Vacanze 2021: attenzione al caro benzina

Il caro vacanze in questa estate del 2021 fa sentire il suo peso più degli altri anni: è in particolare la benzina a far salire i costi degli italiani che vogliono partire a ridosso di Ferragosto o subito dopo questa celebrazione. Il Codacons è chiaro: le vacanze degli italiani costano di più rispetto al 2020.

Benzina: Ministro Romani, prezzi possono scendere

 Riguardo ai carburanti, serve verso i cittadini, in un momento di crisi come quello attuale, un segnale di responsabilità. A dichiararlo nella giornata di ieri è stato Paolo Romani, il Ministro allo Sviluppo Economico, riguardo ai prezzi della benzina per i quali, a suo dire, ci sono le condizioni per un abbassamento.

Caro benzina, il prezzo tocca quota 1,64

 Una stangata, senza precedenti, in vista dell’esodo per le vacanze estive 2011. Per gli italiani che andranno in villeggiatura spostandosi in macchina, infatti, bisognerà fare i conti con un prezzo della benzina a livelli record. La verde nelle ultime ore ha toccato la quota di 1,64 euro al litro presso le stazioni di rifornimento, così come per il diesel il prezzo alla pompa oramai supera 1,52 euro al litro.

Federconsumatori, avviare subito l’accisa mobile

 Ai guadagni “extra” percepiti dalla filiera petrolifera e pagati di tasca propria dagli automobilisti, pari a 6-7 centesimi al litro, si devono aggiungere i guadagni dello Stato, guadagni che di certo non sono di poca entità. Il grido d’allarme arriva dalla Federconsumatori, associazione di tutela di utenti e consumatori. “Giunti a questo livello, è da veri irresponsabili continuare a non intervenire sulla questione dei carburanti”, dichiarono insieme Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef, l’associazione che tutela gli utenti dei servizi bancari e finanziari. Ed ecco alcune cifre. Rispetto a marzo dello scorso anno, per esempio, l’IVA (tassa mobile al 20%) è aumentata – per la benzina – di 4 centesimi al litro e della stessa somma per il gasolio.

Federconsumatori, benzina: subito misure di contenimento dei prezzi

 I prezzi dei carburanti sono in rapida crescita fino a superare 1,55-1,56 euro al litro arrivando a raggiungere anche punte che, in alcuni casi, toccano  1,58 euro al litro. E da Federconsumatori e Adusbef parte l’allarme perché, sostengono dalle due associazioni di tutela dei consumatori, nemmeno quando il petrolio si trovava a 147 dollari al barile, la benzina ha mai raggiunto prezzi simili.

Osservano dalla Federconsumatori che oggi il costo del petrolio è di circa 97 dollari al barile, ma, anche considerando la rivalutazione del dollaro sull’euro, non ci si avvicina neanche lontanamente ai livelli registrati nel 2008.  In particolare, viene chiesto che governo e ministero dello Sviluppo Economico intervengano al più presto applicando subito la cosiddetta “accisa mobile” (un’accisa variabile già prevista nel nostro ordinamento) per controbilanciare l’aumento dell’Iva e, quindi, per calmierare il prezzo al consumo dei carburanti.

Sempre alto il prezzo del petrolio. In Italia minacciato lo sciopero dei Tir contro il caro-benzina

Prezzo del petrolio ancora molto alto. Superata anche questa mattina la soglia dei 135 dollari a barile. In Asia, nonostante i richiami dell’Arabia Saudita, il prezzo del greggio continua a salire e non sembra voler frenare la sua ascesa. Secondo Justin Lin, capo economista della Banca Mondiale, i prezzi globali del petrolio resteranno comunque alti nel medio e lungo periodo.

Gli fa eco il Fondo Monetario Internazionale che prevede un aumento, entro l’anno, del prezzo del greggio fino a toccare la soglia dei 200 dollari al barile. Situazione critica che si riflette su tutta l’economia mondiale ma soprattutto su quella americana che rischia una recessione.

Intanto in Italia a causa del caro-petrolio, gli autotrasportatori minacciano lo sciopero dei tir se il governo non prenderà, a breve, misure per contrastare il caro benzina. Secondo le società di autotrasporti, con l’aumento del costo del petrolio il governo fa cassa in quanto aumentano di conseguenza anche le tasse sui carburanti, le cosiddette accise. Tutto questo a svantaggio dei cittadini che si ritrovano a dover pagare tasse sui carburanti per circa un terzo del costo della benzina.

Tonfo delle immatricolazioni. A maggio -17,6%

Il mercato italiano delle automobili continua a perdere colpi anche durante tutto maggio. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti registra, infatti, un brusco calo delle immatricolazioni. Nel mese di maggio sono state immatricolate 204.607 autovetture, il 17,6 per cento in meno rispetto al maggio del 2007 dove le immatricolazioni furono 248.194. Aumentano, nel contempo, gli acquisti dell’usato: a maggio risultano 435.038 trasferimenti di proprietà di vetture usate, che rappresentano il 68 per cento delle vendite totali.

Da gennaio 2008 il settore delle automobili ha subìto, in Italia, un calo del 10 per cento. Scarsa anche l’affluenza dei visitatori ai concessionari che segnalano un calo delle visite dell’89 per cento.

Codacons: lista “pompe bianche” per ovviare al caro benzina

Per aiutare gli automobilisti alle prese col caro-pieno, abbiamo deciso di diffondere oggi gli indirizzi di altri 150 distributori indipendenti che si aggiungono all’elenco già realizzato e pubblicato dal Codacon.

Lo si legge in una nota dell’associazione dei consumatori Codacons. Il presidente Carlo Rienzi spiega che

Si tratta delle cosiddette pompe bianche che non appartengono ai grandi marchi e applicano listini sensibilmente inferiori rispetto ai distributori abituali. Ciò si traduce in un risparmio fino a 100 euro l’anno sul pieno per ogni automobilista, ipotizzando due pieni al mese. Risparmio che, ovviamente, risulta ancora maggiore al crescere del numero dei rifornimenti annuali.

L’elenco può essere consultato sul sito dell’associazione ma anche telefonicamente 24 ore su 24 mentre siete in viaggio telefonando al numero verde dell’associazione 178.4402440.