È stata questa l’affermazione del commissario Ue alla Concorrenza Joaquin Almunia, il quale ha definito il sistema bancario italiano “una fortuna per il paese” la cui solidità forse proteggerà il Belpaese dai rischi di liquidità che potrebbero invece derivare dall’incertezza nei mercati relativamente al debito pubblico italiano. Nonostante quindi il peggioramento della crisi sui debiti pubblici e le continue tensioni sui mercati di rifinanziamento, l’impatto sul sistema bancario potrebbe essere irrilevante, anche se non é da escludere in futuro la necessità di ulteriori ricapitalizzazioni per le banche nostrane, oltre a quelle già evidenziate per i nove istituti che non hanno superato i passati stress test in Europa.
Redazione
Piano decennale per la crescita lanciato da Tremonti
Lo avevano chiesto le parti sociali e l’Europa e il ministro dell’economia non ha tardato a dare una risposta. Un piano decennale per la crescita é il tavolo per lo sviluppo che si è svolto ieri al Tesoro. Il piano dovrà toccare quattro punti fondamentali: il lavoro, le imprese, il credito e lo Stato. Entro un mese il piano sarà pronto e getterà le basi per una nuova economia, più solida e affidabile. Sono questi i propositi del ministro, che per rilanciare la crescita passerà velocemente alla parte concreta, subito dopo il completamento dello studio del piano, si procedera’ alla “manutenzione” delle misure varate soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture. Il tavolo di confronto al Tesoro si riunirà ancora mercoledi della prossima settimana.
Standard & Poor’s risponde a Berlusconi: “Noi apolitici”
La decisione presa da Standard & Poor’s di declassare il rating italiano portandolo da ‘A+/A-1+’ ad ‘A/A-1’ ha fatto il giro del mondo, sono state tante le dichiarazioni rilasciate dai vari esperti di economia del settore europeo e dai vari capi di stato europei. Il tedesco Faz afferma che è un “colpo basso all’Italia”. Sul quotidiano economico Handelsblatt campeggia già la dichiarazioni di Berlusconi in merito a questa notizia: “Berlusconi furibondo per il declassamento dell’Italia”.
A Luglio cresce il fatturato dell’industria
Il mercato industriale nel mese di luglio su livello nazione è aumentato dell’1,6% rispetto al mese precedente. Sul mercato interno è aumentato dello 0,3%, mentre su quello esterno c’è stato un aumento del 4,6%, e cresce rispetto l’anno prima del 4,5%. Lo rivela l’Istat, la quale specifica che l’aumento tendenziale corretto per gli effetti di calendario è stato del 7,7%.
Nel complesso, rivela l’Istat, il fatturato nei primi sette mesi dell’anno, è cresciuto di 9 punti percentuali rispetto al passato anno 2010. Il fatturato dei beni di consumo, invece, è aumentato dello 0,7 percento rispetto al mese di Giugno.
Grecia: taglio al settore pubblico entro metà ottobre
Prima di ottenere il da 8 miliardi di euro entro metà ottobre, la Grecia dovrà attuare il taglio strutturale del 20% dei 750mila dipendenti pubblici o para-pubblici. La scorsa settimana il governo greco aveva già annunciato il licenziamento di migliaia di funzionari ma all’annuncio non era seguito il licenziamento vero e proprio per evitare una acerba protesta dei sindacati. Il premier George Papandreou, avendo ribadito la volontà di Atene di rimanere nell’euro, dovrà quindi rispettare gli impegni presi con i creditori e questo periodo di austerità potrebbe comportare per il Paese un taglio di 150.000 dipendenti pubblici. I rappresentanti dell’Unione europea (Ue), Banca centrale europea (Bce) e del Fondo monetario internazionale (Fmi), prima di dare la sua approvazione alla nuova tranche del pacchetto di aiuti, desidera verificare che la Grecia inizi a porre un taglio alle spese.
Rincaro dell’IVA pesa sul prezzo della benzina
L’aumento dell’IVA al 21% inizia a pesare anche sui prezzi del carburante. La nuova aliquota, entrata in vigore sabato dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale, venerdì, ha aumentato il costo della benzina in media di 1,4 centesimi al litro. Nello specifico il rialzo Eni è stato di 1,4 centesimi al litro sulla benzina, di 1,3 sul gasolio e di 0,5 sul gpl. Rialzo di 1,7 centesimi per Totalerg. Le medie ponderate nazionali tra i diversi marchi si attestano a 1,641 euro/litro per la benzina, mentre il gasolio é venduto a 1,525 euro/litro. Anche se il rincaro é toccato alla maggior parte dei beni di consumo, ci sono alcune aziende che hanno deciso di non far ricadere l’aumento dell’imposta sul prezzo finale del bene (gruppi come Zara, Esselunga, Tim, Honda, Benetton).
Affitti Italia i più cari d’Europa
Se acquistare una casa é divenuto difficile, affittarla non é certo una soluzione più fattibile. Purtroppo il costo degli affitti continua a salire e a farne lo spese sono soprattutto i giovani. Un’indagine del Censis sottolinea come il mercato immobiliare rischi l’esaurimento. Le famiglie più giovani sono quelle più vulnerabili sotto il profilo abitativo, sono costrette a pagare affitti sempre più cari e nel migliore dei casi utilizzano appartamenti dei genitori o convivono con essi. Circa l’80% delle famiglie vive in una casa di proprieta’, ma il 20% é composto per la maggior parte da giovani, non bisogna quindi prescindere dai bisogni abitativi delle nuove generazioni.
Moody’s e rating Italia: giudizio rinviato
La situazione dell’Italia rischia di peggiorare il giudizio di Moody’s, una delle agenzie più importanti del mondo potrebbe declassare il rating del nostro Paese. La decisione avrebbe dovuto essere presa in questi giorni, ma sembra che l’agenzia di rating abbia deciso di rimandare di un mese. Moody’s si è quindi presa più tempo per stabilire se abbassare o meno il voto sull’affidabilità creditizia dell’Italia, che attualmente si trova al livello di “Aa2”. La motivazione di questo rimando sta nella sua situazione di incertezza in cui versiamo, la quale ha spinto Moody’s ad attendere qualche tempo prima di aggiungere a una conclusione definitiva.
Statali Uil in sciopero il 28 ottobre contro blocco contrattazione
Il leader della Uil, Luigi Angeletti, ha fissato davanti al comitato centrale lo sciopero delle categorie degli statali per il 28 ottobre. Non sono risultate gradite le politiche del governo, che ha inserito nella recente manovra il blocco della contrattazione, ha sottolineato il leader. Le modalità dello sciopero saranno decise dalle quattro categorie: Uilpa, Fpl, scuola, e ricerca e università e nello specifico la Uil proporrà alle altre organizzazioni uno sciopero della durata di un’ora a tutti i dipendenti.
Stangata IVA, aumento al 21%
E’ previsto per domani l’aumento dell’IVA dal 20% al 21% previsto dall’ultima manovra economica approvata dal Governo. L’aumento riguarderà la maggior parte dei settori commerciali, dal frigorifero alle scarpe, dal profumo alla tovaglia, dalla tv alla chitarra. Oggi è prevista la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e quindi da domani saranno applicati le nuove normative introdotte con l’ultima manovra economica approvata dal governo.
I rincari saranno di circa 92 euro per famiglia secondo quanto calcolato dall’ufficio studi della Cgia di Mestre. Secondo l’ufficio di Cgia di Mestre, 32 euro di aumento a famiglia saranno le spese che riguardano il settore dei trasporti, come aumento della benzina, gasolio o anche per i biglietti di Bus e treni.
Agosto, aumentano le immatricolazioni in Europa
E’ stato un Agosto positivo quello che si è concluso da poco per il mercato dell’auto. Le immatricolazioni su scala Europea hanno visto un netto aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da segnalare positivamente subito la Spagna, che ha visto un +5,9%, ferma da 13 mesi consecutivi in flessione, la Spagna è il primo mese positivo per questo mercato. La Germania nel mese di Agosto ha segnato un 18,3%, il Regno Unito +7,3% e la Francia un +3,1%. L’Italia resta ancora debole, nel mese di Agosto vi è stato un aumento solamente dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2010.
Dollari alle banche dell’area euro in un intervento coordinato
La situazione dei Paesi dell’area euro diviene sempre più preoccupante a causa soprattutto del debito pubblico che, in taluni Paesi, ha raggiunto livelli che vanno oltre la soglia stabilita dal trattato di Maastricht. La Banca centrale europea ha quindi deciso di intervenire con la Fed americana, la Bank of England, la Banca nazionale svizzera e la Banca del Giappone per fornire liquidita’ in dollari alle banche dell’area euro che potessero trovarsi in situazione di difficoltà. Due banche europee (i cui nomi non sono ancora noti), l’altro ieri hanno già dovuto chiedere in prestito alla Bce 575 milioni di dollari, perchè non hanno trovato altro modo per reperire finanziamenti nella valuta americana.
Termini in sciopero: operai Fiat bloccano la Statale
Giornata di sciopero per gli operai Fiat: l’incertezza sul futuro lavorativo é così forte da spingere gli operai di Termini Imerese a bloccare per quarantacinque minuti, in entrambi i sensi di marcia, le autostrade Palermo-Catania e Palermo-Messina e anche la stazione ferroviaria di Fiumetorto, sulla linea che collega il capoluogo alla citta’ dello Stretto. Dalle ore 7.45 alle 8.30 della giornata di ieri hanno bloccato il traffico e successivamente gli operai dello stabilimento e dell’indotto sono riuniti davanti al cancello della fabbrica, dopo una breve assemblea nella quale e’ stato deciso di proseguire con scioperi e proteste anche nei giorni a venire.
Mercato del lavoro in lenta ripresa
Sembra che l’attuale recessione in cui versa il nostro Paese non abbia avuto effetti assolutamente deleteri sul mercato del lavoro. La crisi c’è e si sente, ma non come ci si sarebbe aspettati in situazioni come questa. L’impatto sul mercato del lavoro italiano è stato relativamente mite, ma la ripresa è stata lenta, ha sottolineato l’Ocse nel suo Rapporto sull’Occupazione 2011. Il tasso di disoccupazione italiano è aumentato di 2,5 punti percentuali tra il 2007 e il 2010 per raggiungere l’8,5%, ma questo aumento é stato inferiore rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea. La stessa analisi ha rivelato che sono più le donne ad essere in difficoltà nella ricerca del lavoro: 29,4%, contro il 26,8% dei colleghi uomini. Entrambi i dati sono ben superiori alla media dei 34 Paesi Ocse del 15,7% e 17,6% rispettivamente.