Questa settimana sicuramente passerà alla storia. Ci siamo svegliati lunedì con il fallimento di Lehman Brothers, mercoledì la FED ha acquisito il controllo di AIG e già entro sabato potrebbero esserci altre importanti novità. Il crollo del settore bancario a Wall Street avvenuto ieri infatti mostra con evidenza la sfiducia degli investitori nella stabilità del sistema finanziario. A guidare al ribasso il mercato sono state le ultime due banche d’affari rimaste indipendenti a New York: Morgan Stanley ha perso il 13%, Goldman Sachs ha perso l’ 8%. Nonostante entrambe le società abbiano pubblicato trimestrali sopra le attese e abbiano dimostrato che sono in grado di produrre utili (Goldman Sachs nell’ultimo trimestre ha avuto profitti per 825 milioni di dollari, Morgan Stanley 1,3 miliardi) resta la paura che nelle prossime settimane si trovino a fronteggiare crisi di liquidità. E’ per questo che sono iniziate a circolare voci di possibili fusioni con banche tradizionali, in grado di avere fonti di liquidità più solide. Le due banche d’affari continuano a negare questa possibilità difendendo il loro modello di business, ma il mercato non sembra credere alla loro capacità di continuare ad agire in modo indipendente. Si fanno sempre più insistenti i rumors su una possibile acquisizione di Morgan Stanley da parte del colosso inglese HBSC, oppure di una fusione tra la stessa Morgan Stanley e Wachovia.
Metodi di rilevazione grafica: Candlestick
Nel precedente articolo, abbiamo visto e compreso il grafico lineare.
Come detto, questa rilevazione di prezzi presenta delle “mancanze” che in certi casi possono essere fondamentali per un analisi completa. Come far fronte a queste mancanze? Proviamo con le candele…
La rilevazione di prezzi a “Candele Giapponesi” (in inglese “Japanese Candlestick”) è ampiamente diffusa, risulta quindi fondamentale per qualsiasi tecnico ed il suo studio.
Storicamente questa metodologia di registrazione ha origini nel lontano 1700 grazie a Munehisa Homma. La diffusione e il successo delle candele è sicuramente dovuto all’immediatezza di lettura e alla grande quantità di informazioni che riusciamo a rilevare a colpo d’occhio: mentre un semplice grafico a linea riporta esclusivamente le chiusure di prezzo, le candele ci mostrano anche l’escursione avuta in un determinato arco di tempo (time frame) oltre che l’apertura (il primo prezzo battuto nell’arco di tempo).
L’uso dello sciopero selvaggio per cercare un impossibile diversa soluzione per il salvataggio Alitalia
E ora dopo aver fatto tutti i più meschini tentativi di far saltare le trattative per il drammatico salvataggio della compagnia di bandiera, le corporazioni dei piloti e degli assistenti di volo, una delle tante in questo paese, usano l’ultimo irresponsabile mezzo a loro disposizione: lo sciopero selvaggio. 40 voli saltati, e chissà quanti altri in ritardo o a rischio cancellazioni fino a questa sera. Sacconi e il Governo gridano all’irresponsabilità di questo sindacato che poco o quasi nulla sembra avere a cuore le sorti dei ventimila lavoratori a rischio, ma sembra invece far prevalere la difesa degli interessi di parte, di privilegi e di rendite di posizione, che, in tutti questi anni e in diversi settori dell’economia, tanto hanno contribuito e contribuiscono a zavorrare il nostro paese, dal punto di vista competitivo. E’ successo di recente con i taxisti, è successo con i farmacisti, ma sono tantissime le corporazioni, avvocati, notai,medici, professori che fanno una vera e propria guerra nascosta di lobbing nelle sedi istituzionali per difendere i loro scandalosi privilegi, anche al parodosso del tanto peggio tanto meglio, come sta avvenendo in queste ore drammatiche di fronte al caso Alitalia.
Quarta iniezione di liquidità della Boj, immessi 6,7 miliardi di euro
Ancora un altro intervento della Banca Centrale del Giappone (Boj) sul sistema bancario. Sono stati immessi, infatti, a sostegno del mercato 1.000 miliardi di yen,
Offerta ostile di 5,85 miliardi di dollari della Samsung per acquistare SanDisk: ancora incertezza sul futuro della trattativa
SanDisk Corp., la più grande azienda al mondo attiva nella produzione di schede di memoria utilizzate nelle fotocamere digitali, ha subito un improvviso rialzo di 59 punti percentuali nelle borse tedesche, dopo che la Samsung Electronics Co. ha effettuato un’offerta ostile di acquisto di 5,85 miliardi di dollari nei suoi confronti. La SanDisk ha guadagnato oltre 8,86 dollari alla borsa di Francoforte, dopo aver chiuso a quota 15,04 dollari al Nasdaq Stock Market. Samsung, la seconda azienda al mondo nella produzione elettronica, ha lanciato un’offerta di 26 dollari in denaro per ogni azione di SanDisk. L’acquisto sarebbe di ausilio per potenziare la leadership della Samsung su Toshiba Corp.
L’offerta non richiesta della società che ha sede in Corea del Sud segnala la sua crescente fame di acquisizioni, dopo la nomina di Lee Yoon Woo a direttore generale lo scorso maggio. Il manager coreano Kim Hyun Wook ha precisato che:
Questa aggressività sottolinea un mutato atteggiamento della Samsung rispetto a dieci anni fa. Probabilmente Toshiba non ha alcuna riserva di denaro per poter competere con la Samsung.
La compagnia coreana ha voluto rendere pubblica l’offerta dopo aver ricevuto lo scorso 15 settembre una lettera di dimissioni da parte del direttore generale di SanDisk, Eli Harari, al termine di quattro mesi di discussioni.
E’ davvero cosi limitata l’esposizione verso Lehman di banche ed assicurazioni italiane?
Non appena si è sparsa la notizia che il colosso bancario Lehman Brothers aveva dichiarato bancarotta è stato quasi inevitabile pensare all’esposizione che le nostre banche ed assicurazioni potevano avevre con la quarta banca d’affari statunitense. Ecco perchè il mercato ha immediatamente e pesantemente colpito tutto il comparto con vendite a pioggia sopratutto su Unicredit, Pmi, Intesa, Unipol e Fondiaria Sai. Cerchiamo allora di capire quale è una prima e chiaramente ancora superficiale analisi di quella che potrebbe essere la situazione dei nostri principali istituti nei confronti del colosso Usa. Cominciando dal comparto assicurativo ad oggi risulterebbe che Unipol, con i suoi 250 milioni di euro di esposizione in obbligazioni e 120 in polizze index limited , sarebbe l’istituto maggiormente esposto, e non a caso è stato fra i più penalizzati in Borsa. Mediolanum avrebbe una esposizone di oltre 230 milioni in polizze index e di circa 40 milioni in obbligazioni.
ETF Short: per guadagnare anche se il mercato scende
Le ultime due giornate di contrattazioni, ma anche il generale l’andamento degli ultimi mesi, hanno evidenziato che indipendentemente dal settore, dalla capacità di generare reddito o da altri fattori, se il mercato scende, scende tutto. Oggi ci concentreremo su alcuni ETF che ci permettono di guadagnare quando il mercato scende: gli ETF short. Cosa vuol dire andare short: alcune banche consentono ai propri clienti di acquisire posizioni short sui titoli del mercato. Il meccanismo è questo: la banca presta al cliente le azioni (supponiamo 100 ENI) il quale le rivende sul mercato; alcuni giorni dopo il cliente ricompra le azioni (di nuovo le 100 ENI, ma che si saranno spostate dai valori dei giorni precedenti) e le restituisce alla banca. Il guadagno potenziale deriva dalla possibilità che il titolo scenda, se infatti dopo 5 giorni il titolo è sceso del 10% il cliente riuscirà a ricomprare le azioni da rendere alla banca pagandole meno di quello che aveva ricavato dalla precedente vendita.
Metodi di rilevazione grafica: il grafico lineare
Il primo passo da fare per studiare un grafico, è sicuramente scegliere la modalità di rilevazione dei prezzi: generalmente abbiamo 2 grandi categorie di grafici:
prezzo in relazione al tempo (dove si imposta il tempo di rilevazione del prezzo);
prezzo svincolato dal fattore tempo (vengono rilevate le variazioni di prezzo senza un timing costante).
Per quanto riguarda la prima categoria di rilevazioni, l’esempio più conosciuto è quello del classico grafico lineare, che rappresenta l’andamento dei prezzi rilevati ad una certa distanza di tempo (il time frame).
Troppi debiti per Gazprom che ora rischia la bancarotta
Gazprom, la più grande compagnia russa di gas e petrolio, rishia un crack finanziario a causa di ingenti debiti. A sostenerlo, in un rapporto denominato
Auto: nella zona euro ad agosto immatricolazioni in calo del 15,6%
Agosto negativo per il settore automobilistico nei paesi europei. A comunicarlo è l‘Acea i cui dati confermano un brusco calo delle vendite pari al 15,6%,
Le raffinerie texane e messicane si preparano a tornare in funzione dopo i danni causati dall’uragano Ike
Le compagnie petrolifere del Texas e i produttori di petrolio e gas del Golfo del Messico potrebbero necessitare di circa due settimane per rimettere in
Il fallimento di Lehman Brothers coinvolge Giappone e Australia: le banche centrali immetteranno denaro nei sistemi finanziari
Giappone e Australia hanno immesso nuovo denaro nei loro sistemi finanziari, dopo che le banche centrali asiatiche hanno tentato di calmierare i mercati, scossi dalla
La bancarotta di Lehman Brothers segna la fine del sogno americano della banca di investimenti tout court
Con il tragico fallimento della quarta banca d’affari americana Lehman Brothers, dopo il salvataggio in extremis di Bears Stern, e quello mascherato sotto mentite spoglie di acquisizione da parte di Bank of America, della terza banca d’affari Merril Lynch, si chiude definitivamente l’era delle banche d’affari e di investimento, che grazie ai loro guadagni spropositati, sembrava potessero e dovessero sostituire il tradizionale modello bancario, fondato sulla ricerca e raccolta del risparmio presso i clienti. Una banca d’affari è un istituto di credito il quale (a differenza delle banche commerciali) non permette depositi, ma offre servizi di alto livello e specula con elevato rischio (Lehman aveva un esposizione di 35 volte il valore dei propri asset). Inoltre molte di queste banche offrono servizi di consulenza per le imprese in materia finanziaria e in operazioni straordinarie come il collocamento in Borsa o acquisizioni e fusioni di asset ed imprese. Inoltre operano come intermediari sui mercati mobiliari e forniscono a societa o ad enti locali finanziamenti sottoscrivendo e collocando le nuove emissioni di titoli.
Repsol a rischio opa, nel caso Sacyr, come sembra, decida di vendere la sua quota del 20%
Sul comparto dei titoli energetici, già in fermento da qualche settimana per il calo del petrolio, una notizia dell’ultima ora arrivata dalla Spagna potrebbe provocare un vero e proprio scossone. Secondo alcune indiscrezioni piuttosto attendibili, infatti, giunte dal gruppo di costruzioni spagnolo Sacyr Villerhmoso, in grave difficoltà finanziaria, il cda avrebbe dato mandato, in queste ore, al presidente della società Luis Del Rivero, per dare l’avvio alla cessione della partecipazione del 20,1% nel colosso petrolifero spagnolo Repsol Ypf. Malgrado un portavoce del gruppo abbia subito smentito queste voci, le azioni di Sacyr , Venerdi scorso, sono subito schizzate su del 10% e quelle del colosso Repsol di oltre il 4% sulla piazza di Madrid, dando credibilità alla notizia e scatenando la speculazione sul futuro del gruppo petrolifero. Probabilmente il mercato, infatti, scommette che con questa operazione possa entrare nel capitale di Reposl o un grande colosso petrolifero, in previsione di una futura opa, oppure che vi sia una fusione fra Repsol, Gas Natural e Fenosa, come da tempo si vocifera in ambienti finanziari spagnoli.