PetroChina Co., la maggior azienda asiatica nell’ambito della produzione petrolifera, potrebbe acquistare le partecipazioni delle società energetiche rese vulnerabili dalla crisi creditizia, per poter espandere la propria produzione e venire incontro alla crescente domanda di carburante in Cina: è quanto affermato dal portavoce della società, Jiang Jiemin. PetroChina sta anche studiando la possibilità di acquisire finanziariamente le risorse delle compagnie più in affanno.
Le compagnie petrolifere della Cina hanno ripreso la loro ricerca di risorse globali, dopo un vuoto di due anni causato dalla peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione e dalla caduta dei prezzi dei beni da vendere nei mercati azionari. Le società più potenti stanno anche tentando di vendere gli asset per poter attenuare il peso del loro debito ed evitare i rischi di rifinanziamento. Lo stesso Jiang ha così commentato:
Stiamo studiando la situazione operativa di alcune compagnie internazionali, tra cui le società energetiche nel mercato dei capitali e non rinunceremo a nessuna opportunità.
L’indice asiatico MSCI AC Asia Pacific Energy ha perso circa il 55% quest’anno, percentuale nettamente superiore al 38% di caduta dell’MSCI World Index.