Generali nomina Caltagirone membro del comitato esecutivo dopo un 2008 difficile

 Il 2008 ha fatto segnare dati estremamente negativi per gli utili del gruppo Generali, i quali hanno registrato un calo di oltre 70 punti percentuali: per la precisione, si è passati dai 2,92 miliardi di euro del 2007 agli 861 milioni di euro dello scorso anno, a causa soprattutto delle svalutazioni provocate dalla crisi finanziaria. A tale risultato, comunque, si è arrivati in particolare nell’ultimo trimestre del 2008, quando si sono verificate svalutazioni complessive sul portafoglio titoli del gruppo per ben 5 miliardi. Il dividendo complessivo che è stato proposto ammonta a 0,62 euro per ogni azione, di cui 0,15 euro in contanti e 0,47 euro per assegnazione gratuita di un’azione per ogni 25 che si possiedono. Il consiglio di amministrazione di Generali è intervenuto con decisione nei giorni scorsi, con l’approvazione della fusione per incorporazione con un altro gruppo assicurativo, Alleanza: la nota del cda ha precisato che vi sarà un rapporto di cambio a 0,33 azioni di Generali per ogni azione di Alleanza.

Il Tesoro USA avvia un nuovo piano di salvataggio bancario

 È ormai praticamente pronto l’ingente piano del Tesoro statunitense che dovrebbe consentire il salvataggio bancario attraverso l’eliminazione degli assets tossici e un’opera di “pulizia” dei vari bilanci. Il Wall Street Journal, uno dei più autorevoli quotidiani economici americani e del mondo, ha già anticipato alcuni elementi che caratterizzeranno il piano dell’amministrazione Obama: il governo stanzierà infatti fondi per una cifra compresa tra i 75 e i 100 miliardi di dollari e, inoltre, si dovrebbe dar vita ad una forte partecipazione del settore privato in partnership con le autorità pubbliche. Quest’ultimo aspetto, comunque, rischia di rimanere uno dei punti più delicati di tutto il piano, soprattutto alla luce dei recenti fatti che hanno coinvolto i manager di Aig per quanto riguarda l’ottenimento dei bonus.

 

Analisi Tecnica: operatività S&P-Mib intraday

 Nella giornata di ieri, ci si aspettava su rottura del masimo del 18 Marzo un rintracciamento di 100 punti fino alla trend-line ascendente disegnata sugli ultimi due minimi crescenti.
Nella prima parte della giornata il mercato, dopo la prevista apertura in gap-up, ha accelerato al rialzo invalidando il livello di entrata non più raggiunto. Il raggiungimento del target a 14900 e la chiusura del gap a 15047 di indice hanno fornito inoltre un ottimo ingresso short con trailing stop stretto (nell’ordine dei 300 punti iniziali) per un target che da 13900 si è poi spostato a 14100 punti. Attualmente, il ribasso è stato fermato dalla trend-line ascendente di cui sopra con precisione millimetrica, sui minimi di giornata: tuttavia, la tolleranza temporale rilevabile dall’analisi ciclica fornisce ancora un massimo di 3 ore di ribasso per il raggiungimento del target. Quindi in mattinata probabilmente vedremo i minimi di giornata in area 14100-14200 per poi riprendere la strada del rialzo con la partenza di un nuovo ciclo di breve.

I listini asiatici continuano a volare sulla scia dei rialzi dei titoli pubblici

 La Borsa di Tokyo e gli altri principali listini asiatici stanno concludendo questa settimana di scambi con forti rialzi, soprattutto a causa dell’ottimismo nutrito dagli investitori per le misure anti-crisi, volte a far ripartire l’economia mondiale. L’indice Nikkei, ad esempio, si è attestato vicino a quota 8.000 punti, uno dei livelli più alti dal mese di febbraio; le ultime tre sedute dell’indice, hanno portato quest’ultimo a un rialzo di 10,43 punti percentuali. Anche le altre borse del continente asiatico e del Pacifico hanno però beneficiato del maggiore ottimismo sui mercati. In particolare, crescono Seul e Sidney, con aumenti superiori ai tre punti percentuali, mentre si è dimostrata più cauta Singapore.