Spread a 300 ma Jp Morgan è positiva sui Btp

 La nuova ottava sui mercati finanziari è iniziata all’insegna della lettera sulle principali piazze europee. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB segna un ribasso dello 0,45% a 16.556 punti, mentre lo spread Btp-Bund è a 297 punti base. In attesa della riunione dell’Eurogruppo, in programma questo pomeriggio a Bruxelles per discutere dei piani di salvataggio di Grecia e Cipro, a Piazza Affari i riflettori sono puntati soprattutto sul settore bancario, all’indomani delle dichiarazioni di Visco e Saccomanni all’Assiom Forex di Bergamo.

Spread non tornerà ai livelli shock di fine 2011 secondo analisti

 Lo spread Btp-Bund è tornato a far parlare di sé quando questa mattina il valore del differenziale ha sfiorato 294 punti base, portando l’asticella del rendimento del titolo di stato italiano decennale momentaneamente sopra il 4,5%. In realtà, già ieri era avvenuto un brusco rialzo dello spread a 286 punti in un clima di negatività per il sistema-Italia, che aveva portato l’indice azionario FTSE MIB a perdere il 4,5%. Stamattina l’allarme spread è rientrato, ma a questo punto è chiaro che gli investitori tendono ad alzare la guardia in vista delle prossime elezioni in Italia.

Borsa italiana sfiora 18mila punti ai massimi da agosto 2011

 Nella giornata di ieri abbiamo assistito a un nuovo rally dell’indice azionario milanese FTSE MIB, che ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,96% a 17.897 punti. La borsa italiana è stata la migliore in Europa e l’indice principale ha anche aggiornato i top di periodo, salendo fino a 17.925 punti sui livelli più alti da agosto 2011. Da inizio anno il FTSE MIB guadagna già il 10%, mentre negli ultimi tre mesi ha messo a segno una performance superiore al 15%.

Tassi Bot annuali ai minimi da gennaio 2010

L’asta odierna dei Buoni Ordinari del Tesoro ha confermato il trend decrescente dei tassi sulla curva italiana dei rendimenti. L’asta italiana era stata preceduta da quella spagnola, relativi ai titoli a medio-lunga scadenza. Già con l’asta spagnola si era assistito a un ottimo collocamento, tanto che i tassi sul Bonos a 5 anni erano scesi sotto il 4%. Poi è stata la volta dei Bot annuali, che hanno evidenziato un crollo del rendimento medio lordo del 69% circa rispetto alla precedente emissione. Le aste di Spagna e Italia hanno generato grande euforia sui mercati europei.

Piazza Affari sale sui massimi da agosto 2011

 Grande momento per la borsa italiana, spinta soprattutto dai titoli bancari che nelle ultime settimane hanno beneficiato del forte calo dello spread e della recente decisione del Comitato di Basilea di allentare le stringenti condizioni previste dalla nuova normativa sui vincoli di liquidità. Nella seduta di ieri Piazza Affari si è dimostrata ancora una volta la regina d’Europa, facendo nettamente meglio rispetto alle altre borse continentali. Secondo alcuni addetti ai lavori gli investitori iniziano anche a speculare sul risultato delle prossime elezioni, che dovrebbero consegnare un esecutivo pro-euro e impegnato sulla strada delle riforme.

Mediaset target alzato da Goldman Sachs a 1,3 euro

 La seduta di ieri è stata positiva per il titolo Mediaset, che ha beneficiato dell’incremento del target price da Goldmans Sachs ma soprattutto dell’upgrade della stessa banca americana sulla controllata Mediaset Espana. Secondo la banca d’affari newyorkese, le azioni della società televisiva di Cologno Monzese restano ancora da vendere (rating “sell”), ma il prezzo obiettivo è stato aumentato a 1,3 euro da 0,9 euro, ovvero il 44,4% in più rispetto alla precedente valutazione. Il titolo Mediaset è salito fino a 1,775 euro, toccando così il massimo più alto dal 20 settembre scorso.

Azimut target price alzato da Goldman Sachs a 13 euro

 Giornata positiva per il titolo Azimut alla borsa di Milano, dove guadagna lo 0,18% a 11,18 euro. Le azioni della compagnia attiva nel risparmio gestito continuano a fare meglio del mercato, visto che oggi l’indice azionario italiano FTSE MIB segna un ribasso dello 0,2% dopo che la quotazione era salita sopra 17.000 punti ai massimi da marzo 2012. Azimut continua a fare bene a Piazza Affari, dopo uno strepitoso 2012 che ha incoronato la società di Via Cusani la regina dell’indice FTSE MIB con una performance dell’81,65%.

Piazza Affari guadagna quasi l’8% nel 2012

 Il 2012 è stato complessivamente un anno positivo per Piazza Affari. L’indice azionario principale FTSE MIB ha chiuso a 16.357 punti con un rialzo del 7,84%. Ha fatto leggermente meglio l’indice Ftse Italia All Share, che ha guadagnato l’8,36%, mentre il Ftse Italia Small Cap ha perso il 7,13%. Insomma, le blue chip sono riuscite a chiudere bene l’anno, che però non è stato affatto semplice per la borsa italiana. Basti pensare che in estate l’indice FTSE MIB era sceso sui minimi storici di 12.295 punti, sotto i precedenti minimi di sempre toccati nel 2009.

Azioni italiane con i migliori dividendi 2012

 Piazza Affari, oltre ad essere la piazza finanziaria probabilmente più sottovalutata d’Europa, è la borsa che offre ancora uno dei più genersoi dividend yield nel vecchio continente. In media nel 2012 il rendimento in termini di dividendi è stato pari al 4,2%, poco meno della cedola offerta attualmente dal Btp a dieci anni dopo la discesa dello spread sotto i 300 punti. In Europa il dividend yield medio si aggira intorno al 3,5%. Sul paniere principale FTSE MIB alcune blue chip continuano a offrire allettanti dividendi.

Tod’s prese di profitto dopo record storico a 98,5 euro

 Il titolo Tod’s, azienda leader italiana nel settore luxory, continua a stupire in borsa. Ieri le azioni della società guidata da Della Valle hanno raggiunto il nuovo massimo storico a 98,5 euro. Negli ultimi quattro anni la quotazione di Tod’s a Piazza Affari è quasi quadruplicata. Stamattina, però, sono scattate le prese di beneficio e il titolo mostra al momento una perdita dell’1,96% a 95,2 euro. Negli ultimi cinque mesi il titolo ha guadagnato poco più del 43% alla borsa di Milano.

Spread Btp-Bund a 300 punti nonostante incertezza politica

 Le incognite legate alle dimissioni del premier Mario Monti e alle imminenti elezioni politiche non frenano la corsa al ribasso dello spread Btp-Bund, che stamattina è tornato a quotare a 300 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano si porta così intorno al 4,4%. Chi pronosticava nuove tensioni sullo spread dopo l’annuncio schock delle dimissioni di Monti è stato decisamente smentito, visto che negli ultimi dieci giorni il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni è sceso di oltre 60 punti base dai top di periodo.

Piazza Affari +1,51% si riscatta dopo shock-Monti

 Dopo aver chiuso la seduta di lunedì con un ribasso del 2,2% all’indomani dell’annucio delle dimisioni del premier Mario Monti, Piazza Affari si riscatta e chiude la seduta di borsa con un rialzo dell’1,51%. L’indice FTSE MIB ha chiuso a 15.586 punti, spinto dai titoli bancari ma soprattutto dal balzo di Lottomatica (+5,16%) e di Autogrill (+4,96%). L’indice azionario italiano ha beneficiato dell’ottimo dato sulla fiducia delle imprese tedesche: a dicembre l’indice Zew è cresciuto a 6,9 punti dai -15,7 punti di novembre, mentre gli analisti si aspettavano un miglioramento più contenuto a -11,3 punti.

Spread sopra 350 dopo scontro verbale Monti-Berlusconi

 Apertura positiva per Piazza Affari, che sale dello 0,64% a 15452 punti dopo che ieri aveva sperimentato una perdita del 2,2% all’indomani della decisione di Mario Monti di rassegnare le dimissioni da presidente del consiglio. Sul mercato secondario dei titoli di stato resta alta l’allerta sullo spread Btp-Bund, che attualmente quota poco sopra 350 punti base. Ieri il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a dieci anni è volato fin sopra 360 punti. Stamattina tiene banco il duello verbale tra Monti e Berlusconi sul futuro dell’Italia e dell’Europa.

Piazza Affari chiusura -2,2% dopo dimissioni Monti

 Le borse europee hanno chiuso ieri quasi tutte sopra la parità, ad eccezione di Milano e Madrid. In territorio positivo gli indici di Wall Street. Piazza Affari si è conquistata la maglia nera in Europa, contagiando anche Madrid che ha chiuso con un calo di poco superiore al mezzo punto percentuale. L’indice azionario FTSE MIB ha chiuso la seduta con un ribasso del 2,2% a 15.354 punti, ma nell’intraday le perdite avevano toccato quasi i quattro punti percentuali. Pesano molto le dimissioni del premier Mario Monti.