Malgrado le rassicurazioni sulla solidità dei conti da parte del presidente del Consiglio, il destino della compagnia di bandiera Alitalia per molti sembra ormai segnato ed il futuro dell’azienda va verso quello che appare come un inevitabile caso da assegnare a gestione straordinaria.
Ci sono le risorse necessarie per risolvere la crisi Alitalia
Si è infatti affrettato a ribadire Silvio Berlusconi, forse più per porre un freno alla ridda di indiscrezioni che sembrano dare per quasi certo il commissariamento della compagnia a settembre, che per pura convinzione personale. D’altra parte il primo ad essere da sempre favorevole ad una simile opzione è lo stesso Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che se dipendesse da lui la compagnia l’avrebbe fatta fallire già cinque anni fa.
E proprio per evitare questo, il governo sembra ormai orientato a dare l’incarico di capo azienda in Alitalia a Rocco Sabelli, affidandogli i pieni poteri per attuare il progetto allo studio dell’advisor Intesa Sanpaolo, anche senza far passare la società per un commissariamento. L’idea della modifica della legge Marzano, da utilizzare per rifare una nuova Alitalia, era stata proposta dalla banca stessa, appoggiata da Tremonti, ma osteggiata dal presidente di Alitalia, Aristide Police e ora a quanto sembra anche dallo stesso premier.