecite messe a punto dagli ex vertici che ora sono finite nel mirino della magistratura. Intanto, Ignazio Visco ha sottolineato che quello di Mps “non è il salvataggio di una banca in crisi”.