Wall Street verso un rinnovamento radicale della regolamentazione finanziaria

 In America si va verso un rinnovamento radicale della regolamentazione finanziaria, con la conseguenza che banche d’affari come Morgan Stanley, J.P. Morgan Chase e Goldman Sachs dovranno “piegarsi” a regole che contribuiranno a scongiurare nel medio e nel lungo termine la devastante crisi finanziaria dalla quale lentamente si sta cercando di uscire. E se il Presidente Obama “spinge” in questa direzione, c’è comunque da dire che, come mette in risalto il Wall Street Journal, tra la Casa Bianca ed il mondo della finanza a stelle e strisce è in atto una vera e propria disputa, a partire da quella sui derivati.

La Consob proroga il divieto di Short Selling

 La Consob in data 29 Gennaio 2009 ha emesso la Delibera n° 16781 con la quale sostanzialmente proroga il divieto di short selling su una serie di azioni del paniere italiano. Ancora dunque, le vendite allo scoperto sono state vietate ai singoli trader, poiché considerate speculazione.
Il primo provvedimento era stato emesso alla fine del 2008 e prorogato fino al 31 Gennaio 2009. Ha funzionato? Il grafico parla da solo, non servono commenti. Le vendite, non si sono fermate assolutamente (ma se i piccoli trader non potevano vendere allo scoperto…chi lo ha fatto?). Ma il fatto ancor più grave è che i trader sono stati limitati nel loro lavoro e demonizzati come speculatori, quelli “cattivi” che questa crisi l’hanno alimentata fin dall’inizio.
Tutta colpa dei trader quindi? Sono loro che hanno affossato il mercato?
Assolutamente no.
Perché i trader vendevano allo scoperto (quando potevano)?

ETF Short: per guadagnare anche se il mercato scende

 Le ultime due giornate di contrattazioni, ma anche il generale l’andamento degli ultimi mesi, hanno evidenziato che indipendentemente dal settore, dalla capacità di generare reddito o da altri fattori, se il mercato scende, scende tutto. Oggi ci concentreremo su alcuni ETF che ci permettono di guadagnare quando il mercato scende: gli ETF short. Cosa vuol dire andare short: alcune banche consentono ai propri clienti di acquisire posizioni short sui titoli del mercato. Il meccanismo è questo: la banca presta al cliente le azioni (supponiamo 100 ENI) il quale le rivende sul mercato; alcuni giorni dopo il cliente ricompra le azioni (di nuovo le 100 ENI, ma che si saranno spostate dai valori dei giorni precedenti) e le restituisce alla banca. Il guadagno potenziale deriva dalla possibilità che il titolo scenda, se infatti dopo 5 giorni il titolo è sceso del 10% il cliente riuscirà a ricomprare le azioni da rendere alla banca pagandole meno di quello che aveva ricavato dalla precedente vendita.

Opec: il caro greggio deriva dalla speculazione, ma Arabia Saudita annuncia aumento produzione

La speculazione è all’origine del caro petrolio, vicino ai 140 dollari al barile. Ne è convinta la maggior parte dei paesi produttori, che ieri si sono confrontati con gli stati consumatori alla conferenza di Gedda, in Arabia Saudita. Presenti i ministri per l’Energia di oltre 30 paesi. L’Arabia Saudita ed il Kuwait dichiarano che l’Opec dovrebbe aumentare la produzione se il mercato lo dovesse richiedere. L’Arabia Saudita ha infatti deciso di aumentare ulteriormente, entro luglio, la propria produzione di greggio, portandola a 9,7 milioni di barili il giorno: lo ha annunciato re Abdullah in apertura dei lavori del vertice di Gedda, dedicato appunto al rincaro dei prezzi petroliferi e alle sue conseguenze.

Arbitraggio: guadagni nelle differenze di prezzo sul Forex

In economia e in finanza, un arbitraggio è un’operazione che consiste nell’acquistare un bene o un’attività finanziaria su un mercato rivendendolo su un altro mercato, sfruttando le differenze di prezzo al fine di ottenere un profitto. L’operazione è possibile se il guadagno che si ottiene supera i costi per il trasferimento del bene trattato da un mercato all’altro. L’intera operazione deve essere senza alcun rischio per l’operatore. L’arbitraggio si differenzia dalla speculazione per il fatto che, mentre il primo è un modo di lucrare sulle differenze di prezzo presenti in luoghi diversi la seconda opera sulle differenze di prezzo di uno stesso bene in tempi diversi: mentre la speculazione ricerca il lucro giocando sul fattore “tempo” (vendita successiva all’acquisto e viceversa), l’arbitraggio lo ricerca nel fattore “spazio” (acquisto e vendita su due mercati diversi).

 

Uno degli esempi più classici di arbitraggio è quello relativo al mercato dei cambi. Per illustrare la situazione si consideri una giornata in cui si osservano i seguenti tassi di cambio su diversi mercati:
Euro/Dollaro a Milano 0,9;
Euro/Yen a Tokio 95;
• Dollaro/Yen a Monaco 100.

In questo caso si può realizzare un profitto di arbitraggio pari a 0,06 Euro. Con un Euro acquistiamo 95 Yen a Tokio, li convertiamo in 0,95 $ a Monaco per riottenere a Milano 0,95/0,9 = 1,06 Euro circa. Si nota immediatamente che tali opportunità possono portare a profitti molto alti se le transazioni sono consistenti.