Petrolio: settimana altalenante, apertura di un’inchiesta da parte della Commodity Future Trading Commission

La settimana è stata altalenante per i prezzi del petrolio: inzialmente le quotazioni hanno perso terreno, tanto da arrivare a segnare un minimo a ridosso dei 124,5 dollari, dopo, un’improvvisa impennata ha portato il greggio a 128 dollari. Gli acquirenti sono scesi nuovamente in campo dopo che è stata diffusa la notizia relativa all’apertura di un’inchiesta da parte della Commodity Future Trading Commission per manipolazione dei prezzi.

Ne sentiamo spesso parlare, ma cosa si intende per manipolazione dei prezzi nel mercato delle commodities? Ogni singolo contratto future che viene trattato, su qualsiasi cosa, comporta, per definizione, l’esistenza di un compratore e di un venditore al medesimo prezzo. Pertanto, il numero totale delle posizioni in acquisto (long) e di quelle in vendita (short) è sempre in perfetta parità. Questo è importante, perchè quando si parla di manipolazioni del mercato, bisogna rendersi conto che ogni posizione in vendita esistente è sempre perfettamente corrisposta da una in acquisto. Quando il prezzo salta, al rialzo o al ribasso, vuol dire che comunque ad un certo suo livello si è trovato qualcuno disposto a comprare e a vendere. Il salto (cioè l’assenza di negoziazioni in un determinato intervallo di prezzo) vuol dire invece che nessuno era disposto a fare da controparte in quella fascia di prezzo ritenuta evidentemente troppo alta o troppo bassa.

Per investire sulle materie prime: Lyxor ETFs Commodities CRB

Per investire sulle materie prime ci sono ETf che ne seguono i sottostanti: tra questi Lyxor ETFs Commodities CRB, che offre la possibilità di puntare su ben 19 materie prime con un solo strumento finanziario. Si tratta di un fondo comune d’investimento francese che utilizza come sottostante l’indice Reuters/Jefferies CRB, il quale come detto segue 19 materie prime, raggruppate a loro volte in 7 categorie.

E’ quotato in euro e soggetto ad un ribilanciamento ogni mese. Le commodities (ed i relativi pesi) di cui è composto sono:
  • petrolio WTI 23%
  • nafta 5%
  • gas 6%
  • mais 6%
  • soia 6%
  • oro 6%
  • bestiame bovino 6%
  • argento 1%
  • succo d’arancia 1%
  • suini 1%
  • nichel 1%
  • grano 1%
  • cotone 5%
  • cacao 5%
  • caffè 5%
  • zucchero 5%
  • alluminio 6%
  • rame 6%

Commodities, non solo oro, petrolio e grano

Quando si parla di commodities e di investimenti in materie prime è inevitabile pensare subito a oro, petrolio e grano. Ma non esistono solo queste e non sono solo metalli preziosi, cereali e greggio a salire di prezzo.

Il cacao ad esempio: nel primo trimestre del 2008 il consumo è aumentato del 4,7% e la quotazione ha raggiunto valori da record. Il cacao fa parte dei coloniali, con caffè, cotone e zucchero, quotati al NYBOT (New York Board of Trade). Il cacao in particolare da inizio anno ha subito un rialzo del 20% fino a toccare a febbraio il nuovo record storico di 2.467 dollari a tonnellata.

Le previsioni per il resto del 2008 sono di maggiore stabilità, ma i rialzi sono sempre dietro l’angolo. Per investire sul cacao esistono certificati che permettono di replicare l’andamento del sottostante (Abn Amro ad esempio) ma un rischio va calcolato: il rischio di cambio perchè i future sul cacao sono calcolati in sterline.

Commodities agricole per diversificare il proprio portfolio

Cosa sono le commodities? Sono semplicemente le materie prime, come petrolio e metalli preziosi, ma anche legname, cereali e prodotti “tropicali”( caffè e cacao). Il trading delle commodities segue le stesse regole del mercato azionario, con la sola differenza che le tendenze sono generalmente più chiare e soprattutto più durature.

Da qualche anno a questa parte gli investitori hanno scoperto questo tipo di investimento per diversificare il proprio portfolio. Complice la crisi dei mercati le materie prime ora stanno correndo, e non solo petrolio e metalli preziosi, che hanno stabilito un record dopo l’altro.

I crolli improvvisi tipici del mercato azionario sono più rari e facili da prevedere sulle commodities, le quali sempre più rappresentano un rifugio per tutti gli investitori, da quelli professionisti ai retail. Il pericolo però per quanto riguarda petrolio e metalli preziosi è che il grande rialzo ci sia già stato e che grossi ritorni potrebbero non arrivare se non a lunghissimo termine, perchè allora non guardare al mercato delle commodities agricole?

Cosa sono i “futures”?

I futures sono contratti che impegnano ad acquistare, o vendere, in una data futura una certa quantità di merce o attività finanziarie ad un prezzo fissato. Più precisamente se si tratta di merce parleremo di commodity futures, mentre se i tratta di beni finanziari allora avremo dei financial futures. I contratti futures sono anche detti derivati o a termine e permettono di operare sui mercati con capitali limitati dal momento che possibile usufruire di una leva (o leverage) interessante.