Multa record a Saint-Gobain e Asahi per cartelli non autorizzati sul vetro

 Cie. de Saint-Gobain SA, unità della società belga Soliver e Asahi Glass Co., facente parte della compagnia giapponese Nippon Sheet Glass Co., sono state condannate dall’Unione Europea a pagare una multa di ben 1,38 miliardi di euro a seguito di alcuni reclami secondo cui le due compagnie avrebbero fissato il prezzo dei vetri per autovetture. Saint-Gobain, la più grande azienda vetraria del mondo, ha subito la condanna al pagamento di 896 milioni di euro, la maggiore sanzione che sia mai stata inflitta a una società secondo quanto affermato dalla Commissione Europea.

 

Invece, Asahi Glass ha dovuto pagare la somma di 113,5 milioni di euro: il resto della multa è stato pagato da un’altra unità della Nippon, Pilkington (370 milioni di euro) e da Soliver (4,4 milioni di euro). Le sanzioni pecuniarie hanno raggiunto dei livelli così alti dato che le compagnie condannate sono recidive. Infatti, quasi un anno fa, Saint-Gobain, Pilkington e altre due società concorrenti furono condannate a una multa di 487 milioni di euro per aver partecipato a un cartello separato al fine di selezionare i prezzi del vetro utilizzato nell’industria delle costruzioni.

Contratti di lavoro: riparte la trattativa tra Confindustria e sindacati. Accordo entro fine estate

È ripartita la trattativa sulla riforma dei contratti di lavoro. Martedi 10 giugno, si è tenuto un incontro tra Confindustria e i vertici di Cgil, Cisl e Uil. Dopo un lungo periodo di stallo, l’avvio della trattativa è stato positivo e le parti sono seriamente intenzionate a concludere. Fissato il calendario dei lavori: si inizia mercoledi 18 giugno per terminare entro il 30 settembre. Luigi Angeletti, leader della Uil, si auspica di concludere già il 23 luglio, sovrapponendo cosi il nuovo accordo con quello sottoscritto nella stessa data del ’93.

Una delle questioni da discutere riguarda gli assetti contrattuali, nazionali ed aziendali, causa di discordia tra sindacati ed imprenditori. Prevista anche una discussione sulla possibilità di trovare un nuovo modello contrattuale, alleggerendo il contratto nazionale per dare maggiore peso a quello aziendale, legando i salari alla produttività e prevedendo, quindi, possibili aumenti delle retribuzioni.