Istat: nel 2010 un salario medio mensile di 1.286 euro

 Poco meno di 1.300 euro: non è certo incoraggiante la busta paga mensile che gli italiani riescono mediamente a percepire, un dato che è stato messo in luce dall’Istat con il suo Rapporto Annuale sulla situazione del nostro paese. Nel dettaglio, la cifra esatta ammonta a 1.286 euro e si riferisce allo scorso anno. I confronti tra le varie categorie di lavoratori sono poi altrettanto impietosi, specialmente se si tratta di una differenza di sesso: in effetti, gli stipendi in questione sono più spesso a favore degli uomini che delle donne (1.407 euro contro il 1.131 delle lavoratrici), un gap che ancora non si riesce a colmare.

Materie prime: prezzi agricoli, forti oscillazioni

 Nei primi tre mesi del corrente anno l’indice dei prezzi agricoli ha fatto registrare in Italia un rialzo congiunturale del 3,5%. Questo in base alle rilevazioni provvisorie dell’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ma secondo la Confagricoltura, considerando la tendenza attuale dei prezzi dei prodotti agricoli, i rialzi del Q1 2011 sono purtroppo già un ricordo. Questo perché le ultimissime stime dell’Ismea a valere sullo scorso mese di aprile, parlano di una nuova corposa flessione dei prezzi dei prodotti agricoli su base mensile; questo soprattutto a causa del crollo dei prezzi delle coltivazioni vegetali con un secco -7,9%.

Prezzi benzina: Federconsumatori, doppia velocità inconfutabile

 Negli ultimi tre giorni i carburanti sulla rete stradale e autostradale in Italia sono aumentati di prezzo. Al riguardo la Federconsumatori, ribadendo come trattasi di una situazione insostenibile ed inaccettabile, ha fatto presente come il cosiddetto meccanismo della doppia velocità sia oramai praticamente inconfutabile. Per l’Associazione dei Consumatori, infatti, i ribassi sono sempre meno ampi rispetto ai rialzi a parità delle variazioni che ne determinano il prezzo alla pompa.

Grecia a rischio bancarotta

 La Grecia è a rischio bancarotta. Quello che fino a qualche giorno fa, dai piani alti di Bruxelles, nessuno voleva ammettere, adesso torna prepotentemente in auge dopo le dichiarazioni di Christine Lagarde rilasciate al quotidiano austriaco Der Standard. Per i debiti sovrani sembra essere iniziata una nuova sezione della crisi con la conseguenza che per la Grecia, a questo punto, sembra inevitabile un default, seppure morbido.

LinkedIn, ottimi guadagni a due giorni dall’Ipo

 LinkedIn Corporation è riuscita ad ottenere dei guadagni molto interessanti dalla sua prima quotazione azionaria, un debutto davvero proficuo: il social network professionale ha appena avviato, infatti, un’offerta pubblica iniziale (Ipo) che le ha consentito finora un ricavo netto pari a 107 punti percentuali. Il rialzo maggiore dei titoli in questione è giunto fino al 14%, andando dunque a rappresentare un’occasione davvero ghiotta per gli investitori alla ricerca di affari d’oro presso il New York Stock Exchange.

Borsa italiana: arrivano i dividendi

 Lunedì prossimo, 23 maggio 2011, molte società ad elevata capitalizzazione quotate a Piazza Affari staccheranno il dividendo cash. Tra queste segnaliamo Eni, che lunedì prossimo quoterà ex dividendo a seguito dello stacco di un dividendo a saldo pari a 0,50 euro per azione, in pagamento giovedì prossimo, 26 maggio 2011.

Unico 2011 e 730, scadenze fiscali prorogate

 C’è più tempo quest’anno per consegnare i modelli per la dichiarazione dei redditi, ma anche per pagare le tasse senza incorrere in sanzioni e/o nel pagamento di interessi. A seguito di un Decreto firmato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio dei Ministri, infatti, i lavoratori dipendenti ed i pensionati potranno consegnare il modello 730/2011 al Caf, oppure all’intermediario abilitato, entro il 20 giugno del 2011 e non entro il 31 maggio 2011.

Snai: parte l’Opa Global Games

 Partirà venerdì 27 maggio 2011, con termine in data 16 giugno del 2011, l’OPA, Offerta Pubblica di Acquisto, promossa da Global Games S.p.A. sulle azioni della Snai S.p.A.. A darne notizia è stata proprio la Global Games S.p.A. dopo aver ricevuto dalla Consob il via libera al Documento relativo all’OPA che era stato depositato nello scorso mese di aprile 2011.

Bce: Presidenza, tutti per Mario Draghi

 Cronaca di una nomina annunciata. Possiamo intitolarlo così il cammino di Mario Draghi, attuale Governatore della Banca d’Italia, verso la Presidenza della Bce, la Banca centrale europea. L’Eurogruppo ha infatti dato il via libera alla nomina di Mario Draghi alla Presidenza della Bce nell’ambito di un iter che prevede poi la sua designazione formale il 24 giugno prossimo. Dopodiché Mario Draghi prenderà comunque il posto dell’attuale Presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, solo a partire dall’1 novembre del 2011.

Rating Unicredit sotto la lente di Moodys

 L’Agenzia di rating Moody’s non fa sconti nel nostro Paese neanche al colosso bancario europeo Unicredit, sotto osservazione da ieri riguardo al proprio rating individuale, ed a quello sul debito senior e sui depositi a lungo termine, mentre è stato confermato il giudizio sul debito a breve termine. Di conseguenza, con questa mossa, l’Agenzia Moody’s potrebbe rivedere al ribasso nei prossimi mesi i rating qualora Unicredit non dovesse conseguire miglioramenti tali da indurre la società di valutazione a tornare sui propri passi.

Bce: nuovo Presidente, parte la procedura di nomina

 E’ partita oggi, lunedì 16 maggio 2011, la procedura che, in sede di Eurogruppo, porterà alla nomina del nuovo presidente della Banca centrale europea (Bce). Si tratta quindi di designare il successore dell’attuale Presidente, Jean-Claude Trichet, con l’Italia molto interessata a questo appuntamento visto che il candidato numero uno, quello più probabile, al punto che viene dato per scontato, è Mario Draghi, attuale Governatore di Bankitalia. La probabile nomina di Mario Draghi alla Presidenza della Bce poggia anche, tra l’altro, sul parere positivo che in merito avrebbe espresso la Germania del cancelliere Angela Merkel.

Il Made in Italy trionfa all’estero grazie al parmigiano

 Due vanti della nostra tradizione alimentare, vale a dire il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, vengono sempre più apprezzati anche all’estero: la conferma è giunta direttamente dalla Coldiretti, la quale ha analizzato la situazione economica di queste esportazioni, concludendo che il Made in Italy è ben trainato proprio dai formaggi in questione. I dati si riferiscono allo scorso mese di gennaio, quando le esportazioni sono risultate in aumento di ben 33 punti percentuali, un rialzo davvero eccezionale.