Stipendi banchieri fermi per tre anni

 Anche i banchieri risentiranno, per quanto possibile, degli effetti della lunga ondata di crisi che sta colpendo il mercato dell’Eurozona. In una lettera indirizzata ai vertici degli istituti di credito, infatti, il numero 1 dell’Abi Giuseppe Mussari ha chiesto agli occupanti delle più alte poltrone delle aziende bancarie italiane di applicare “moderazione” nel trattamento economico dei top manager, evitando per quanto possibile il loro incremento nei prossimi tre anni

Con la lettera inviata ai presidenti dei consigli di amministrazione delle banche associate, agli amministratori delegati e ai direttori generali degli istituti di credito, Mussari cerca così di sensibilizzare i banchieri sulla necessità di dare un concreto esempio alla causa del sistema bancario evitando, più in generale, il clamore mediatico di nuovi rialzi negli stipendi – già di per sé piuttosto dorati – dei manager degli istituti bancari.

Spread sotto i 480 punti grazie al Pil cinese

 Buona parte delle borse asiatiche dopo la pubblicazione di un positivo dato macroeconomico da parte della Cina, che conferma come il suo prodotto interno lordo sia cresciuto nel quarto trimestre oltre le previsioni dei macroeconomisti. La crescita economica del Paese si sarebbe infatti caratterizzata per un ritmo pari a 8,9 punti percentuali contro gli attesi 8,7 punti percentuali, pur in lieve rallentamento (- 0,2%) rispetto ai 9,1 punti percentuali del trimestre precedente. 

Complessivamente, il 2011 cinese si è contraddistinto per una crescita del Pil pari al 9,2%, contro il 10,4% del 2010. Dati in flessione rispetto alle basi di confronto, ma pur sempre denotanti l’ottima spinta della locomotiva del Paese asiatico che – nonostante la crisi del mondo “occidentale” – sembra non perdere terreno rispetto alla linea guida tracciata per garantirgli il raggiungimento, nel medio lungo periodo, del ruolo di leadership mondiale.

Standard & Poor’s declassa il rating anche dell’Efsf

 Standard & Poor’s non ha avuto pietà nemmeno per il cosiddetto “Fondo Salva Stati”, l’European Financial Stability Facility (meglio noto con la sigla Efsf): i downgrade di paesi importanti come Francia e Austria è stato soltanto il preambolo per questo nuovo declassamento, con il veicolo finanziario in questione che ha visto il suo rating scendere da AAA ad AA+, la seconda miglior valutazione da parte dell’agenzia americana. Le motivazioni sono presto dette, la stessa Standard & Poor’s aveva fatto sapere non più tardi di un mese fa che la perdita della tripla A da parte di uno dei garanti del meccanismo avrebbe comportato lo stesso destino anche per l’Efsf, e così è stato.

In Italia aumenta il numero delle banconote contraffatte

 Il 2011 è stato senza dubbio l’anno in cui la crisi economica ha colpito con maggiore forza il nostro paese, ma anche del dilagare di un fenomeno odioso: si tratta della contraffazione di banconote, la quale, stando agli ultimi dati pubblicati dalla Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea, ha fatto segnare un nuovo picco negativo nei dodici mesi che si sono appena conclusi. Nel dettaglio, ad aumentare è stato proprio il numero di banconote create dai falsari in Italia, un incremento che è stato rilevato, in particolare, negli ultimi sei mesi dell’anno. Tra l’altro, questo record ci fa vergognare doppiamente, dato che l’andamento generale dell’area dell’euro è stato invece caratterizzato da un calo, una netta controtendenza che va sicuramente approfondita.

Sciopero benzinai della durata di 7 giorni

 Si alza il coro di protesta dei benzinai: Figisc e Anisa Confcommercio hanno proclamato uno sciopero nazionale su tutta la rete stradale ed autostradale di 7 giorni.  L‘astensione sarà totale e le modalità e le date precise saranno decise dalle due Federazioni, secondo le quali la scelta di intervenire sull’esclusiva di fornitura nella rete carburanti non sortirà effetti sui prezzi, ma più che altro finirà per espellere i gestori dalla rete alla scadenza dei loro contratti. Inoltre, sempre secondo quanto affermato dalle Federazioni, la norma che autorizza gli impianti a funzionare 24 ore su 24 solo nella modalita’ self service senza piu’ la presenza dell’operatore é un altro balzello che peserà sulla categoria.

Inflazione in aumento ma cala il debito pubblico

 Aumenta l’inflazione in Italia, secondo quanto riportato dal supplemento al Bollettino statistico dedicato alla Finanza pubblica di Bankitalia: il livello dei prezzi é in aumento e potrebbe ancora subire un incremento in vista della manovra finanziaria Monti, la quale prevede la possibilità di un aumento dell’IVA al 23% durante la seconda metà di quest’anno. Anche l’ISTAT ha precisato che sull’aumento dell’inflazione hanno influito i provvedimenti previsti dalla manovra fiscale di settembre, soprattutto il passaggio dell’Iva ordinaria dal 20% al 21%. Federconsumatori e Adusbef si mostrano preoccupati per l’aumento dei prezzi dei prodotti di largo consumo, quelli appartenenti al cosiddetto “carrello della spesa”, i costi per le famiglie italiane sono aumentati del 3,5%.

Asta titoli di Stato con il fiato sospeso per la Francia

 Giornata di attesa per la Francia. Parigi sta infatti collocando sul mercato i propri titoli di Stato: un appuntamento ampiamente previsto, che dovrebbe permettere ai transalpini di ottenere 8,7 miliardi di euro di prestito. L’esito dell’asta appare tuttavia piuttosto incerto (nonostante qualche indiscrezione positiva degli ultimi minuti) a causa del comportamento dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, che venerdì scorso, a piazze finanziarie chiuse, aveva declassato Parigi privandola della storica tripla A.

Proprio in vista dell’appuntamento di questa mattina, Sarkozy aveva mostrato chiaramente di non gradire il comportamento degli analisti della società di rating statunitense, arrivando a sostenere a denti stretti che il loro giudizio non era rappresentativo del reale stato di salute dell’economia e dei conti pubblici del Paese.

Vino italiano realizza export record

 L’anno 2011 appena concluso è risultato essere tra i peggiori in quanto a incertezza finanziaria; il resoconto dei vari settori infatti lascia al 2012 un quadro che sembra sull’orlo di “esplodere” in recessione e le aspettative positive sono esclusivamente orientate verso certi metalli e certe commodities, a dimostrazione ulteriore di come la crisi finanziaria potrebbe costringere ad un ritorno alle materie prime a discapito delle aziende quotate, sempre più oggetto di speculazioni finanziarie.

Se dal 2011 emerge però un settore che sembra non conoscere crisi allora questo è quello del vino Italiano; la Coldiretti ha appena stilato un rapporto secondo cui il settore vinicolo dell’esportazione abbia superato ogni record concludendo il 2011 con un fatturato stimato in 4 miliardi di euro.

La famosa bevanda alcolica (vanto storico italiano) sembra sia particolarmente apprezzata in Germania per quanto riguarda l’Unione Europea, mentre fuori sembra che il maggior acquirente sia la Cina insieme ad altri Paesi Asiatici (proprio verso la Cina le esportazioni sono aumentate dell’87% rispetto al 2010).

Brusco calo degli utili per JP Morgan

 JP Morgan Chase, la principale banca statunitense per attività, ha chiuso il quarto trimestre del 2011 con un profondo calo degli utili netti, assestati a quota 3,73 miliardi di dollari (equivalenti a 90 centesimi per azione) contro i precedenti 4,83 miliardi di dollari conseguiti nello stesso periodo di un anno fa: una contrazione della redditività che era stata ampiamente attesa dagli osservatori finanziari locali e internazionali, ma che ha comunque creato ben più di qualche malumore tra gli stakeholders della corporate americana. 

Per quanto riguarda il business della società, la compagine ha affermato che il giro d’affari nel quarto trimestre 2011 è rimasto pressochè stabile, intorno ai 22,3 miliardi di dollari. Risultati che non hanno soddisfatto – come abbiamo già osservato – i principali stakeholders (primi tra tutti, i più importanti azionisti dell’azienda) e che hanno sostanzialmente costretto il chief executive officer James Dimon a sbilanciarsi in un commento a caldo, con il manager che ha affermato come i risultati siano stati “abbastanza deludenti”.

Aumento capitale Fonsai rinviato

 Il rinvio dell’aumento di capitale relativo alla compagnia assicurativa Fondiaria Sai sta per diventare una certezza quasi assoluta: questa affermazione può essere fatta alla luce di quelli che sono gli intenti che emergono dalla lettera stilata da Unipol e dalla famiglia Ligresti, la quale dovrebbe causare proprio questo ritardo in merito alla ricapitalizzazione della società piemontese. Una data fondamentale in tal senso sarà senza dubbio quella del prossimo 27 gennaio, quando il consiglio di amministrazione dello stesso gruppo sarà protagonista di un meeting volto a stabilire quali saranno le condizioni e i tempi dell’aumento di capitale.

A Milano entra in vigore l’area C in via sperimentale

 Milano si è svegliata oggi con una novità e un ricordo in più: il ricordo riguarda il tanto discusso Ecopass, mentre l’innovazione sarà quella che da stamattina coinvolgerà gli automobilisti del capoluogo lombardo, la zona a traffico limitato che si sta imparando a conoscere come Area C. Le regole di accesso e i vari pagamenti da effettuare sono nuovi di zecca, dunque bisogna fare un po’ d’ordine per capirne il reale funzionamento. Anzitutto, non si tratta di un pedaggio ecologico che è collegato alle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, bensì di un biglietto di ingresso riservato a tutte le autovetture milanesi in modo da ridimensionare il fenomeno del traffico (si pensa di arrivare a una riduzione complessiva di trenta punti percentuali).

Riserve valutarie straniere della Cina in calo

 Le riserve di valuta straniera in Cina, che come molti sapranno sono le più ingenti al mondo, sono in diminuzione, nello specifico si sono ridotte nel quarto trimestre del 2011, secondo quanto dichiarato dalla Banca centrale del Paese. Una diminuzione non si aveva dalla crisi finanziaria asiatica del 1998. La Banca centrale cinese accumula tali riserve perché la maggior parte degli esportatori devono depositare i loro ricavi in valuta presso l’istituto che in cambio, fornisce liquidità in yuan all’economia, oltre a comprare titoli di Stato degli Stati Uniti o di altri Paesi.

Previsioni prezzo Argento 2012

 Il grafico spot dell’argento di lunghissimo periodo mostra una situazione che va’ più o meno ad assomigliare lentamente all’Oro; se negli anni precedenti al 2006 l’andamento è stato prevalentemente laterale (un laterale ad ampio range, ma senza crescita nel tempo) per poco più di 20 anni, ora la situazione è visibilmente cambiata e dal range compreso tra 3.60 circa e 15.40 si è usciti al rialzo per arrivare a sfiorare quota 50 verso la metà del 2011 (tutti i valori fanno riferimento al prezzo spot dell’Argento).

Durante il laterale in realtà il valore dell’Argento non è stato un buon investimento, neanche considerando un acquisto ipotetico vicino ai minimi del range; a meno di aver aspettato il 2007-2008 per vendere infatti l’inflazione non è stata battuta dall’andamento e la liquidità non è stata ripagata dell’investimento.

Investire in Argento 2012

Assopetroli guarda con sospetto alla liberalizzazione dei carburanti

 Assopetroli, l’associazione nazionale che rappresenta da oltre sessanta anni gli interessi delle imprese petrolifere ed energetiche, non poteva che guardare con sospetto alla possibile liberalizzazione dei carburanti: il numero uno dell’ente, Franco Ferrari Aggradi, si è comunque dichiarato ottimista per quel che concerne la possibile revisione delle misure settoriali da parte del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Lo stesso Ferrari Aggradi ha anche sciorinato quali sono i difetti del pacchetto in questione. In particolare, il progetto in questione potrebbe diventare pericoloso nel momento in cui si andrebbe a modificare il contratto di esclusiva per quel che concerne la vendita dei carburanti, un legame che ha da sempre unito i gestori e i punti vendita.