Lufthansa non smuove la situazione di Alitalia: Roma e Milano divise sul partner straniero

 Nessuna offerta su Cai verrà lanciata a breve da Lufthansa per effettuare una controproposta ad Air France. Secondo alcune indiscrezioni, la compagnia aerea tedesca ha negato che vi siano stati contatti telefonici tra il presidente, Wolfgang Mayrhuber, e Roberto Colaninno, nè che vi possa essere nei prossimi giorni un incontro di persona tra i due. In realtà, rimane molto alto l’interesse di Lufthansa per rilanciare un’offerta contro Air France, dopo che si era prospettato un acquisto da parte della compagnia francese del 25% della nuova Alitalia; a confermare l’interesse di Lufthansa è stato il portavoce della stessa società, il quale ha anche precisato che per il futuro sono previste conference call e incontri tra le parti, senza però specificare le possibili date.

La nuova Cai è pronta a partire ma i dubbi sul piano restano ancora tutti sul tavolo

 La nuova Alitalia  nata dalla fusione tra la “vecchia” compagnia di bandiera e Air One, dovrebbe operare a partire dal primo dicembre, scrive oggi il quotidiano francese La Tribune sul proprio sito web. Lo ha indicato, secondo il giornale economico, il presidente di Air France-KLM, Jean-Cyril Spinetta, ai sindacati e anche agli analisti riuniti giovedì e venerdì scorso per la giornata dedicata agli investitori. La scelta tra Air France-KLM e la tedesca Lufthansa come partner industriale avverrà a partire dal 12 novembre, scrive sempre la Tribune, secondo cui la compagnia franco-olandese ha indicato di essere pronta a entrare nel capitale della nuova Alitalia con il 20-25%. Jean-Cyril Spinetta ritiene che il suo gruppo sia in una posizione “migliore di Lufthansa” sul dossier, ritenuto “estremamente importante per la strategia di consolidamento di Air France-Klm in Europa”, scrive ancora il giornale.

Imprenditori del Centro-Sud pronti a rilevare Alitalia?

Che fine farà Alitalia? Il finanziere Fabio Verna sta lavorando, su incarico del premier Berlusconi, alla formazione della cordata italiana per la privatizzazione dell’ex compagnia di bandiera dichiarando:

C’è un gruppo di imprenditori del Centro-Sud Italia che sarebbe interessato a rilevare il settore cargo di Alitalia.

L’operazione va vista all’interno del frazionamento di rischio al quale starebbe lavorando Intesa Sanpaolo e sarebbe realizzata attraverso la costituzione di una Newco, partecipata dagli imprenditori interessati ad acquisire la divisione.

La Camera approva il superdecreto Alitalia, ora tocca al Senato

Come avevamo anticipato alcuni giorni fa, la Commissione europea ha deciso di aprire una procedura d’investigazione formale sul prestito ponte da 300 milioni di euro concesso dallo Stato all’Alitalia poi destinato in conto capitale. La Commissione, in particolare, sospetta che lo Stato italiano, concedendo ad Alitalia il prestito in oggetto per un importo di 300 milioni di euro,

si sia comportato come un azionista avveduto che persegue una politica strutturale, globale o settoriale.

Tuttavia Alitalia potrà usare il prestito-ponte varato dal Governo anche nel corso dell’indagine avviata dalla Commissione europea. Salta infatti agli occhi il fatto di non aver ritenuto necessario ordinare la sospensione del finanziamento alla luce della «buona collaborazione con le autorità italiane».

Air France non acquisirà Alitalia, possibile sospensione del titolo in Borsa

Ricordiamo ancora il ricorso di Airone contro l’esclusività della trattativa tra Alitalia e Air France, la richiesta fu respinta sia per la carenza di elementi dell’irreparabilita’ del danno, sia per la mancanza di fumus boni iuris. Credevamo che l’epilogo sarebbe stato che, finalmente Air France sarebbe riuscita ad acquisire Alitalia ed invece ecco la sorpresa: Air France non aquisirà più Alitalia e riguardo al fallimento del progetto di acquisizione, il presidente di Air France ha sottolineato che gli

dispiace ancora molto, ma ora lo scenario del settore è cambiato e appare difficile riproporre un progetto di integrazione di Alitalia nel gruppo Air France-Klm.

Tutto finito in una nuvola di fumo quindi.

La crisi delle compagnie aeree: in Usa ne sono fallite altre quattro

Sappiamo tutti come stanno le cose per Alitalia, vi abbiamo informato anche sulle difficoltà finanziarie di Ryanair. Ebbene anche in Usa le compagnie aeree faticano e non poco: nel giro di poco tempo ne sono fallite tre, Skybus Airlines, Aloha Airlines e ATA Airlines.

La prima in ordine cronologico è stata la Aloha Airlines, una compagnia hawaiana, che ha dichiarato bancarotta ed il 31 marzo ha sospeso i propri voli. Per continuare a volare avrebbero avuto bisogno di un compratore, ma nessuno si è fatto avanti. Nella compagnia lavoravano circa 18 mila dipendenti adesso tutti mandati a casa. A mettere in difficoltà la compagnia aerea la concorrenza delle compagnie low cost, la crisi dell’economia americana ed il prezzo del carburante.

Poco dopo è toccato ad Ata Airlines: la compagnia di Indianapolis ha sospeso tutti i voli e la causa, almeno secondo quanto riferiscono, sarebbe la perdita di un contratto per il trasporto charter di personale militare.

Air France lascia, è il momento della verità: sotto a chi tocca

Spinetta ha abbandonato ieri il tavolo delle trattative e il presidente Alitalia Prato ha ammesso che ora “per salvare Alitalia ci vorrebbe un esorcista” e si è dimesso. Ho sentito questa mattina il presidente della Uil Angeletti accusare il governo di aver lasciato i sindacati liberi di trattare. La colpa del governo sarebbe quella di aver messo la vendita di Air France in mano ai sindacati: giusto, sono più che d’accordo, ma sentirlo dire dal rappresentante di uno dei sindacati che ha sempre definito la proposta di Air France un ricatto mi sembra il colmo per una vicenda Alitalia già abbastanza inverosimile. Ma andiamo per ordine.

La notizia è di ieri sera: Spinetta ha abbandonato le trattative in seguito alla proposta fatta dai sindacati. L’ad della compagnia franco olandese ha giudicato la proposta non valida ma ha assicurato che la avrebbe portata al cda,nonostante una tale modifica non fosse assolutamente nei loro piani.

Convocato per oggi un cda straordinario di Alitalia. Cosa succederà? Potrebbero chiedere a Prato di ritirare le sue dimissioni da presidente, o dimettersi loro in blocco. Alitalia ha la liquidità agli sgoccioli e mai come ora è stata sull’orlo del fallimento.

Alitalia: Spinetta apre ai sindacati, ma non basta. Venerdì una nuova proposta

Si aprono nuovi spiragli nella trattativa Alitalia. Dopo 6 ore di incontro con i sindacati Jean Cyril Spinetta ha promesso per venerdì un nuovo piano ed ha rinunciato all’ultimatum che sarebbe scaduto il 31 marzo. L’ad di Air France ha cercato di rassicurare i piloti garantendo il reintegro di 180 giovani nelle file di Air France (180 sono gli esuberi di piloti dalla derivanti dalla chiusura del cargo).

Le nove sigle sindacali restano in attesa, se è vero che un passo avanti di Spinetta c’è stato rinunciando al “prendere o lasciare” allo stesso tempo però un accordo appare lontano anni luce. L’Anpac, sindacato dei piloti, respinge anche la concessione del reintegro dei 180 giovani piloti e chiede cambiamenti di strategia sul ridimensionamento della flotta e sul trasporto merci.

Nel frattempo Paolo Bonaiuti, portavoce del Cavaliere, ha risposto alle accuse, in realtà generalizzate, del presidente della Consob Lamberto Cardia, il quale aveva criticato chi parlava di una cordata italiana: “parlare di un’operazione non ancora andata in porto implica inevitabili manipolazioni del titolo”. Bonaiuti però ha precisato che si trattava solo di un appello.

Alitalia: parole, parole, parole…

Oggi alle 14 ci sarà il tanto atteso incontro con i sindacati. Air France si è resa conto solo ora forse della forza delle nove sigle sindacali di Alitalia e ha deciso di “trattare ad oltranza“, posticipando la data del 31 marzo come termine massimo per trovare un accordo. Quanto contino i sindacati dopotutto non è una novità; secondo Emma Bonino, ministro delle Politiche comunitarie, è stata proprio la paura dei sindacati a fermare le offerte di altri pretendenti, quali Lufthansa, ma anche Texas Pacific, Emirates e China Airways.

Spinetta sembra quindi deciso ad andare avanti e magari fare anche delle concessioni: rumors parlano di una moratoria di 8 anni per Az Servizi e del riassorbimento nel gruppo dei piloti del cargo, comuqnue da chiudere con data 2010 improcastinabile.

La speculazione politica che si è scatentata intorno alla vicenda Alitalia, in cui ognuno fa del suo meglio a parole, ha fatto scendere in campo anche il presidente della Consob Lamberto Cardia, il quale ha invitato tutti i soggetti istituzionali e politici a parlare solo di fatti. Nell’intervista al Sole 24 ore che ha rilasciato Cardia ha criticato il fatto che un politico esprima un proprio desiderio su una società come Alitalia, innescando movimenti del titolo non reali.