Google vuole finanziare la sopravvivenza di Yahoo

 Non poteva che inserirsi anche un colosso come Google nell’affaire che potrebbe dar vita all’acquisizione di Yahoo Incorporated: la compagnia di Sunnyvale tentenna ancora nel valutare tutte le offerte che le sono pervenute, dunque ora tocca a Mountain View tentare di finanziare in maniera adeguata l’intera operazione per avere la meglio sugli altri concorrenti. Come trapela dalle principali indiscrezioni, comunque, la stessa società informatica non dovrebbe optare per un’offerta vera e propria come avvenuto con Microsoft, ma comunque le trattative sono piuttosto serrate da questo punto di vista.

Marcegaglia: l’Europa é sul baratro, necessarie serie misure

 Dal forum italo-tedesco degli industriali a Bolzano parte un messaggio a Governi e Commissione Ue da parte di Confindustria nella persona di Emma Marcegaglia, un messaggio che non rimarrà solo vocale ma che sarà tradotto in un documento comune da inviare ai governatori. La numero uno di Confindustria ha preso seriamente gli avvertimenti di Fitch e S&P sull’Italia e, seppur puntualizzando che non è realmente a rischio la solvibilità, invita i governi alla prudenza e a vagliare delle misure necessarie per scongiurare il disastro.

Grecia: presto sesta tranche di aiuti

 I ministri finanziari dell’Eurozona si sono incontrati nei giorni scorsi a Bruxelles dove hanno deciso lo sblocco di massima della nuova tranche di aiuti alla nazione che desta più preoccupazioni in questo periodo. È la prima di una serie di riunioni dei responsabili politici europei allo scopo di dare un risvolto positivo alla crisi del debito sovrano, che minacciano non solo la nazione ellenica, ma l’integrità dell’intero Eurogruppo. E’ stata una fase decisiva per l’Europa, che ha dovuto decidere in tempi stretti misure efficaci per cercare di contrastare la crisi, dove Francia e Germania sono state di fatto le protagoniste, da loro é dipesa la scelta delle soluzioni.

Antitrust Ue, nel mirino Johnson & Johnson e Novartis

 La Commissione Europea ha comunicato nel corso della giornata di ieri di aver avviato un’istruttoria contro due colossi quali Johnson & Johnson e Novartis: l’Antitrust comunitaria è dunque pronta ad accertare una nuova magagna, anche perché c’è il forte sospetto che le multinazionali in questione possano aver ristretto l’accesso del mercato ai concorrenti generici in Olanda. Bruxelles, come è noto, detiene anche questi poteri di tutela della concorrenza e del mercato e il suo obiettivo in questo caso sarà quello di appurare se la compagnia farmaceutica di New Brunswick e quella di Basilea hanno effettivamente collaborato per escludere altre aziende potenziali dal comparto relativo alle versioni generiche di Fentanyl, uno dei più potenti medicinali sintetici.

Draghi investito della nuova carica elogia Trichet

 Passaggio di consegne alla BCE: a Trichet succede Mario Draghi e mentre parte degli italiani festeggia con orgoglio la nomina di un connazionale alla guida dell’organismo comunitario, Draghi non perde l’occasione per elogiare il presidente uscente. Secondo il nuovo governatore, Trichet ha dovuto affrontare il periodo più difficile dalla creazione della Bce e durante la crisi è stato il primo e il più veloce ad agire. Un Jean-Claude Trichet commosso ha consegnato nelle mani di Mario Draghi la campana di legno e ottone che segna l’ inizio delle riunioni del Governing Council: un gesto simbolico che segna il cambio di consegne.

Microsoft trimestrale, fatturato in crescita del 7%

 Microsoft ha rivelato i risultati finanziari per il trimestre concluso lo scorso 30 settembre: continua la crescita che nel periodo precedente aveva fatto segnare a Redmond fatturato record. Stavolta la società ha registrato un fatturato di 17,37 miliardi di dollari, in crescita del 7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente e un utile operativo di 7,2 miliardi, in caso in crescita dell’1%. Gli azionisti hanno un valore decisamente positivo rispetto al contesto internazionale: gli utili per azione si attestano a 68 centesimi, in crescita del 10 per cento anno su anno. Vanno bene le vendite derivanti dalle divisioni Office e Server, non si può dire la stessa cosa per Windows, le cui vendite sono in leggero calo. Diminuiscono infatti da parte degli utenti, gli acquisti di pc della casa di Redmond e di conseguenza, anche le vendite del sistema operativo.

Piazza Affari: tensione sui titoli di Stato in close di ottava

 Ancora alta tensione sul mercato dei titoli di Stato italiani; il rendimento dei BTP al 6% fa’ discutere in questo close settimanale mentre lo spread Btp-Bund torna vicinissimo ai livelli di top assoluto a 383 punti alzando ancora di più l’attenzione dell’Eurozona verso il Bel Paese.

Il crollo verticale della giornata di ieri non ha avuto conseguenze immediate come invece si prevedeva con la perdita di quota 15750; il recupero messo a segno fin dalle prime ore di oggi non viene comunque percepito come un segnale positivo visto che siamo in close di ottava e gli ultimi giorni nel complesso sono stati negativi se si considera il top relativo del 17 Ottobre non più raggiunto. Anche per Lunedì quindi le aspettative sono rosse, ed il contrasto del listino è reso particolarmente evidente dal fatto che i Bancari sono ancora nei posti più alti delle blue-chipscon Unicredit che guadagna l’8% seguita da Intesa con 7.46% di performance positiva Banco Popolare con il 5.33%.

Bankitalia: nuovo governatore Ignazio Visco Marcegaglia

 Berlusconi ha indicato Ignazio Visco come Governatore della Banca d’Italia per assicurare la salvaguardia dell’autonomia dell’istituzione, soprattutto il Quirinale è soddisfatto della scelta perché secondo l’organo Visco rappresenta una scelta interna a palazzo Koch che garantisce l’indipendenza dalla politica. Nato a Napoli, si è laureato in economia e commercio alla Sapienza di Roma nel 1971 presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, con una  tesi sulla Verifica della tesi dell’incorporamento dell’aumento dei prezzi nel tasso d’interesse. Solo un anno dopo viene assunto in Banca d’Italia, che lo manda alla University of Pennsylvania per completare i suoi studi in materie economiche. Sempre negli USA ottiene un Master of Arts e un Ph.D. in Economia nel 1981.

Standard & Poor’s, in caso di recessione nuovi tagli al rating

Arriva una nuova tegola negativa sul mercato economico italiano. Questa volta a minacciare la stabilità economica nazionale e non solo è Standard & Poor’s la quale annuncia che in caso di recessioni il rating sovrano di Francia, Italia, Spagna, Irlanda e Portogallo potrebbe subire dei nuovi declassamenti. Standard & Poor’s avvisa anche, che un aumento dei tassi d’interesse di queste nazioni, aumenterebbe le canche di un declassamento del rating sovrano.

Microsoft, una nuova offerta per Yahoo!

Secondo il Wall Street Journal, i vertici di Microsoft starebbero pensando ad una nuova proposta economica da fare a Yahoo! per il suo acquisto. Nel 2008 Microsoft aveva già provato ad acquistare Yahoo! con una domanda da 40miliardi di dollari, domanda che all’epoca dei fatti fu rifiutata. Il giorno successivo Yahoo! Perse il 40% in borsa. Attualmente, se rimaniamo sulle stime del 2008, Yahoo! potrebbe ricevere una proposta d’acquisto di 19/20 miliardi. Microsoft non è sola in questa sua cordata per l’acquisto di Yahoo!, infatti c’è anche Silver Lake e Canada Pension Plan Investment Board che sono entrati come soci in questa proposta per l’acquisto di Yahoo!.

Nokia, la trimestrale è in linea con le aspettative

 La nuova versione di Windows Phone è ormai prontissima per il suo inizio, nel frattempo Nokia a comunicato le stime relative al terzo trimestre dei questo 2011, vale a dire il periodo compreso tra gli scorsi mesi di luglio e settembre: che cosa ci dicono questi dati così attesi? Gli stessi vertici dell’azienda finlandese hanno parlato addirittura di un successo, ma a ben vedere i conti risultano in rosso. Allora perché c’è tutto questo entusiasmo? Il risultato negativo era nelle previsioni, quello che invece ha preoccupato maggiormente Nokia è stato il comportamento societario nel suo complesso: in effetti, le aspettative degli analisti sono state pienamente centrate, mentre le contrattazioni del relativo titolo azionario hanno fatto segnare un interessante incremento pari a dieci punti percentuali.

Le incertezze dell’eurozona indeboliscono il real brasiliano

 Le incertezze dei leader europei in merito a un nuovo piano di salvataggio per l’eurozona stanno indebolendo anche le altre valute straniere: in particolare, il real brasiliano ha risentito in maniera piuttosto pesante di questa situazione, tanto da essere stato scambiato ieri a quota 1,7875 nei confronti del dollaro, un livello decisamente più alto rispetto alla chiusura precedente (per la precisione i reais necessari per ottenere un dollaro erano pari a 1,7755). Il summit comunitario di domenica potrebbe addirittura essere posticipato a causa del disaccordo che regna a livello politico ed economico; in particolare, gli unici due leader che sembrano per il momento in sintonia sono quelli delle due principali economie continentali, Francia e Germania, quindi Nicolas Sarkozy e Angela Merkel.

Germania dimezza le stime di crescita

 Il Governo tedesco ha ridotto le stime di crescita del prodotto interno lordo per l’anno prossimo, aspettative quasi dimezzate, per una delle economie top del Vecchio Continente: 1% contro l’1,8% della precedente valutazione. In particolare subiranno le conseguenze della crisi le esportazioni, solo +3,5% nel 2012, contro il +7,5% dell’anno in corso. Secondo i dati dell’ufficio federale di statistica, l’indice dei prezzi alla produzione ha segnato nel Paese un aumento congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale del 5,5%. Il peggioramento dell’andamento della congiuntura é ovviamente appesantito dalla crisi del debito in Europa. Nonostante i dati alla mano, il ministro dell’Economia ha negato fermamente la possibilità che il pilastro dell’economia europea possa entrare in recessione, sostenendo che l’economia tedesca conferma la sua capacità di tenuta nonostante il contesto economico globale.

Gheddafi ucciso: il più longevo dei leader arabi

 Dopo 41 anni di potere, tramonta l’era del più longevo dei leader arabi e nel peggiore dei modi. Solo la morte poteva fermare il rais da molti mesi ormai ricercato. L’ex leader libico Muammar Gheddafi è stato ucciso nella giornata di ieri, mentre i nuovi leader della Libia annunciavano la presa di Sirte, sua città natale e ultimo bastione di resistenza. Ancora non ci sono dettagli precisi e quindi in molti sono a nutrire dubbi sulla veridicità di questa affermazione. Non possiamo infatti dimenticare la vicenda di Bin Laden, anch’esso ucciso, ma le cui spoglie furono immediatamente cremate e gettate in mare, senza dare il tempo alle Nazioni di fare le opportune verifiche sulla morte dell’uomo.