Concluso l’accordo Air France-Alitalia: ottimismo su entrambi i fronti sul futuro delle compagnie

 Si è dunque conclusa la vicenda relativa all’acquisto di Alitalia: Air France-KLM Group, maggior compagnia aerea d’Europa, ha accettato di pagare 323 milioni di euro per la partecipazione del 25% della nuova Compagnia Aerea Italiana, superando in tal modo la concorrenza di Deutsche Lufthansa AG. Rocco Sabelli, direttore generale di CAI, ha così spiegato la scelta del nuovo partner durante una conferenza stampa a Roma:

Air France si è mostrata più decisa rispetto alle altre compagnie. L’accordo con la società francese dovrebbe permettere di ottenere introiti per 720 milioni di euro.

Le attività della nuova Alitalia sono dunque già cominciate e sono state contraddistinte da ritardi e cancellazioni di voli.

Soffre Enel dopo la decisione di vendere il comparto gas e parte delle energie rinnovabili

 Soffre in Borsa il titolo Enel, che deve incassare l’ennesimo report negativo da parte di una Banca d’affari. Questa volta ci si mettono gli anlisti di Deutsche Bank, che con un taglio del 44% sul prezzo obiettivo, posto ora a 4 Euro, consigliano di vendere i titoli della utility italiana. Sono tanti i motivi che pesano sul pessimo andamento del titolo in queste ultime giornate di Borsa. Inanzitutto ci sono le continue voci ed indiscrezioni a proposito del 25% di Endesa in mano al socio spagnolo Acciona, che vorrebbe avvalersi della possibilità di vendere le azioni ad un prezzo molto più alto di quello attuale, come da contratto statuito in tempi però in cui i mercati avevano ben altre valutazioni. E questo eventuale esborso di circa 10 miliardi di euro, in un momento come quello attuale metterebbe l’azienda italiana in una situazione patrimoniale assai delicata. Poi sono arrivate le voci di un blocco delle tariffe.

Aumento di capitale per Standard Chartered: sconto del 49% sull’ultimo prezzo di chiusura

 Standard Chartered Plc, la banca britannica che trae più di tre quarti dei suoi profitti dall’Asia, sta progettando di aumentare di circa 1,8 miliardi di sterline (2,7 miliardi di dollari) il suo capitale al fine di potenziare la situazione finanziaria in previsione di un peggioramento della recessione economica globale. Gli attuali azionisti possono ora acquistare trenta nuove azioni per 91 già detenute a 390 pence ciascuna, secondo quanto affermato dalla banca londinese in una conferenza stampa ad Hong Kong. Questa operazione rappresenta uno sconto del 49% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura. Wong Kwok Wai, analista cinese della BOC International Holdings Ltd., si è così espresso al riguardo:

La banca sta assumendo una posizione di sostanziale precauzione nei confronti di uno scenario potenzialmente peggiore di quello attuale. Nel lungo periodo, comunque, Standard Chartered si troverà senz’altro in una posizione migliore.

 

Il direttore generale Peter Sands ha annunciato che l’aumento di capitale fornirà una sorta di “soluzione tampone” per un ambiente che giorno dopo giorno diventa sempre più volatile: l’istituto creditizio inglese sta infatti tentando di sostenere le proprie misure difensive, dato che la crisi finanziaria ha già costretto due altre banche, HBOS Plc e Royal Bank of Scotland Group Plc, ad accettare denaro dal governo del Regno Unito.

Dubbi sul futuro di citigroup, si parla di merger o vendita di asset

 Wall Street rimbalza potententemente guadagnagnando oltre il 6%, ma nel listino principale newyorkese spicca il crollo di Citigroup che in un mercato estremamente volatile è stato bersagliata dalle vendite e dal pessimismo del mercato che vede foschi scenari per la banca statunitense. Sulla travagliata ex leader dei servizi finanziari Usa, infatti, sono circolate indiscrezioni stampa di un possibile merger o almeno di cessione di importanti asset. Ne ha parlato il Wall Street Journal, ma a Cnbc il Ceo Vikram Pandit ha escluso lo spinoff della controllata Smith Barney, stigmatizzando la fabbrica dei rumour e rassicurando che la posizione patrimoniale del gruppo è solida. Tra gli addetti ai lavori, Gerard Cassidy, analista di Rbc Capital markets parla di “paura e panico, a questo punto. Gli investitori quest’anno hanno visto movimenti del genere e la fine è stata molto sgradevole (perciò) prima sparano, poi fanno le domande. Sfortunatamente manca la fiducia”.